Scrittore spagnolo (Zamora 1852 - Oviedo 1901) noto con lo pseudonimo di Clarín; prof. di economia politica e di diritto nelle università di Saragozza (1881) e di Oviedo (1883). Continuò la tradizione [...] critica di Larra (Solos de Clarín, Paliques, ecc.) avviandola verso quello che sarà il saggio critico della Generazione del '98 (M. de Unamuno, Ā. Ganivet, B. Pérez Galdós). Scrisse un lungo romanzo, La ...
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Figlio (Oviedo 759 - ivi 842) di Fruela I assassinato nel 768, gli succedette effettivamente nel 789, all'abdicazione di Bermudo I. Vinse i Mori nella battaglia di Lutos, ma fu sconfitto l'anno seguente [...] (795) ...
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Pittore (Rivadesella, Oviedo, 1857 - Barcellona 1913). Durante i suoi lunghi soggiorni in Francia e nel Belgio assimilò la tecnica divisionista, formandosi una maniera tipica, con forti effetti luminosi. [...] Dipinse paesaggi e scene di costume. Opere nei musei di Bilbao, Barcellona, Bruxelles, Madrid ...
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Successore (m. Oviedo 866) di Ramiro I (850), sconfisse in una campagna nella Rioja (860) l'emiro Muza II di Saragozza e s'impadronì di Albelda, Coria e Salamanca, ampliando i confini del regno. Fondò [...] i vescovadi di León e Astorga ...
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Generale spagnolo (Oviedo 1743 - Madrid 1821). Luogotenente del re di Spagna in Cuba nel 1796, ebbe parte importante nella difesa dell'Avana contro gli Inglesi; dal 1804 al 1816 viceré del Perù, si segnalò [...] per illuminata amministrazione ...
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Principessa delle Asturie (n. Oviedo 1972). Dopo gli studi universitari in Giornalismo, ha collaborato con diversi quotidiani (tra gli altri l’ABC) e testate televisive (Bloomberg TV, CNN plus e Televisión [...] Española). Nel 2004 ha sposato Filippo di Borbone e Grecia, acquisendo il titolo di principessa delle Asturie ...
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Uomo politico spagnolo (Oviedo 1801 - ivi 1882). Conservatore, deputato dal 1837, come ministro delle Finanze nel gabinetto Narváez (1844-46) riuscì a chiudere il bilancio in attivo. Fu ancora ministro [...] delle Finanze nei gabinetti Narváez (1848-49) e Armero (1857); poi (1864) presidente del consiglio con un gabinetto a tendenza reazionaria ben presto sostituito da un nuovo gabinetto Narváez ...
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Giornalista e scrittore spagnolo (Oviedo 1825 - Barcellona 1896). Scrisse articoli satirici d'attualità raccolti in España demagógica (1873) e En la brecha: hombres y cosas del tiempo (1878); commedie [...] (¡ Es un ángel!, 1848); drammi romantici (Amante y caballero, 1847; Los dos compadres: verdugo y sepulturero, 1848), un romanzo su episodî della prima guerra carlista (Guerra sin cuartel, 1885) ...
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Uomo politico spagnolo (Oviedo 1883 - Città di Messico 1962); di tendenza riformista, sotto la monarchia dovette riparare più volte all'estero; prese parte attiva allo sciopero rivoluzionario dell'agosto [...] 1917. All'avvento della repubblica, fu ministro delle Finanze nel governo di Alcalá Zamora (1931) e poi della Guerra in quello di Largo Caballero (1937). Dopo la vittoria di Franco, emigrò prima nel Messico ...
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Gesuita (Oviedo 1657 - Roma 1739); prof. di filosofia a Compostela, insegnò poi teologia a Salamanca. Scrisse: Aenigma theologicum (1717), Vita abscondita (1728), ecc. Partigiano dell'arciduca d'Austria [...] durante la guerra di successione di Spagna, dovette esulare; fu in Portogallo e poi in Austria, incaricato d'importanti missioni diplomatiche. Cardinale (1720), fu nominato vescovo di Catania (1722), poi ...
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