La nascita della lingua italiana
Luca Serianni
Quando parliamo di nascita e di morte di una lingua, ricorriamo a metafore non sempre pertinenti. A rigore, una lingua muore solo quando si spegne l’ultimo [...] in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni e P. Trifone, 1993-94, III). Perché il volgare nella scrittura compare rinfacciato, e si giustifica richiamando l’«usus nostrae vulgaris linguae quae latinitati vicina est»; il cronista sassone ...
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CERRUTI, Attilio
Angelo Strusi
Nacque il 17 ott. 1878 da Adamo e Adelaide Catrano in un accampamento di lavoro, nelle campagne di Picerno, in Lucania, dove il padre, ingegnere delle strade ferrate, [...] Napoli.
Rimase quindi nell'università, assistente dei professori P. Della Valle e G. B. Grassi, alle Bufonidi, I, Di una speciale penetrazione di ovuli in ovuli adiacenti nel Bufo vulgaris Laur., in Atti d. R. Accad. d. scienze fisiche e matem. ...
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PACE, Antonio
Gregorio Moppi
PACE (del Pace), Antonio. – Figlio del rigattiere Tadeo da Greve, venne battezzato a Firenze il 17 gennaio 1545.
Fu chierico appartenente all’ordine militare dei Cavalieri [...] coevo Michele Poccianti lo dice «presbyter venerabilis» e «musicus non vulgaris» (1589), mentre il confratello Romena, che, poco maggiore d antologia Harmonia celeste curata da Andreas Pevernage (Anversa, P. Phalèse e J. Bellère, 1583: cinque ristampe ...
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BESCHI, Costantino Giuseppe
Luciano Petech
Nato a Castìglione delle Stiviere (Mantova) l'8 nov. 1680 dalla famiglia dei conti Beschi, il 21 ott. 1698 entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù a Novellara, [...] 1876; Saduragaradi, Madras 1824; Vulgaris Tamulicae linguae dictionnarium Tamulico-Latinum, I.(1680-1747), in Civiltà cattolica, III (1947), pp. 136-153; P. Ceyrac, Father B. Vira Mamunivar, in Indica, The Indian Historical Research Institute ...
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GAVAZZI, Giovanni
Carlotta Quagliarini
Figlio di Giacomo, nacque presumibilmente nell'ultimo quarto del XV secolo a Poscante, piccolo centro della Val Brembana (oggi frazione di Zogno); il nome del [...] , pp. 1-9; M. Di Tanna, Dal bestiario lottesco: lo "sciurus vulgaris", in Osservatorio delle arti, V (1990), p. 49; S. Milesi, Moroni e il primo Cinquecento bergamasco, Bergamo 1991, p. 180; F. Rossi, in Pittura a Bergamo dal romanico al neoclassico ...
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CRESCINI, Francesco
Andrea Negri
Nacque il 14 febbraio del 1901 a Maderno (Toscolano Maderno, in prov. di Brescia) da Battista e da Caterina Pollini; nel 1925 conseguì la laurea in scienze agrarie presso [...] Caryologia, VII (1955), pp. 415-419(in coll. con E. Martinelli e P. Bellini); Sulla biologia delle erbe infestanti. Foto e frigosensibilità degli acheni di artemisia vulgaris, in Annali della sperimentazione agraria, X (1956), 6, pp. 2157-71; Intorno ...
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Marca Anconitana (Marchia Anconitana)
Pier Vincenzo Mengaldo
La Marchia Anconitana, con cui s'indicava un territorio grosso modo coincidente con le attuali Marche (Brunetto Latini Tresor I CXXIII 7 parla [...] " Studi Ling. Ital. " VI [1966] 166); Oratio vulgaris abruzzese, 6 (ediz. F.A. Ugolini, Testi volgari abruzzesi Napoli 1932, 304-305; D.A., Il trattato De vulg. Eloq., a c. di P. Rajna, Firenze 1896 (rist. anast. Milano 1965), 58-60; Marigo, De vulg. ...
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dottrina
Sebastiano Aglianò
Ricorre nella Commedia (due volte in rima su sette), nel Convivio e altresì nel Fiore (dove ambedue le occorrenze sono in rima, come quasi sempre negli scritti coevi); il [...] sinonimica (come più tardi in A. Pandolfini Trattato [ediz. 1818, p. 8]: " accostatevi co' migliori, pigliate da loro esemplo e dottrina appartiene la d. di cui D. si proclama l'iniziatore, la vulgaris eloquentiae doctrina (VE I I 1 e 2, XIX 3, II IV ...
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prolatio
Pier Vincenzo Mengaldo
Il termine ricorre quattro volte nel De vulg. Eloq.: della locutio vulgaris fa uso tutto il mondo, licet in diversas prolationes et vocabula sit divisa (I I 4); con Adamo [...] quello più ampiamente e immediatamente attestato; se ad esempio p. vale indubbiamente " pronuncia " in luoghi delle altro: " Barbari... unius casus prolatione contenti sunt " (p. 165); troviamo prolacio (" pronuncia ") due volte nella Poetria ...
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monosillabo
Pier Vincenzo Mengaldo
Le parole monosillabe sono tollerate a stento nella compagine di vocaboli scelti che secondo D. (VE II VII, particolarmente 5-6) devono essere usati nello stile ‛ [...] Quanto all'altra specie di parole " nobilissime ", membra vulgaris illustris, le " irsute ", D. distingue due . anzitutto Donato Ars fram. [maior] III 6, ediz. Keil, p. 399), mentre per l'avversione della tradizione retorica ai troppi monosillabi, ...
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perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., condotto a termine, portato a compimento,...
primavera
primavèra s. f. [lat. pop. *primavera, rifacimento del lat. class. primo vere «all’inizio della primavera (ver veris)»]. – 1. La prima delle quattro stagioni dell’anno, fra l’inverno e l’estate, che va dal 21 marzo al 21 giugno nell’emisfero...