Il termine anafora ha più significati, di cui i più rilevanti sono quello testuale e quello retorico. In campo testuale, l’anafora è il fenomeno per cui per interpretare alcuni sintagmi del testo occorre [...] , Milano, Garzanti, 1983, p. 95)
Sono utilizzabili empaticamente anche i dimostrativi, in forma di determinante o di pronome. Un esempio è dato da un intervento orale quale in (15):
(15) a. Hai visto che c ...
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Il contesto può essere definito in generale come l’insieme di circostanze in cui si verifica un atto comunicativo. Tali circostanze possono essere linguistiche o extra-linguistiche. Per riferirsi alle [...] messo a posto tutto: cosa? i piatti? i vestiti? il litigio con Francesca?) 12) A: non ho più benzina
B: c’è un distributore proprio qui all’angolo
il Logic and conversation, in Syntax and semantics, edited by P. Cole & J.L. Morgan, New York ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] e disperse tribù (Melchiorre Cesarotti, Saggio sulla filosofia delle lingue, parte I, § I, 1)
(24) Ei fu. Siccome [= nel(lo stesso) fossi stato una deità omerica (Panzini, cit., p. 250)
(28) C’è addirittura chi ha proposto una formula di matrimonio ...
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Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto [...] da altri (Andrea De Carlo, Uto, Milano, Bompiani, p. 11).
Un altro importante mezzo per creare una relazione cataforica i suoi 30 anni Valentino Rossi ha ricevuto anche quello di Tom Cruise («Corriere della Sera» 17 febbraio 2009)
Qui infatti c ...
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I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] sorprendente, dato che sono numerose le lingue che impiegano i verbi modali per esprimere il futuro). Avere da + . Tu hai solo da parlare (Fenoglio, La malora, cit., p. 66)
(29) eh c’abbiamo da passa’ la pubblicità devi aspetta’ un minuto (LIP FB18 ...
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L’elisione (dal lat. elisio «atto di rompere») consiste nella cancellazione di una vocale atona in fine di parola, quando questa sia seguita da una parola iniziante per vocale. Il fenomeno ha luogo quindi [...] solo quando la vocale seguente è i o e:
(19) ci insegna → c’insegna
(20) ci è → c’è
(21) ci era → c’era
Come già detto, nel parlato (19653), Pronuncia e grafia dell’italiano, a cura di P. Fiorelli, Firenze, Sansoni (1a ed. 1941).
Canepari, Luciano ...
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La comunità greca italiana (➔ minoranze linguistiche) è distinta in due aree: quella salentina (nella provincia di Lecce) e quella calabrese (nella provincia di Reggio Calabria). Le zone geografiche in [...] , il griko si caratterizza per una doppia serie di occlusive /p t k/ e /b d g/, soggette a neutralizzazione di e il gr. mod. ítan i adélfes-mu (tutti significano «aveva le mie sorelle») e, dall’altra, l’italiano c’erano le mie sorelle; oppure tra ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...]
(9) a. ho fatto cantare la canzone
b. ho fatto cantare i bambini
(c) quando (come in 3) sono espressi sia l’Esecutore sia l’oggetto French causative faire, New York - Berne - Frankfurt, P. Lang.
Comrie, Bernard (1981), Language universals and ...
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Grammatica
GGiuseppina Brunetti
Secondo il vulgato precetto di Quintiliano ("recte loquendi scientia", Inst. orat., II, 1, 4) e di Cassiodoro ("officium [...] est sine vitio dictionem prosalem metricamque [...] Federico II e la civiltà comunale nell'Italia del Nord, a cura di C.D. Fonseca-R. Crotti, Roma 1999, pp. 447-468.
M a Federico II, in Lo spazio letterario del Medioevo, I, 2, Il medioevo volgare, a cura di P. Boitani-M. Mancini-A. Varvaro, ivi 2001, ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] linguista […]. Corresse anche l’elocuzione, rifiutò i lenocini, cercò una forma più grave e , a cura di F. Brioschi & C. Di Girolamo, Torino, Bollati Boringhieri, 4 in Id., Dialoghi col Tasso, a cura di P.V. Mengaldo & D. Santarone, Torino, ...
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p, P
(pi, ant. o region. pe ‹pé›) s. f. o m. – Quindicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma (rimasta più o meno immutata nel tempo, salvo che in origine il semicerchio di destra non giungeva a saldarsi con l’asta verticale), derivata...
madre di tutti i diritti
loc. s.le f. La carta costituzionale, dalla quale discendono i diritti codificati. ◆ Quando Hammurabi, re di Babilonia nel XVIII secolo a.C., unificò sotto il suo scettro le città della regione, le sue leggi furono...