VOLTERRA, Vito
Giovanni Paoloni
– Nacque ad Ancona il 3 maggio 1860 da Abramo, commerciante, e da Angelica Almagià.
Il padre morì improvvisamente nel 1862, lasciando Angelica e Vito privi di risorse [...] erano stati il fisico sperimentale Andrea Naccari e il fondatore della scuola torinese di geometria algebrica, Enrico D’Ovidio; a Volterra furono affidati gli insegnamenti di meccanica razionale e meccanica superiore. Nel 1895 fu eletto socio dell ...
Leggi Tutto
NEGRI, Ada
Rossana Dedola
– Nacque a Lodi il 3 febbraio 1870, secondogenita di Giuseppe, vetturino, e di Vittoria Cornalba.
La nonna materna, Giuseppina Panni, era stata la governante del soprano Giuditta [...] il premio «Giannina Milli» di 2000 lire l’anno da una commissione di cui facevano parte, tra gli altri, Francesco D’Ovidio, Alessandro D’Ancona e Isidoro del Lungo.
Spinto dalla lettura dei suoi versi, in cui ritrovava i suoi stessi ideali socialisti ...
Leggi Tutto
RUFFINONI, Giovanni Perlanza (Planza), detto Calfurnio. – Nacque da famiglia non insigne in un piccolo centro della Val Brembana, Bordogna, nel territorio di Bergamo, intorno al 1443. Si conoscono il nome [...] si rivolse prevalentemente ai testi poetici della latinità classica: nel 1474 videro la luce l’edizione degli Opera omnia di Ovidio, per i torchi di Jacques Le Rouge, Venezia 1474 (IGI, Indice Generale degli Incunaboli, 7043, GW, Gesamtkatalog der ...
Leggi Tutto
TROMBETTI, Alfredo
Giancarlo Schirru
– Nacque a Bologna il 6 gennaio del 1866; gli anni dell’infanzia e della gioventù sono da lui stesso narrati in uno scritto che è stato più volte pubblicato (Notizie [...] antico. Fu insignito del premio nel 1904: la commissione era composta da Ascoli (relatore), Domenico Comparetti, Francesco D’Ovidio ed Ernesto Monaci, cui era stato aggregato anche Hugo Schuchardt (il giudizio di quest’ultimo, e quello collegiale ...
Leggi Tutto
TAMAGNI, Vincenzo
Fabrizio Biferali
‒ Nacque il 10 aprile 1492 a San Gimignano (Siena) da Bernardo di Chele, membro di una famiglia di proprietari terrieri (Castrovinci, 2017, p. 16); nulla è noto riguardo [...] , prendendo parte nella sala delle Prospettive all’esecuzione del fregio a fresco con quindici scene tratte dalle Metamorfosi di Ovidio (pp. 45 s., 139 s., n. 10). In questi anni, come ricordato da Giorgio Vasari, Tamagni avrebbe affrescato nel ...
Leggi Tutto
CAVASSICO, Bartolomeo
Claudio Mutini
Nacque intorno al 1480 a Belluno da Troilo e Margherita di Campo. Il padre era notaio, non ricco, ma bene introdotto presso la più facoltosa clientela cittadina [...] tra gli umanisti, da Leonardo Aretino e dal Panormita; ma è soprattutto la lirica amorosa, da Properzio a Orazio e a Ovidio, che è presente, per citazioni di prima o di seconda mano, nel Memoriale del bellunese: citazioni alle quali sicuramente egli ...
Leggi Tutto
SINIBALDI, Antonio
Laura Regnicoli
– Nacque a Firenze il 5 novembre 1443 da Nanna e da Francesco di Sinibaldo.
La famiglia abitava in Santa Croce, nella casa che era appartenuta al nonno di Antonio, [...] manoscritti, tutti di altissimo pregio: almeno dieci per Ferrante e undici quelli censiti per Giovanni, oltre a un Properzio-Ovidio con le armi dei Sanseverino.
Rientrato in patria, intensificò i legami con Lorenzo de’ Medici e con il suo entourage ...
Leggi Tutto
FENICIO, Iacopo
Rosa Maria Cimino
Nacque a Capua (od. prov. di Caserta) intorno al 1558; nel 1580 entrò nella Compagnia di Gesù e tre anni dopo partì alla volta dell'India meridionale, dove soggiornò [...] creazione del mondo e dei miti relativi. che, come il F. stesso dice, sono ancora più fantastici di quelli narrati da Ovidio nelle Metamorfosi. Ilmondo, che ora si trova nella sua quarta era (chiamata Kaliyuga) della durata di 1200 anni, ha avuto ...
Leggi Tutto
ENRICO da Rimini
Carla Casagrande
Nacque probabilmente a Rimini verso la metà dei sec. XIII. Nulla sappiamo di lui fino al 1304, quando lo ritroviamo priore del convento domenicano dei Ss. Giovanni [...] citazioni scritturali, di exempla, di sentenze da autori cristiani e pagani, tra i quali citatissimi i poeti latini (Orazio, Ovidio, Giovenale, Marziale, Terenzio, Lucano). Per struttura e per stile il trattato di E. può essere considerato un esempio ...
Leggi Tutto
DEUCHINO (Dehuchino)
Tiziana Pesenti
Dinastia di tipografi attivi a Venezia e a Treviso dal 1570 fino almeno al 1629.
Pietro, il capostipite, ribadì nelle primissime stampe la sua nazionalità di "Gallus" [...] Cipolla (1586) ma anche di Sebastian Brant (1584), Nicasius de Voerda (1584), Tobia Nonio (1586), raffinati in-24º di Ovidio (1588), Sannazaro (1588), ristampe dei fortunati Petrarca (1586) e Furioso (1587) di Pietro. Dopo il 1588 l'attività degli ...
Leggi Tutto
moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...