Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] linguista […]. Corresse anche l’elocuzione, rifiutò i lenocini, cercò una forma più grave e , a cura di F. Brioschi & C. Di Girolamo, Torino, Bollati Boringhieri, 4 in Id., Dialoghi col Tasso, a cura di P.V. Mengaldo & D. Santarone, Torino, ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] anche nello Zibaldone da Leopardi (p. 14), che giudicava la e più tardi in Graziadio Isaia Ascoli i suoi rappresentanti più insigni, e che (1953), Opere, a cura di M. Valgimigli & C. Muscetta, Milano - Napoli, Ricciardi.
Monti, Vincenzo (1998), ...
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PERROTTA, Gennaro
Carmine Catenacci
PERROTTA, Gennaro. – Primo di tre figli, nacque a Termoli (Campobasso) il 19 maggio 1900, da Giuseppe, direttore del locale ufficio delle poste che fu anche poeta [...] Messina-Firenze 1965; 3ª ed., a cura di B. Gentili - C. Catenacci, Messina-Firenze 2007); per le scuole scrisse anche il manuale un profilo critico d’insieme, E. Paratore, G. P., in Letteratura italiana. I critici, IV, Milano 1969, pp. 2591-2601; Tre ...
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Il termine catafora si applica ai sintagmi la cui interpretazione è mediata dall’interpretazione di un altro specifico costituente che compare nel co-testo successivo (➔ contesto). Nel brano seguente – [...] la vita (Marcello Vannucci, I Medici. Una famiglia al potere, Roma, Newton Compton Editori, 2005, p. 11)
L’elemento da ’Elba sulla barca dei Friedel? Di chiudere la porta di casa? O c’è mia madre venuta da Losanna che mi sta aspettando da due ore alla ...
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L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] p] + consonante: it. scritto < lat. scriptum, it. scrissi < lat. scripsi
[t] + consonante: it. spalla < lat. spat(u)la, it. maremma < lat. marit(i from the parasession on language and behavior, edited by C.S. Masek, R.A. Hendrick & M. ...
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Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] veda 1 a.):
(2) a. C’è una famiglia alessandrina che ancora adesso sta facendo i conti con i danni causati dall’alluvione dello scorso aprile. Cristo si è fermato a Eboli, Torino, Einaudi, 1990, p. 128)
In italiano, per un gruppo ristretto di nomi ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] da ricercare nella distanza fisica o articolatoria. Non c’è maggiore differenza, per es., tra i due fonemi italiani /n/ di nave e / molto aperte in Calabria settentrionale (buonas[æ]ra) e a Bergamo p[æ]sca (Mioni & Trumper 1977; Cortelazzo & ...
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La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non [...] con Luca) mi sentii sollevata
b. verrò dopo aver fatto i compiti
(c) condizionali:
(22) a. la Biblioteca Nazionale riapre alla metà e Filologia Italiana (Roma, 1-5 ottobre 2002), a cura di P. D’Achille, Firenze, Cesati, 2 voll., vol. 1º, pp. ...
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FANFANI, Pietro
Edoardo Zamarra
Nacque il 21 apr. 1815 a Montale, in provincia di Pistoia, dall'agiato fattore Francesco e da Clementina Signorini vedova Pinzauti, quintogenito dopo due sorellastre [...] il discreto patrimonio che possedeva e per educarvi i figli. Verso i tre anni, insieme con le due sorelle, Zamarra, Edizioni e varianti di un libello antimanzoniano di P. F., "La Lingua italiana c'è stata, c'è e si muove", in Critica letteraria, XVI ...
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BIGNONE, Ettore
Piero Treves
Nato a Pinerolo il 17 dic. (non il 16 luglio) 1879 da Carlo e da Anita Matteucci, il B. si laureò a Torino in lettere (con una dissertazione su Lucrezio) nel 1901 e in filosofia [...] Fraccaroli.
Eppure, fra i giovani "classicisti" che, a cavaliere fra i due secoli, frequentavano l'università di Torino (P. Ubaldi, G. ,leader della rivoluzione ateniese dei Quattrocento (411 a.C.), e Antifonte sofista; il quale ultimo, ben ...
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p, P
(pi, ant. o region. pe ‹pé›) s. f. o m. – Quindicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma (rimasta più o meno immutata nel tempo, salvo che in origine il semicerchio di destra non giungeva a saldarsi con l’asta verticale), derivata...
madre di tutti i diritti
loc. s.le f. La carta costituzionale, dalla quale discendono i diritti codificati. ◆ Quando Hammurabi, re di Babilonia nel XVIII secolo a.C., unificò sotto il suo scettro le città della regione, le sue leggi furono...