(pol. Połabi; ceco Polabané; ted. Polaben) Tribù slave che, insediatesi tra l’Elba e l’Oder fra il 3° e il 4° sec. d.C., formarono uno dei cinque gruppi in cui si distinsero gli Slavi occidentali (Ceco-Slovacchi, [...] ., Pomerani e Polacchi). Sommerse e assorbite dalla spinta germanica, queste tribù scomparvero verso il 12° secolo. IP. tuttavia mantennero in vita una loro lingua e cultura sino al 18° secolo.
La lingua polabica fu usata anche come lingua scritta e ...
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Linguistica
In fonologia, opposizione m., particolare tipo di opposizione fonologica, in cui due fonemi hanno in comune un insieme di tratti distintivi che si ritrovano anche in altri fonemi della lingua [...] considerata. In italiano, per es., l’opposizione p-t è m., perché i tratti comuni occlusivo e sordo sono riscontrabili anche nel fonema c.
Pedagogia
Si dice di una forma di educazione che si rivolge all’intera personalità dell’uomo e mira a ...
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Avvocato e scrittore francese (Parigi 1604 - ivi 1681). Durante la Fronda sostenne J.-F.-P. de Gondi, futuro cardinale di Retz. Fu eletto all'Académie française nel 1640. Considerato uno dei maestri dell'eloquenza [...] per i suoi Plaidoyers (1671), fu tra i principali redattori del Dictionnaire français contenant les mots et les choses (1680) di C.-P. Richelet. ...
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FONETICA
Leonardo M. Savoia
(XV, p. 622; App. II, I, p. 960; III, I, p. 655)
L'oggetto di studio della f. è costituito dai suoni del linguaggio. In realtà il ruolo dei suoni nelle lingue naturali può [...] in tratti distintivi elaborata da R. Jakobson, C.G.M. Fant e M. Halle nel 1952 (il diagramma in fig. riporta i valori di frequenza per la prima e Malmberg, Manuel de phonétique générale, Parigi 1974; P. Ladefoged, A course in phonetics, New York ...
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FONOLOGIA (v. fonetica, XV, p. 622; App. II, 1, p. 960; III, 1, p. 655)
Alberto M. Mioni
Studio funzionale della strutturazione fonica del linguaggio, cioè di come i suoni del linguaggio (foni) si organizzano [...] meno, /a/ ancor meno; si useranno invece due TI: /i/ [−basso, +alto]; /e/ [−basso, −alto]; /a /ó/~/ò/ si neutralizza, diremo che c'è un solo fonema in base a English, New York 1968; R. P. Botha, Methodological aspects of transformational ...
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Traduzione
Sergio Marroni
(App. V, v, p. 533)
La traduzione letteraria
Se si sottopone a un approfondito esame l'idea, per molto tempo assai diffusa, che il tradurre consista nel 'trasporto' del significato [...] una letteratura è o 'periferica' o 'debole', o entrambe le cose; (c) quando ci sono punti di svolta, crisi o vuoti in una letteratura" (Even relations, ed. I. Even-Zohar, G. Toury, in Poetics today, 1981, 4.
H.G. Hönig, P. Kussmaul, Strategie der ...
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INTERLINGUISTICA
Marco Mancini
Con il termine i. si fa riferimento a quel particolare settore delle discipline linguistiche che ha come oggetto i fenomeni del contatto e delle conseguenti interferenze [...] I. Ascoli, Proemio, in Archivio Glottologico Italiano, 1 (1873), ora in Id., Scritti sulla questione della lingua, a cura di C Journal of Sociology of Language, 12 (1977); G. Meijer, P. Muysken, On the beginnings of Pidgin and Creole studies: ...
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Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] più moderati e tolleranti. Del primo e più folto gruppo si ricorda il Lessico della corrotta italianità (1877) di P. Fanfani e C. Arlìa; del secondo, i Neologismi buoni e cattivi più frequenti nell'uso odierno (1886) di G. Rigutini. L'unità d'Italia ...
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PROSSEMICA
Amedeo De Dominicis
Il termine ''prossemica'' (dall'ingl. proxemics, neol. da prox- del lat. proximus, ed −emics come in phonemics), coniato da E. T. Hall (1963), designa una branca della [...] , mentre la fase di lontananza (oltre i 7,64 m) verrebbe usata per rivolgersi cura di Th. A. Sebeok, A. S. Hayes, M. C. Bateson, L'Aia 1964 (trad. it., Paralinguistica e cinesica, Milano human behavior, L'Aia-Parigi 1967; P. Watzlawick, J. H. Beavin, D ...
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UNIVERSALI LINGUISTICI
Raffaele Simone
Il termine universali linguistici indica l'insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o perlomeno a un alto numero di esse. Alcuni u. [...] vocali /i/, /u/ e /a/; i suoni nasali esistono solo se ci sono le corrispondenti occlusive non nasali (in pratica, c'è /m/ solo se c'è Cambridge (Mass.) 1966; La tipologia linguistica, a cura di P. Ramat, Bologna 1976; Universals of human language, a ...
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p, P
(pi, ant. o region. pe ‹pé›) s. f. o m. – Quindicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma (rimasta più o meno immutata nel tempo, salvo che in origine il semicerchio di destra non giungeva a saldarsi con l’asta verticale), derivata...
madre di tutti i diritti
loc. s.le f. La carta costituzionale, dalla quale discendono i diritti codificati. ◆ Quando Hammurabi, re di Babilonia nel XVIII secolo a.C., unificò sotto il suo scettro le città della regione, le sue leggi furono...