ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] Bull., n. s., XII, pp. 121-174 e M. Barbi, in Studi danteschi, II, pp. 115-148; per quella a Cangrande, F. D'Ovidio, Studi sulla Divina Commedia, Palermo 1901; F. Torraca, Studi danteschi, Napoli 1912; G. Vandelli, Bull., n. s., VIII, pp. 137-164; IX ...
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Gennaro Sasso
Poeta, nato a Firenze nel 1265 e morto a Ravenna nel 1321. L’interesse che, nel corso dell’intera sua vita, M. dimostrò per l’opera di D. (ossia, in modo pressoché esclusivo, per la Commedia) può essere considerato sotto tre diversi punti di vista. In primo luogo, D. è l’auctoritas alla ... ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Dante Alighieri
Cesare Vasoli
La mirabile costruzione della Comedia è l’esito del passaggio, attraverso le cosiddette opere minori, dal momento esistenziale e poetico della Vita nuova alla meditazione filosofica, etica e politica. Il nuovo nesso tra la poesia e la ‘sentenza’ era la nascita di una ... ...
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Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati da dinamismo economico, crescita demografica e urbanistica, espansione mercantile di Firenze in Europa ... ...
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Scrittore e politico (Firenze 1265-Ravenna 1321). Nato in una famiglia della milizia cittadina da Bella e Alighiero di Bellincione, D.A. studiò ancora bambino grammatica, quindi filosofia, probabilmente presso le scuole degli ordini mendicanti e forse si formò anche a Bologna. Cominciò giovane a scambiare ... ...
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Poeta, filosofo, teologo (Firenze 1265 - Ravenna 1321). Poeta tra i più grandi, nelle terzine della Divina Commedia tradusse le sue aspirazioni religiose e politiche, e le sue conoscenze filosofiche, storiche e scientifiche.
L’interesse per la filosofia
Nacque da famiglia guelfa e visse la prima parte ... ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva a una famiglia di piccola nobiltà cittadina (il trisavolo ... ...
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Achille Tartaro
Il più grande poeta italiano
La fama universale di Dante Alighieri, poeta fiorentino vissuto fra il 13° e il 14° secolo, è legata alla Divina Commedia, la sua opera maggiore da lui intitolata semplicemente Commedia, che riceverà nel Cinquecento il titolo ormai tradizionale. Dante la ... ...
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GGirolamo Arnaldi
A segnalare a D. la presenza di Federico II nell'inferno è Farinata degli Uberti, incontrato nel sesto cerchio, una pianura disseminata di arche sepolcrali scoperchiate in attesa del giorno del giudizio e affocate da fiamme che vi ardono intorno. Lì si trovano, gli spiega Virgilio, ... ...
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L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, secondo diverse angolazioni e problematiche, delle quali la più cognita è senza dubbio la serie delle citazioni, ch'egli ... ...
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Tutte le questioni relative all'opera di D. e alla sua divulgazione e fortuna, al pensiero politico e filosofico, al lessico, alla poesia, sono analiticamente svolte sotto le singole voci. Per i ritratti antichi e moderni di D., vedi ICONOGRAFIA. Per i codici e le stampe, v. sotto le voci delle singole ... ...
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Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 2 (1960)
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè tra il 21 maggio e 21 giugno (più precisamente in maggio, stando alla dichiarazione che l'A. stesso avrebbe fatto sul ... ...
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Epistole
Manlio Pastore Stocchi
La silloge delle E. dantesche, nella estensione e nella disposizione fissate da E. Pistelli nella sua edizione del 1921 per la Società Dantesca Italiana e tuttora accolte [...] Della Torre, L'epistola all' " amico fiorentino ", in " Bull. " XII (1905) 121 ss.; Barbi, Problemi II 305 ss.; F. D'Ovidio, L'epistola a Cangrande (1899), rist. in Studii sulla D.C., Milano-Palermo 1901; F. Torraca, Studi danteschi, Napoli 1912, 249 ...
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Soprannome (in spagnolo Il Tappo) del narcotrafficante messicano Joaquín Archivaldo Guzmán Loera (n. La Tuna, Sinaloa, 1957). Tra i più potenti boss del narcotraffico messicano, capo assoluto del cartello [...] di New York. Condannato all'ergastolo nel luglio 2019, gli è subentrato ai vertici dell'organizzazione criminale il figlio Ovidio Guzmán (n. Badiraguato 1990), il cui arresto a Culiacán ha provocato gravi disordini e azioni di rappresaglia da parte ...
