. Malattia epizootica, che colpisce specialmente i bufali, sebbene la trasmissione sia avvenuta sperimentalmente anche agli equini e bovini. Sono invece refrattarî gli ovini, i cani, i polli e le anitre. [...] Sono predisposti i piccoli bufali; raramente si ammalano quelli di oltre sei anni. È causata da un batterio specifico ovoide, che vive anche una vita saprofitica nel terreno; con ciò si spiega perché il ...
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Una delle maggiori tribù oromo dell’Etiopia, abitante vasti territori fra il Lago Stefania e il Daua Parma. Sono pastori nomadi o semi-nomadi, che allevano cammelli, bovini, ovini, e si cibano di latte [...] e carne. Abitano in aggruppamenti di capanne emisferiche, circondati da siepi per la custodia del bestiame. Conservano l’antica religione pagana degli Oromo ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: mondo greco e romano
Antony C. King
Barbara Belelli Belelli Marchesini
Armando Cherici
Aspetti generali
di Antony C. King
Nella Grecia classica era [...] durante i periodi di raccolto. Nel Mediterraneo antico l'allevamento dei bovini era di minore importanza rispetto a quello degli ovini: ad esempio, i buoi venivano di preferenza utilizzati per il traino dell'aratro e per il trasporto. In sostanza ...
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Medico e patologo romeno (Vienna 1854 - Bucarest 1936). Prof. a Budapest e a Bucarest, scoprì in un protozoo (Babesia o Babesiella) l'agente della emoglobinuria epizootica dei bovini e degli ovini. Fece [...] importanti studî sull'eziologia e patogenesi della rabbia, sulla tubercolosi, lebbra, morva, salmonellosi, difterite, pellagra. Scrisse un trattato di batteriologia (1890) ...
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Qualsiasi struttura destinata a circoscrivere e chiudere uno spazio di terreno scoperto: palizzate di legno, siepi vegetali, cancellate e reti metalliche, recinti in muratura ecc. Nel pascolo del bestiame [...] (bovini, ovini o equini), larga applicazione ha avuto un tipo di r. costituita da fili metallici percorsi da corrente elettrica montati su sostegni di legno a cavalletto facilmente spostabili o su paletti di ferro da infiggere nel suolo con ...
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Comune della prov. di Potenza (78,3 km2 con 6155 ab. nel 2008), posto a 721 m s.l.m. nell’alto bacino del fiume Basento. Attivi l’agricoltura, l’allevamento (ovini, bovini, suini) e l’artigianato.
Tra [...] i primi centri lucani ad aderire alla Repubblica napoletana, nel maggio 1799, dopo giorni di eroica resistenza, fu preso e saccheggiato dalle armate sanfediste del cardinale F. Ruffo ...
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Vasto municipio brasiliano nella parte orientale dello stato di Minas-Geraes: il primo dello stato per numero di fattorie e per numero di ovini (40.464 nel 1920), di caprini (20.540) e di suini (491.552). [...] Le principali fonti di ricchezza sono appunto la coltura del caffè e l'allevamento del bestiame. Nel 1920 contava 137.017 ab.; è diviso in dieci distretti, di cui i più popolati sono Taru-mirim (29.918), ...
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Veterinario danese (Sorø, Sjaelland, 1848 - Copenaghen 1932); prof. dal 1880 al 1920 alla scuola veterinaria di Copenaghen, è noto per aver scoperto (1897) il bacillo dell'aborto epizootico, malattia contagiosa [...] dei bovini, ovini e suini, detto appunto bacillo di B. (attualmente: Brucella abortus). Ideò anche un metodo di cura per la tubercolosi dei vitelli. ...
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La più vasta e meridionale isola delle Shetland (1053 km2 con 15.000 ab. ca.) a N della Scozia. Vi sorge il capoluogo dell’arcipelago, Lerwick, e altri piccoli centri costieri. Allevamento di ovini e di [...] ponies; rinomata la manifattura di articoli di lana. In crescita il turismo ...
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melitense, febbre
Malattia infettiva (detta anche febbre maltese, febbre mediterranea, febbre ondulante, brucellosi e pseudotifo), a decorso acuto, subacuto o cronico, trasmessa all’uomo, direttamente [...] o indirettamente, da alcuni animali domestici (caprini, ovini, bovini, ecc.). L’uomo può contaminarsi avvicinando le bestie malate, respirando pulviscolo infetto o ingerendo latticini freschi infetti. Agenti della febbre m. sono alcuni tipi di ...
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ovini
s. m. pl. [plur. di ovino1]. – Nome, ormai privo di valore sistematico, con cui vengono comunem. indicati i mammiferi artiodattili bovidi appartenenti al genere Ovis, il quale comprende sei specie selvatiche, diffuse nelle regioni neartica...
ovinazione
ovinazióne s. f. [der. del lat. scient. ovinia «vaiolo ovino», a sua volta der. del lat. tardo ovinus «ovino1»]. – In veterinaria, vaiolizzazione attuata sulle pecore mediante inoculazione di materiale prelevato da pustole di vaiolo...