Nella fenomenologia dell’➔interferenza linguistica un posto particolare è occupato dalle condizioni di sostrato, adstrato e superstrato. In senso ampio, tali nozioni fanno riferimento al prestigio linguistico, [...] Studiosi come G. Alessio, C. Battisti, V. Bertoldi, pl. > lat. arcaico *kusiphídes > *kús(ĭ)pĭdes > cuspĭdes (Zamboni 1998).
Anche per la Sicilia 22-24 ottobre 1998), a cura di P. Cipriano, R. d’Avino & P. Di Giovine, Roma, Il Calamo, pp ...
Leggi Tutto
I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] consonante (per es. bor[s]a, sal[s]a, p[s]iche); in posizione preconsonantica riguarda solo ➔ allofoni contestuali in contesto preconsonantico, la sequenza /s/+ C (consonante) è eterosillabica, i due segmenti appartengono cioè a sillabe diverse. La ...
Leggi Tutto
Un linguaggio tecnico della gastronomia si può datare per l’italiano già ai primi secoli (sicuramente agli inizi del Trecento), molto prima cioè della circolazione di ricettari classici, dai trattati rinascimentali [...] cui sono ormai ben fissati in formule i tratti prescrittivi tipici della ricetta (se vuoi risotto alla milanese, pollo alla marengo);
(c) nome + di + toponimo (prosciutto Una storia sociale dell’italiano, a cura di P. Trifone, Roma, Carocci, pp. 79- ...
Leggi Tutto
La formazione delle parole riguarda l’insieme dei meccanismi e dei procedimenti di cui una lingua si serve per costruire parole (dette più tecnicamente lessemi), e permette quindi il continuo arricchimento [...] all’uso);
(c) verbali (andare in orbita, prendere all’amo; in questa categoria sono rilevanti in particolare i verbi sintagmatici (andare the lexicon (April 26-28, 2001, Geneva), edited by P. Bouillon & K. Kanzaki, Genève, École de Traduction et ...
Leggi Tutto
I verbi modali (tradizionalmente detti verbi servili) sono quei verbi che fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) e che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito, [...] di A. Stella & C. Repossi, Torino, Einaudi-Gallimard.
Berretta, Monica (1985), I pronomi clitici nell’italiano parlato, in , in Studi linguistici per Luca Serianni, a cura di V. Della Valle & P. Trifone, Roma, Salerno Editrice, pp. 313-325. ...
Leggi Tutto
L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...] chiamava non si rivolgeva alla polizia (C. Carpinelli, Donne e povertà nella G.B. Magnoli, Firenze, La Giuntina, 2002, p. 70)
(8) Tagliai corto a queste follie umane la massima celebre di Taine secondo cui i vizi e le virtù «sono dei prodotti come ...
Leggi Tutto
Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] D’Achille (20103: 126-133). Qui i pronomi sono considerati solo in relazione alla Giosuè (1998), Tutte le poesie, a cura di P. Gibellini, note di M. Salvini, Roma, Newton , Milano, Feltrinelli.
Levinson, Stephen C. (1993), La pragmatica, Bologna, ...
Leggi Tutto
In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] ne deve parlare [= di cui uno deve parlare]
(15) c’è stata una grande festa che c’ero io lì a mette’ musica (LIP, FB14-649)
Verga, I Malavoglia, cap. 10)
(24) una soffitta che ci si saliva per la scala grande (Cesare Pavese, La luna e i falò, p. 35 ...
Leggi Tutto
I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] gorgia toscana, che consiste nel realizzare le occlusive [p] [t] [k], in posizione intervocalica, come fricative cfr. Loporcaro 2009).
Diversamente dal latino classico, in cui i grafemi ‹c› e ‹g› corrispondevano sempre a consonanti occlusive, in ...
Leggi Tutto
Per definizione, le interrogative retoriche sono frasi che presentano caratteristiche formali tipiche delle frasi interrogative (➔ interrogative dirette; ➔ interrogative indirette), ma che non hanno lo [...] Cosa le dicevo? (Eugene Ionesco, Il rinoceronte)
(c) un enunciato di tipo pragma-linguistico:
(6) A credeva il peggiore di tutti i mali il male minore, ove Logic and conversation, in Syntax and semantics, edited by P. Cole & J.L. Morgan, New York ...
Leggi Tutto
p, P
(pi, ant. o region. pe ‹pé›) s. f. o m. – Quindicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma (rimasta più o meno immutata nel tempo, salvo che in origine il semicerchio di destra non giungeva a saldarsi con l’asta verticale), derivata...
madre di tutti i diritti
loc. s.le f. La carta costituzionale, dalla quale discendono i diritti codificati. ◆ Quando Hammurabi, re di Babilonia nel XVIII secolo a.C., unificò sotto il suo scettro le città della regione, le sue leggi furono...