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L’Italia ratifica la MLC 2006
Daniele Ragazzoni
Dal 19.11.2014 è in vigore anche in Italia la Convenzione sul lavoro marittimo (MLC 2006), la quale ha lo scopo di individuare un insieme di norme idonee [...] »21, forte di un nucleo di principi generali comune alle diverse modalità.
1 Sul tema del lavoro nautico, si veda Lefebvre d’Ovidio, A.-Pescatore, G.-Tullio, L.,Manuale di diritto della navigazione, XIII, Milano, 2013, 361 ss., oltre a Boi, G.M., Il ...
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DOMINEDO, Francesco Maria
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Nacque a Roma il 25 luglio 1903 da Giovanni, di famiglia di origine siciliana. Svolse i suoi studi nella città natale e si laureò in giurisprudenza, avendo avuto per maestri [...] VIII, ad Indicem; I congressi della D. C., a cura della Direzione centrale della D C, Roma 1959, pp. 94, 97, 400; A. Lefebvre d'Ovidio, F.M. D., in Riv. del diritto della navigazione, XXXI (1965), 1-2, pp. 3 s.; Atti e docum. della D C (1945-1968), a ...
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Sulla materia delle avarie comuni il nuovo codice della navigazione contiene delle disposizioni organiche che si possono raggruppare così: a) disciplina dei poteri e dei doveri del comandante nel compimento [...] fine del viaggio della nave o, se si tratti di viaggio circolare, dalla fine del viaggio contributivo.
Bibl.: A. Lefebvre d'Ovidio, Sulla disciplina delle avarie comuni, in Studi per la codificazione, II, p. 335 segg.; P. Manca, Della contribuzione e ...
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INFESSURA, Stefano
Arnold Esch
Nacque a Roma verso il 1440 da Giovanpaolo, di ragguardevole famiglia romana del rione Trevi.
Il nonno paterno, Lello di Lorenzo, è spesso nominato nei protocolli notarili [...] . Arti, mestieri e professioni nella Roma del Trecento, Roma 2001, pp. 238, 252 s.; M. Miglio, Cronisti romani del Quattrocento, in Ovidio Capitani. Quarant'anni per la storia medioevale, a cura di M.C. De Matteis, II, Bologna 2003, pp. 283-289; A ...
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MOSCHENI, Francesco
Ennio Sandal
– Di origine bergamasca, nacque forse nella val Imagna, in data impossibile da precisare, tra il secondo e il terzo decennio del XVI secolo.
Con il fratello Simone introdusse [...] (De vita iuventutis instituenda di Cristoph Hegendorff, le annotazioni di Costanzo Landi su Catullo, le Eroidi di Ovidio). Nel 1553 morì Andrea Alciato e Moscheni impresse componimenti scritti per l’occasione da Alessandro Grimaldi, Stefano Guazzo ...
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La nuova responsabilità nel pilotaggio
Alessandro Zampone
Il servizio di pilotaggio rappresenta la particolare attività di assistenza che il pilota portuale, negli spazi acquei dove ne è prevista l’obbligatorietà [...] . dir., XXXIII, 1983, 860.
9 Cottignola A., op. cit., 115.
10 Trib. Genova, 7.7.2003, in Dir. maritt., 2005, 956.
11 Lefebvre D’Ovidio A., Pescatore G., Tullio L., Manuale di diritto della navigazione, cit., 170.
12 Cass., S.U., 15.7.2009, n. 16503. ...
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GAMBARO (de Gammaro, degli Sclarici dal Gambaro), Tommaso Sclaricino
Patrizia Biscarini
(de Gammaro, degli Sclarici dal Gambaro), Tommaso Sclaricino. - Nacque a Bologna, da Matteo, intorno al 1454 ed [...] Bononiensem, 1510).
L'operetta, scritta in una curata prosa latina, contenente citazioni letterarie classiche e contemporanee (da Ovidio al Pulci), è una descrizione, in chiave comica, dei costumi umani. Servendosi dell'orazione, dell'epistola e ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...