Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] quello barocco, si scopre nel poeta latino che del linguaggio barocco è stato uno dei maestri e dei sollecitatori», cioè in Ovidio, mette indirettamente il dito su un punto assai delicato della storia della poesia. Se s'avesse a resuscitare la famosa ...
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GUIDO DELLE COLONNE
CCorrado Calenda
Scarsissime, come per tutti i poeti siciliani, le notizie biografiche che non siano frutto di ingegnose ma spesso ardite congetture. Nel caso di G. gli sforzi ricostruttivi [...] a un razionalismo di maniera, moralistica, antivirgiliana e soprattutto antiovidiana e dunque violentemente polemica, tramite Ovidio, con la complessiva matrice erotica dell'esperienza letteraria romanza), ciò che interessa è l'operazione linguistica ...
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] , gli archetipi antichi e solenni del sapere (sulla parità concessa in via di metodo agli auctores latini- nel caso ancora Ovidio - nei confronti dei testi sacri del Cristianesimo informa chiaramente il procedimento di I, ii, 6-7, benché si tratti, s ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] , è in realtà un’altra forma dell’unica spiritualità barocca. Al contrario di Góngora, che cerca nella lettura di Ovidio la sorgente del suo tardivo e rinnovato paganesimo, per Quevedo il mondo classico si identifica soprattutto in Seneca, Marziale ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] , «siam tutti gentili o ver villani». Le ragioni della filosofia e le testimonianze degli stessi poeti pagani (Dante cita Ovidio) confermano, del resto, questa verità che distrugge ogni falsità o cavillo. Gli intelletti «sani» (cioè le menti capaci d ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] di don Chisciotte, Roma 1885, passim;A. Panzini, L'evoluzione di G. C., Milano 1894;G. Mazzoni, G. C., Firenze 1901; F. D'Ovidio, La versificaz. delle Odi barbare, in Misc. Graf, Bergamo 1903, pp. 9-52;B. Croce, G. C., in La Critica, I(1903), 1 ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] atque constructione plebescere desuetos») si apprestava ad esprimere e celebrare, esortando a leggere i «regulatos poetas» - Virgilio Ovidio Stazio Lucano - e gli autori di «altissimas prosas»- Livio Plinio Frontino Orosio (De vulg. el., II, VI ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] dell'ispirazione e la riproposta delle fonti, scelte tra le più trasparenti della classicità (gli elegiaci e Ovidio, Calpurnio Siculo, Virgilio, Nemesiano); mentre la stessa tensione all'evidenza rappresentativa vizia le più impegnate liriche latine ...
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DE SANCTIS, Francesco
Attilio Marinari
Nacque il 28 marzo 1817 a Morra Irpina (oggi Morra De Sanctis, in prov. di Avellino), al centro di. una zona che fino a dieci anni prima era stata tutta feudale [...] testuale), nel clima di positivismo dominante in cui i suoi scritti si offrivano ad un'interpretazione globale (per es. F. D'Ovidio era convinto che il D. ignorasse "la pazienza della ricerca e dello studio", e G. Carducci gli attribuiva "difetto" di ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] solo quelli che si occuparono di letteratura italiana, Carducci, A. D’Ancona, A. Bartoli, D. Comparetti, F. D’Ovidio, P. Rajna. Anche essi obbediscono, come dice la loro stessa denominazione, all’esigenza storica: solo che il positivismo ormai ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...