Botanica
È detto ovario m. l’ovario quando sta in fondo alla coppa del ricettacolo fiorale, senza aderire alle pareti di questa; si ha nei fiori perigini.
Linguistica
Diatesi o forma verbale considerata, [...] quelle iniziali assolute di frase fonetica (per es., s, p, l, t di spelta). Voce m. (più i medi, in una proporzione a:b=c:d, il 2° e il 3° termine b, c; se è b=c si dice che il numero b, e quindi anche c, è m. proporzionale tra a e d, cioè tra i ...
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Forma di scrittura composta di disegni di oggetti (pittogrammi), assunti con valore significativo ora aderente e immediato ora simbolico e astratto. Differentemente dai geroglifici, nessuno dei disegni [...] scrittura né è molto diffusa tra i popoli d’interesse etnologico, salvo boscimane si può ravvisare una forma di p., servendo esse a fissare il ricordo di calendari-ricordo; b) raffigurazioni storiche; c) raffigurazioni di carattere magico-religioso; ...
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sonorità In linguistica, caratteristica dei suoni la cui articolazione è accompagnata dalla vibrazione delle corde vocali (suoni sonori), in contrapposto ai suoni sordi, articolati senza che le corde vocali [...] alveolari s e ʃ (it. rósa e ròsa); in altre lingue, anche pℏ e bℏ, tℏ e dℏ, š e Ç, kℏ e gℏ, t’ e d’. In ciascuna di queste coppie la davanti a consonante sonora (per es., sbalzo). I suoni diversi dalle occlusive, affricate e fricative considerate ...
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Linguaggio artificiale, costituito con lessico in parte volgare o dialettale e in parte latino, ma con morfologia, sintassi, metrica e prosodia latina. Ha le sue prime manifestazioni nella letteratura [...] il 1492); di poco posteriori a questa sono i Virgiliana del cremonese M. Fossa (1500 ca.), Bassani, 1° ed. nota 1521).
I motivi che diedero origine al m. furono sociale. Tra i maccheronici italiani posteriori conscripta, 1604), C. Orsini (Capriccia ...
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Linguistica
In fonologia, articolazioni c. sono quelle in cui nella tenuta non vi è occlusione che arresti la corrente espiratoria (la quale, dunque, fluisce ininterrotta durante tutta l’articolazione [...] reali (come, per es., i punti di una retta). G. Cantor ha dimostrato che la potenza del c. è superiore a quella del degli insiemi (P. Cohen, 1963); sono quindi accettabili sia l’ipotesi della non esistenza (ipotesi del c.) sia quella contraria ...
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Analisi delle forme e delle strutture della narrazione. Il termine, introdotto da T. Todorov nel 1969, è usato per designare un indirizzo di studi critico-letterari di derivazione strutturalista. Come [...] linguisti, antropologi, teorici del cinema, sono partiti i tentativi di individuare un modello teorico universale delle strutture H. James, E.M. Forster, P. Lubbock, W. Booth). Di particolare rilievo sono in Italia gli studi di C. Segre, M. Corti, D’A ...
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Linguistica
Ventunesima lettera dell’alfabeto greco (maiuscolo Φ, minuscolo ϕ), che in latino, nei prestiti dal greco, fu trascritta dapprima con p e da una certa epoca in poi con ph.
Fisica
In fisica [...] . È la trasposizione in logaritmi della scala granulometrica di C.K. Wentworth (1922) e più precisamente è il logaritmo è stato adottato in quanto sabbie e silt, che sono i sedimenti più studiati da un punto di vista granulometrico, avrebbero avuto ...
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pāli Forma arcaica di linguaggio medio-indiano, appartenente alla famiglia indoeuropea. In p. è stato redatto il canone buddhistico del Tipitaka, la cui redazione definitiva risalirebbe approssimativamente [...] 80 a.C., ma, all’infuori di questa monumentale documentazione, è certo che il p. dovette essere già in uso in data molto anteriore. Non facile a determinarsi è il luogo di origine del p., a causa della sua scarsa omogeneità, e mentre i testi canonici ...
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Termine introdotto dal filosofo C. Morris (pragmatics) per indicare quella parte della semiotica che studia i segni in relazione ai loro utenti, e quindi al contesto e al comportamento segnico e linguistico [...] alla semantica e alla sintattica, le altre due branche in cui Morris aveva suddiviso la semiotica, la p. nasce all’interno di un approccio comportamentistico al problema del significato, ma successivamente si sviluppa come autonomo settore ...
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Sofista e grammatico greco (sec. 2º d. C.); nato a Naucrati in Egitto, fu scolaro in Atene del retore Adriano, a cui succedette nel 178 d. C. nella cattedra di eloquenza, suscitando molte invidie. Fra [...] i suoi nemici furono l'atticista Frinico e Luciano. Dei suoi molti scritti l'opera maggiore è l'Onomasticon, in 10 libri, una specie di lessico ed elenco di sinonimi, giunto a noi in un ampio estratto, ordinato per argomenti. P. utilizza largamente ...
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p, P
(pi, ant. o region. pe ‹pé›) s. f. o m. – Quindicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma (rimasta più o meno immutata nel tempo, salvo che in origine il semicerchio di destra non giungeva a saldarsi con l’asta verticale), derivata...
madre di tutti i diritti
loc. s.le f. La carta costituzionale, dalla quale discendono i diritti codificati. ◆ Quando Hammurabi, re di Babilonia nel XVIII secolo a.C., unificò sotto il suo scettro le città della regione, le sue leggi furono...