CASINI, Tommaso
Felice Del Beccaro
Nacque a Pragatto, frazione di Crespellano (Bologna), il 27 febbr. 1859 da Giuseppe e da Ester Zanasi. Dopo i primi studi a Bazzano, dove il padre, farmacista, si [...] riveduta e nel 1903 una quinta completamente rinnovata, nella quale fu tenuto conto degli studi danteschi di F. Angelitti, F. D'Ovidio, E. Moore, E. G. Parodi, F. Torraca e G. Vandelli. Il desiderio del C. di un nuovo aggiornamento venne realizzato ...
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POMPONIO LETO, Giulio
Maria Accame
POMPONIO LETO, Giulio. – Nacque probabilmente a Diano (oggi Teggiano) in Lucania nel 1428, anche se alcune fonti collocano la sua nascita in una località della Calabria [...] periodo dell’insegnamento (1484-98) il corso su Floro, che può considerarsi uno dei primi manuali di storia romana, e quello su Ovidio (Vat. lat. 3263, 3333; Ottob. lat. 1496). Dopo il 1484 Pomponio cominciò a concepire l’idea di un’opera storica e ...
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FILETICO (Filettico), Martino
Concetta Bianca
Nacque a Filettino (od. prov. di Frosinone) da Antonio e Anna intorno al 1430. Con gli anni dovette trasferirsi a Ferentino e ivi eleggere la propria dimora: [...] anni 1460-67 e che rimase incompiuta: attualmente rimangono quattro vite (ed. Dell'Oro, pp. 433-443), cioè quelle di Ovidio, Virgilio, Teocrito, Orazio, nonché la notizia della composizione di una vita di Omero. L'opera sicuramente più importante di ...
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BONOMO, Pietro
Gerhard Rill
Nacque nel 1458 a Trieste da Giovanni Antonio e da una Salomea. Quando nel 1468 il padre, capo della fazione imperiale della città, fu assassinato nel corso di un tumulto, [...] poesie d'amore ed elegie sulla vanità del mondo. Buon conoscitore e imitatore della poesia antica (Virgilio, Tibullo, Properzio, Ovidio, Giovenale), il B. scriveva in uno stile spiritoso e duttile, spesso anche venato di cinismo, senza però lasciar ...
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PINDEMONTE, Ippolito
Corrado Viola
PINDEMONTE, Ippolito. – Nacque a Verona il 13 novembre 1753, nel ramo di S. Egidio, ultimo dei tre figli del marchese Luigi (1718-1765), dilettante di pittura, musica [...] uscita a Firenze nel 1809). Intanto, senza trascurare le versioni dai classici greco-latini (Proclo, la Batracomiomachia, Ovidio, Platone) e moderni (Milton), riprendeva il genere tragico, iniziando nel 1797 la stesura dell’Arminio, la tragedia ...
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BAGOLINO, Sebastiano
Claudio Mutini
Nacque il 25 marzo 1562 ad Alcamo da Giovan Leonardo, pittore, e da Caterina Tabone. Il padre, la cui famiglia era probabilmente originaria di Verona, si era stabilito [...] ultima stagione poetica.
Cinque Bagolini Carmina furono stampati nei Selecta epigrammata, elegiae et poemata alíquot ex Catullo, Ovidio, Tibullo, Propertio aliisque antiquis et recentioribus poetis (Panormi 1656). L'elegia Copa apparve nel tomo XVIII ...
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LAZZARELLI, Ludovico
Guido Arbizzoni
Nacque a San Severino Marche il 4 febbr. 1447 da Alessandro, medico, e da Lorenza Tosti, di nobile famiglia di Campli. La tradizionale data di nascita (1450) è stata [...] riferiti dal fratello Filippo e pubblicati dal Lancellotti (pp. 27, 29), nei quali il poeta è celebrato come una sorta di Ovidio reincarnato. Al Platina sono anche indirizzati un paio di epigrammi del L., il secondo dei quali in morte (21 sett. 1481 ...
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MITO
Cosimo Damiano Fonseca
È ben chiaro, se non addirittura ovvio, che disquisendo del 'mito di Federico II', si intende riferirsi a quello che gli epistemologi classificano come 'mito storico', nel [...] dell'oro. Nel suo carme si intrecciano le concessioni primitivistiche di questo mito che avevano avuto in Ovidio il suo cantore esemplare e quelle escatologiche che avevano trovato in Virgilio una sistemazione paradigmatica. La triplice ripetizione ...
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ERRICO (Enrico), Scipione
Rosario Contarino
Nacque nel 1592 a Messina, come si può anche rilevare da numerosi passi della sua stessa opera. Il padre, di nobile condizione, era originario di Napoli; [...] dell'Adone. Sostenendo infatti che esso non è un poema eroico ma amoroso, ispirato com'è alle Metamorfosi di Ovidio piuttosto che ad Omero, egli pensava di sottrarlo alle accuse di deviazione dalla poetica classica mossegli dai suoi detrattori ...
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LAVAGNINI, Bruno
Claudia Montuschi
Nacque, secondo di cinque fratelli, a Siena, il 3 ott. 1898, da Lorenzo, di Scansano, "impiegato nei telegrafi" prima a Siena, poi a Viareggio e a Lucca, e da Assunta [...] ben oltre i confini della letteratura greca e dell'età classica.
Si occupò anche di letteratura latina (Ovidio, Giovenale, Lucrezio, Petronio, Orazio, Catullo, Virgilio), sottolineando sempre la peculiarità dell'apporto romano rispetto ai modelli ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...