Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] compare, invece, in forme ed espressioni come (Cori) [seˈpːuro n iˈʣatːʃo ˈlɛdːʒe, ˈkesto lo kaˈpiʃːo] la realizzazione intensa di [b] e [ʤ] tra vocali: [ˈsubːito, ˈvidːʒile];
(c) sempre fra vocali, la diffusione di [z] a scapito di [s]: [ˈnazo], [ˈ ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] a cui si fa grave offesa fuori di Toscana» (p. VII): esse sono desunte «dall’uso vivo fiorentino», . in «L’Italia dialettale» 27, 1964, pp. 53-67).
Lepschy, Giulio C. (1978c), I suoni dell’italiano. Alcuni studi recenti, in Id. 1978a, pp. 77-93 (1a ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] all’innovazione, in particolare per quel che riguarda il vocalismo tonico (ivi, p. 32).
2.1.1 Metafonesi. Fra i tratti che più allontanano l’area dal tipo linguistico toscano c’è senz’altro la metafonesi (➔ metafonia), vale a dire l’innalzamento ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] settori delle doppie e delle grafie colte o popolari sono i più incerti: è curioso, per es., l’uso della ‹z› (o ‹ç›) quasi costantemente scempio a fronte dell’uso geminato di ‹c› e ‹p› in parole quali faccendo o sappiendo, mentre le grafie dotte sono ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] i sordi con genitori sordi sono diversi dagli udenti che utilizzano la lingua dei segni fin dalla nascita" (Söderfeldt et al. 1994, p behavioral development, edited by Kathleen R. Gibson and Anne C. Petersen, New York, de Gruyter, 1991.
Schultz 1969 ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] linguistici (Roma, 27-28 novembre 2003), a cura di I. Korzen & P. D’Achille, Firenze, Cesati, pp. 249-279. La lingua italiana tra norma e uso, in Riflettere sulla lingua, a cura di C. Marello & G. Mondelli, Firenze, La Nuova Italia, pp. 37-52. ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] un linguaggio meno elevato, ma Bembo invitava a considerare non i passi in cui c’era il rischio della mimesi di parlato, ma quelli a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 1° (I luoghi della codificazione), pp. 231-329. ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] interessato anche i nessi formati da consonante e laterale (per es., planum > p[j]ano e, in modo analogo, i nessi bl, a dileguo (*fratĕllu > piem. [ˈfrel] «fratello»);
(c) si è realizzata la palatalizzazione dei nessi formati da consonante e ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] ad es., se si considera la coppia di fonemi occlusivi bilabiali /p/ e /b/ (➔ labiali), il secondo è marcato in quanto ha . il cane
b. i cani
c. un cane
d. dei cani
e. tutti i cani
f. alcuni cani
g. qualche cane
h. questo cane
i. quel cane
j. ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] sola licenza elementare al 73,5% presso i laureati.
Se si tiene conto che anche per bacio); e la realizzazione come leni delle occlusive sorde [p, t, k] intervocaliche, come in [ˈkaːb̥o] York City, Washington (D.C.), Center for Applied Linguistics.
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p, P
(pi, ant. o region. pe ‹pé›) s. f. o m. – Quindicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma (rimasta più o meno immutata nel tempo, salvo che in origine il semicerchio di destra non giungeva a saldarsi con l’asta verticale), derivata...
madre di tutti i diritti
loc. s.le f. La carta costituzionale, dalla quale discendono i diritti codificati. ◆ Quando Hammurabi, re di Babilonia nel XVIII secolo a.C., unificò sotto il suo scettro le città della regione, le sue leggi furono...