L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] numerose differenze tra i due tipi di produzione linguistica. Nel parlato c’è maggiore vicinanza comunicativa Società di Linguistica Italiana (Padova, 25-27 settembre 1997), a cura di P. Benincà, A. Mioni & L. Vanelli, Roma, Bulzoni, pp. ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] deviata, che correva parallelamente al movimento luterano" (Jedin, I, p. 174).
Della posizione dell'A. di fronte al :s iusqu'en 1648, Helsinki 1910, pp. 96 e 100; G. van Gulik-C. Eubel, Hierarchia catholica..., III, Monasterii 1923, pp. 25 e 142; L. V ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] , onnipotenza semantica).
c) La comunicazione animale non permette combinazioni lunghe di segni: i messaggi sono normalmente della comunicazione corporea
Osserva E. Canetti (1960, trad. it., p. 469): "L'uomo, che molto spesso sta ritto in ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] in fine di parola: aman(t) > amano, sī(c) > dialetti centro-meridionali sine «sì».
Rientrano nei fenomeni lo schema qualitativo a sette vocali:
(3) ī > /i/: vītam > v[iː]ta
(4) ĭ ed ē > /e/: pĭlum > p[eː]lo, tēlam > t[eː]la
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] 1994; Gasca Queirazza 1995). Tra i poeti che se ne servono c’è Guido Guinizzelli (1230-1276),
lo to voller, s’ell’è de ben
(F. Grioni, La legenda de Santo Stadi, p. 101)
A livello fonetico si segnalano: la metafonesi (➔ metafonia) in nui < /ˈnoi ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] rusə] «premurosi», [səˈmarə] «somaro», [pəvəˈretːa] «poveretta»). I fenomeni del consonantismo e della morfologia sono spesso analoghi nelle Marche e 52,6% in Umbria)» (media nazionale 48,5%). Ma c’è di più: se infatti, fra il 2000 e il 2006, è scesa ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] ebbe esito felice. Il primo volume del 1941, con le lettere A-C, fu anche l’ultimo.
La casa editrice UTET di Torino, erede italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi, vol. 1° (I luoghi della codificazione), pp. 29-91.
Della ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] i giocattoli
(15) Quanti balocchi c’erano! Con quei giocattoli era davvero felice
(16) Metti in ordine la camera. I giocattoli linguistica italiana (1965-75), a cura di D. Gambarara & P. Ramat, Roma, Bulzoni, pp. 291-302.
Conte, Maria-Elisabeth ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] Trattatello in laude di Dante c. 1351-1355
(I e più ampia redazione);
argomenti in terza rima
ai ’uso trecentesco rispetto agli autografi boccacciani anteriori e alla testimonianza di P: in quest’ultimo, si veda, per es., la presenza ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] );
(c) dialetti centro-meridionali (di sostrato italico o umbro-sannita).
A parte stanno i dialetti /-d-/ (milanese [fraˈdɛl] «fratello», nel Veneto [maˈrido] «marito»), di /-p-/ a /-v-/, attraverso una fase /-b-/ (in Liguria [kaˈvɛli] «capelli», in ...
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p, P
(pi, ant. o region. pe ‹pé›) s. f. o m. – Quindicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma (rimasta più o meno immutata nel tempo, salvo che in origine il semicerchio di destra non giungeva a saldarsi con l’asta verticale), derivata...
madre di tutti i diritti
loc. s.le f. La carta costituzionale, dalla quale discendono i diritti codificati. ◆ Quando Hammurabi, re di Babilonia nel XVIII secolo a.C., unificò sotto il suo scettro le città della regione, le sue leggi furono...