Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] Nuncius che dedicò a Cosimo II di Toscana. I satelliti di Giove furono detti, in suo onore Facendo suo il bon mot del cardinale C. Baronio, "l'intenzione dello Spirito Scrittura". Nei primi mesi del 1615, P. A. Foscarini pubblicò una Lettera sopra ...
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Storico e letterato (Vignola 1672 - Modena 1750). Ecclesiastico, M. orientò tutta la sua opera di storico entro un'intuizione e concezione del mondo adeguata alle esigenze della sua fede. Compilò la monumentale [...] con la religiosità di C. M. Maggi, di i risultati della sua incessante attività, durata un cinquantennio. Dopo aver dato prova di sé con gli Anecdota (1697-98) nel campo degli studi filologici, ai quali l'aveva guidato ancora a Modena l'erudito p ...
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Matematico italiano (Padova 1873 - Roma 1941). La sua opera ha avuto rilevanza fondamentale in svariati campi della matematica pura e applicata. A lui e al suo maestro G. Ricci Curbastro si deve l'elaborazione [...] nel metodo introdotto da L.-C. in questa ricerca sono fra l'altro da ricercarsi i primi fondamenti della teoria generale sulla teoria della propagazione delle onde di discontinuità, iniziata da P.-H. Hugoniot e sviluppata da J. Hadamard, mentre ...
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Uomo politico e generale romano (138-78 a. C.). Iniziò la carriera agli ordini di C. Mario, distinguendosi nella guerra giugurtina (107) e in quella cimbrica (101); altri successi colse in seguito nella [...] guerra sociale (90-89). Console nell'88, per reprimere i tentativi, che a lui e al ceto dominante parevano rivoluzionarî, di C. Mario e P. Sulpicio Rufo, marciò su Roma con le sue legioni e fece approvare un complesso di leggi conservatrici che nel ...
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Attore e regista italiano (Struppa, Genova, 1922 - Roma 2000). Esordì nel 1943 nella compagnia di Alda Borrelli; fu primo attore con E. Merlini, L. Adani, E. Maltagliati, poi nella compagnia di P. Stoppa [...] popolare italiano. Tra le sue interpretazioni: I Persiani di Eschilo, Tieste di Seneca , Adelchi di A. Manzoni, Affabulazione di P. P. Pasolini, Ulisse e la balena bianca di (1972); Profumo di donna (1974); C'eravamo tanto amati (1974); Il deserto ...
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Filosofo e storico della filosofia (Bomba 1817 - Napoli 1883). Assunti gli ordini sacerdotali più per condiscendenza verso la famiglia che per intima convinzione, si stabilì (1840) a Napoli e aprì (1846) [...] S. condusse in questo periodo contro i gesuiti della Civiltà cattolica. Nominato da De Hegel, e sarebbero poi stati ripresi in Italia da P. Galluppi, A. Rosmini e V. Gioberti. In F. Fiorentino, V. Imbriani, A. C. De Meis e altri, il Giornale ...
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Patriota e uomo politico italiano (Bomba 1822 - Roma 1893), fratello di Bertrando. Per la sua attività antiborbonica fu condannato a morte, pena tramutata nel 1852 in ergastolo e nel 1859 in esilio perpetuo. [...] , ma si occupò principalmente di filosofia, seguì le lezioni di P. Galluppi e di O. Colecchi, aprì (1846) con Bertrando fondò con L. Settembrini, C. Braico e F. Agresti la setta dell'Unità italiana, allo scopo di cacciare i Borboni e di diffondere ...
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Gregorio Luigi Barnaba Chiaramonti (Cesena 1742 - Roma 1823). Eletto papa (1800), restaurò l'influenza della Chiesa in Francia con il Concordato (1801) e promosse nel suo Stato varie riforme. Incoronò [...] 1800); pochi mesi dopo entrava a Roma. Assistito dal cardinale C. Consalvi, che nominò segretario di stato, restaurò l'influenza della , con le leggi organiche, arrestò i tentativi di restaurazione cattolica, e P. VII, pur andando a incoronarlo ...
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Riformatore (Firenze 1508 - Roma 1567). Figlio di un alto funzionario di casa Medici, avviato alla carriera ecclesiastica, si recò giovanissimo a Roma, accolto in casa dello zio materno, il card. Bibbiena. [...] alla morte del pontefice (1534), C. abbandonò la carriera ecclesiastica e Roma. Trascorse i primi anni a Firenze (1536- 39), e poi a Napoli (1539-41), dove, nel circolo di Giulia Gonzaga, conobbe J. de Valdés, B. Ochino, P ...
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Matematico (Milano ultimi anni 16º sec. - Bologna 1647). Entrato giovanissimo nell'ordine dei gesuati, agli iniziali studî umanistici e teologici unì ben presto un vivo interesse per la matematica, che [...] allievi di valore (S. Degli Angeli, M. Ricci, P. Mengoli, U. Davisi), accompagnò un'intensa attività scientifica, occupandosi oggi detta integrazione definita. A buon diritto il C. è quindi considerato, insieme a I. Newton e G. W. Leibniz, uno dei ...
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p, P
(pi, ant. o region. pe ‹pé›) s. f. o m. – Quindicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma (rimasta più o meno immutata nel tempo, salvo che in origine il semicerchio di destra non giungeva a saldarsi con l’asta verticale), derivata...
madre di tutti i diritti
loc. s.le f. La carta costituzionale, dalla quale discendono i diritti codificati. ◆ Quando Hammurabi, re di Babilonia nel XVIII secolo a.C., unificò sotto il suo scettro le città della regione, le sue leggi furono...