tragedia
Alessandro Niccoli
Il primo esempio del termine ricorre nel passo del Convivio che esalta la nobiltà del latino come lingua ormai fissata dalla grammatica e quindi trasmessa di generazione [...] respiciamus], remissus est modus et humilis, quia locutio vulgaris in qua et mulierculae comunicant; pare cioè che D 13-14 [1965] 710-713).
Per l'accentazione, v. Parodi, Lingua 234, e P. Rajna (Il titolo del poema dantesco, in " Studi d. " IV [1921] ...
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pexus
Pier Vincenzo Mengaldo
Con questo aggettivo D. indica in VE II VII 2 e 4-5 quelli tra i vocaboli urbana che, assieme agli opposti e complementari yrsuta, hanno autentica grandiosità e nobiltà [...] (grandiosa, nobilissima) e costituiscono le membra vulgaris illustris. E precisa: Et pexa vocamus illa, stessa teoria dell'ornatus (v.). Ma in particolare proprio pecten e p. ricorrono spesso, con valore del tutto analogo, in autorevolissime artes ...
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perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., condotto a termine, portato a compimento,...
primavera
primavèra s. f. [lat. pop. *primavera, rifacimento del lat. class. primo vere «all’inizio della primavera (ver veris)»]. – 1. La prima delle quattro stagioni dell’anno, fra l’inverno e l’estate, che va dal 21 marzo al 21 giugno nell’emisfero...