Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] sia ripetuto [...] fino al momento che non cesserà con la morte (ivi, p. 742, didascalia)
Pochi i casi di gli nel senso di «a loro» (per il resto a Studi in onore di Nicolò Mineo, a cura di S.C. Sgroi & S.C. Trovato, Roma, Il Calamo, pp. 461-489.
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MANZONI, Giacomo
Fabio Zavalloni
Nacque a Lugo, in Romagna, il 24 ott. 1816 da Giambattista, proprietario terriero appartenente a una distinta famiglia dell'aristocrazia locale, e da Caterina Monti, [...] ai deputati radicali (C.L. Bonaparte principe di Canino, G. Galletti, C. Armellini, P. Sterbini). Più che da Londra a Losanna. Si spostò poi a Genova, Lucca, Firenze (sotto i falsi nomi di Edmondo Dibbdin e William Hillfine) e, nella primavera del ...
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Il periodo ipotetico (detto meno spesso costrutto condizionale) è una costruzione formata da due frasi, la principale (detta apodosi, cioè «conseguenza») e una subordinata ipotetica (detta protasi, cioè [...] il diritto di affermare p, allora non puoi negarmi il diritto di affermare q».
Anche i costrutti binegativi sfruttano a. tu paghi e io non ti denuncio
b. paga e non ti denuncio
c. non paghi? ti denuncio
Nel secondo, abbiamo costrutti come:
(36)
a. ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] Milano, Frassinelli, 1994, p. 3)
(7) Per raggruppare alcune prove di De Roberto, i romanzi di Capuana e il re via di corsa, radioso, con una piccola schiera dove naturalmente c’è lui Lanfranchi, verso Pavia (Maria Corti, in Mortara Garavelli 1971: ...
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Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] di X:
(15) secondo / a detta di Paolo, in quella mostra non c’è / c’era niente di interessante (in Mortara Garavelli 20012: 461)
o di verbi in forma : i miei anni e qualche mia ora (Italo Svevo, La coscienza di Zeno, Milano, Dall’Oglio, 1976, p. ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] Firenze = L), cfr. Rostagno (1919), il facsimile del ms. cit., c. 1r, nell’edizione di Lugnani Scarano (Guicciardini 1970-1981: vol. 2 edizione, introduzione e commento a cura di P. Moreno, Bologna, Commissione per i testi di lingua, pp. XL-LXXXIX.
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I pronomi personali, come tutti i ➔ pronomi, sono una sottoclasse della categoria più generale delle cosiddette pro-forme, parole semanticamente vuote (o quasi) che servono a sostituire altre unità linguistiche [...] accors’io ch’elli era d’alte lode (Dante, Par. XIV, 124)
C’erano poi le forme ei (con la variante apocopata e’, identica a una e poi mi fece una linguaccia (ivi, p. 35)
➔ Alessandro Manzoni con I promessi sposi contribuì alla diffusione di lui e ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] dei fonemi vocalici del torinese rispetto ai sette dell’italiano (non c’è infatti contrasto tra /o/ e /ɔ/, essendo presente solo I [i], II [t], III [a], plur. I [i], II [i], III [a]. I ed. 1976).
Clivio, Gianrenzo P. (2002), Profilo di storia ...
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MANNI, Domenico Maria
Giuseppe Crimi
Figlio di Giuseppe di Lorenzo, tipografo-editore riconosciuto cittadino fiorentino nel 1735, e di Caterina di Giambattista Patriarchi, nacque a Firenze l'8 apr. [...] venne presto avviato allo studio dai genitori: tra i suoi docenti furono l'avvocato P.A. Marchi, per il latino, e il M., in Riv. delle biblioteche e degli archivi, XI (1900), pp. 104-112; C. Frati, D.M. M., Jacopo Morelli e il balì T.G. Farsetti, in ...
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Si dice spesso che la lingua franca parlata dal X secolo negli ambiti marittimi e mercantili del Mediterraneo avesse una base italiana o spagnola nel bacino occidentale e una base veneziana in quello orientale [...] cadde presto sotto i Franchi (1192), i Genovesi (1374) e i Veneziani (1474 A. Fawky, A. Lakhous in SDA 2007-2008, e di C.A. Bosio, N. Piepoli, M. Russo Spena, S. Alighieri 2007-2008», a cura di M. Arcangeli, P. Peluffo & L. Serianni, Roma, Società ...
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p, P
(pi, ant. o region. pe ‹pé›) s. f. o m. – Quindicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma (rimasta più o meno immutata nel tempo, salvo che in origine il semicerchio di destra non giungeva a saldarsi con l’asta verticale), derivata...
madre di tutti i diritti
loc. s.le f. La carta costituzionale, dalla quale discendono i diritti codificati. ◆ Quando Hammurabi, re di Babilonia nel XVIII secolo a.C., unificò sotto il suo scettro le città della regione, le sue leggi furono...