TEBE (Θῆβαι, Thebae)
L. Vlad Borrelli
F. Zevi
2°. - Città in Beozia e antica capitale di questa parte della Grecia, una delle più illustri città della leggenda e della storia ellenica, centro di un [...] cotti; ma esse non valsero contro il Macedone che rase al suolo T. (335 a. C.) risparmiando solo la casa di Pindaro, crudele nemesi per la città che aveva chiamato in Grecia Filippo. Visse in seguito alterne vicende: cintata da Tolemeo conobbe una ...
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HESTIA (῾Εστία, ῾Ιστία)
W. Fuchs
La dea greca del focolare e della casa. L'etimologia ne è ancora oscura, difficilmente si può mettere in rapporto con la Vesta romana (v.), sebbene questa abbia funzioni [...] più rispettabile delle dee (Hymn. Hom., iii, in Aph., 21 ss.; confr. con gli Hymn. Hom., xxiii e xxix, entrambi dedicati a H.). Pindaro (Nem., xi, 1 ss.) la chiama figlia di Rhea, sorella di Zeus e di Hera, e πρώταν θεῶν, la prima degli dèi. Dall'uso ...
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L'Europa in eta protostorica. I Celti
Daniele Vitali
I celti
Fonti storico-letterarie
Nell’antichità i Celti furono conosciuti con nomi diversi: i Greci li chiamarono Kελτοί e Γαλάται; quest’ultimo [...] sono i Celti a essere indicati più a occidente rispetto ai Cineti (Hdt., IV, 49, 3). All’inizio del V secolo Pindaro dice che il Danubio nasce nella terra degli Iperborei (Ol., III, 148, 46), nome col quale sono indicate genericamente le popolazioni ...
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AFRODITE (᾿Αϕροδίτη, Aphrodita)
A. de Franciscis*
Dea greca dell'amore, simbolo dell'istinto e della forza vitale della fecondazione e della generazione. In questo aspetto si ricollega all'Ishtar babilonese [...] al valore guerriero come Areia (᾿Αρεία), venerata perciò a lato di Ares, che, nella tradizione tebana, in Esiodo e poi in Pindaro, è suo sposo, e dall'unione con il quale nascono Phobos, Deimos e Harmonia; in Omero Ares le è fratello e nell ...
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DIOSCURI (epigr. Διόσκοροι, fonti Διόσκουροι)
V. Bianco
Castore e Polluce, figli del dio del Cielo, Zeus o, nel valore originario del nome, Tindareo (così in Esiodo, negli Inni omerici, ecc.; invece [...] dei naviganti (Diod. Sic., iv, 43, 2) sono completamente confusi con i Cabiri; ma proteggono anche l'ospitalità (già in Pindaro, Nem. x, 38; 66-73), la musica, la danza, la poesia (Theocr., Idyll., xxii, 24). Tra le rappresentazioni più notevoli ...
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MIRTILO (Μυρτίλος)
L. Rocchetti
Nella mitologia classica appare quale auriga del re di Pisa in Elide, Enomao (v.).
Questi sapeva da un oracolo che sarebbe stato ucciso dal genero perciò a tutti i pretendenti [...] arrivati pure a negare la presenza di M. tra le figure del frontone, dato che Pindaro non ne fa menzione nella esposizione del mito. Ma se la omissione di Pindaro è spiegabile con la esaltazione del valore etico delle gare di Olimpia, la presenza di ...
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Vedi RODI dell'anno: 1965 - 1996
RODI (῾Ρόδος, Rhodus, Rhodos)
L. Morricone
L. Laurenzi
A) Storia, topografia, scavi. - B) Opere d'arte a Rodi (per la ceramica v. rodi, vasi; per la Scuola Rodia v. [...] 1. Miti e leggende. - Nella VII Ode Olimpica composta in onore di Diagora da Rodi, vincitore nel pugilato nel 464 a. C., Pindaro unisce per la prima volta le due leggende fondamentali dell'isola: l'una è quella degli Eliadi: dal Sole, Halios, e dalla ...
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TYCHE
J. Gy. Szilàgyi
La Sorte, tutto il bene e il male che accade a qualcuno o avviene senza la sua attiva partecipazione, per questo anche "destino", "caso", (all'opposto perciò di ϕύσις, ἀρετή, τέχνη). [...] , Eros e sotto forma della Agathè-Tyche con quello di Agathòs-Daimon (v.). Compare come Pherèpolis già in Pindaro (Fragm., 39 Sn.) e come rappresentante ovvero protettrice di singole città acquista grande importanza nel mondo greco ed ellenistico ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] nei poemi omerici, diventa, come più tardi in Eschilo e Pindaro, base di tutto il sistema olimpico: che ciò sia frutto di ad Atene. Massimo poeta della lirica dorica (o corale) fu Pindaro, esaltato dagli antichi per l’incisività della gnome e per l ...
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NIOBE e NIOBIDI (Νιόβη, Νιοβίδαι; Niobe, Niobidae)
G. A. Mansuelli
La rassegna minuta e la esposizione della problematica, già fatte molto diffusamente dallo Stark, poi dal Sauer e infine dal Lesky non [...] nella antichità si facevano circa il numero dei figli di Niobe (dodici nell'Iliade, venti in Esiodo, Mimnermo e Pindaro, diciotto in Saffo, dieci in Alcmane, quattordici nei tragici, dodici in Euforione; cfr. Gell., cit.), sulla identificazione del ...
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pindarico
pindàrico agg. e s. m. [dal lat. Pindarĭcus, gr. Πινδαρικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pìndaro, poeta lirico greco (518-438 a. C.), che è proprio di Pindaro e della sua opera, caratterizzata da una mirabile fusione del motivo mitico...
pindarismo
s. m. [der. di Pindaro, pindarico]. – 1. Nella lirica, l’imitazione di Pindaro o la derivazione dei suoi modi poetici, spec. metrici, con particolare riferimento ai sec. 16° e 17° in Italia e in Francia: il p. dell’Alamanni, del...