Conflitti fra organi costituzionali. - La costituzione, col porre limiti al potere legislativo e con la creazione dell'ente regione, ha esteso la possibilità dei conflitti tra i poteri dello stato (è oggi [...] e le regioni, e tra le regioni".
Bibl.: M. Bracci, Le questioni e i conflitti di giurisdizione e di attribuzione nel nuovo c.p.c., in Rivista dir. proc. 1941, I, p. 165; S. Lessona, Lacune in tema di regolamento preventivo di giurisdizione, in Riv ...
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L'evoluzione della legge sul d. d'a. del 1941 si svolge attraverso le seguenti tappe: la riforma del processo civile del 1990, la l. 18 ag. 2000 nr. 248 e la l. 14 maggio 2005 nr. 80.
La legittimazione [...] inscindibile di più persone, il diritto d'autore appartiene in comune a tutti i coautori" (l. 22 apr. 1941 nr. 633, art. 10). Dopo rimedio, che richiama il generale istituto dell'art. 120 c.p.c., prescinde da un danno concreto e dalla sua riparabilità ...
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Il culto nel diritto canonico (XII, p. 93).- L'esplicazione del culto divino nella forma ufficiale resa dalla Chiesa, o liturgia, è stata recentemente oggetto di importantissime norme nella Enciclica Mediator [...] cerimonie, ecc.).
Il culto nel diritto italiano (XII, p. 100). - I ministri del culto. - Si è discusso molto, dopo culti acattolici, in Studî in onore di S. Romano, Padova 1939; A. C. Jemolo, Corso di diritto ecclesisatico, 1944-45, Roma s. d., pp. ...
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Giurista romano della decadenza, rappresentato nel Digesto da squarci attinti a tre diversi opuscoli: De muneribus civilibus, De officio praetoris, De testibus: uno di tali squarci si trova anche, in traduzione [...] . Nella inscriptio di un frammento del Digesto A. C. è detto magister libellorum: sembra lo sia stato Charisio iurisconsulto, Lipsia 1773; O. Karlowa, Römische Rechtsgeschichte, I, Lipsia 1885, p. 754; W.S. Teufel, Geschichte der römischen Literatur ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] da parte sua contraente, non ha obblighi verso i sudditi, è cioè un sovrano assoluto. Qualunque atto politico. E anche in J.P. Proudhon la produzione è politica, proporsi mete nazionali e razziali. C. Schmitt vede nel partito nazionalsocialista il ...
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L’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti [...] tra le molteplici disposizioni vigenti, l’art. 270 bis c.p. prevede il delitto di associazioni con finalità di t. Irlanda (con un totale di 3114 morti tra il 1969 e il 1993) e i Paesi Baschi, dove l’ETA è stata attiva fino al 2011, annunciando il ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] deriva dall’esperienza psicologica dell’uomo, il quale è portato ad associarsi con i suoi simili. Da qui la necessità di norme di g. tendenti a generale.
Inoltre, l’art. 120, comma 1, c.p.a. ha stabilito che gli atti concernenti le procedure ...
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schiavitù Condizione propria di chi è giuridicamente considerato come proprietà privata e quindi privo di ogni diritto umano e completamente soggetto alla volontà e all’arbitrio del legittimo proprietario.
Antropologia
Da [...] che si trovi nelle condizioni di s. previste dall’art. 600 c.p. Per tutte le ipotesi sopra delineate, la pena è la reclusione nella produzione industriale. La s. sopravvisse in prevalenza per i servizi domestici e quelli di guardia del corpo a ...
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Lavoratore subordinato che esplica mansioni prevalentemente manuali, diverse a seconda delle varie specializzazioni e della preparazione tecnico-pratica, per il corrispettivo di una retribuzione detta [...] produsse una serie di riflessioni e di proposte teoriche (C. Fourier, P.-J. Proudhon, H. de Saint-Simon). Le come l’Austria, l’Italia, l’Ungheria, la Serbia, la Bulgaria, i Paesi Bassi, la Svizzera e la Finlandia. Un ulteriore salto storico si ...
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Giurista italiano (Milano 1859 - Suna, sul Lago Maggiore, 1902). Insegnò diritto romano nelle univ. di Messina (1887), Modena (1890), Pavia (1894). Emerse tra i romanisti del suo tempo per l'originalità [...] in collab. con G. Mercati) l'ed. Heimbach dei Basilici, pubblicò in collab. con V. Scialoja, P. Bonfante, C. Fadda e S. Riccobono i libri I-XXVIII del Digesto (1908). Tra le sue opere ricordiamo una trattazione del diritto penale romano (Esposizione ...
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p, P
(pi, ant. o region. pe ‹pé›) s. f. o m. – Quindicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma (rimasta più o meno immutata nel tempo, salvo che in origine il semicerchio di destra non giungeva a saldarsi con l’asta verticale), derivata...
madre di tutti i diritti
loc. s.le f. La carta costituzionale, dalla quale discendono i diritti codificati. ◆ Quando Hammurabi, re di Babilonia nel XVIII secolo a.C., unificò sotto il suo scettro le città della regione, le sue leggi furono...