MESSALLA (Marcus Valerius Messalla Corvinus; Μάεκος Οὐαλέριος Μεσσάλας)
Alberto OLIVETTI
Massimo LENCHANTIN DE GUBERNATIS
Oratore e uomo politico dell'età augustea. Nacque nel 64 a. C. dall'antichissima [...] al 13 d. C., anno in cui, secondo Frontino (De aquae ductu, CII), M. sarebbe stato sostituito nella carica di curator aquarum. Ovidio gli dedicò un canto funebre (Ep. ex Ponto, I, 7, vv. 29-30). Sposò Terenzia, vedova di Cicerone e di Sallustio, e ...
Leggi Tutto
SABINUS, Georg
Emma Mezzomonti
Filologo e poeta umanistico tedesco, nato il 23 aprile 1508 a Brandeburgo, morto il 2 dicembre 1560 a Francoforte s. Oder. Iniziò nel 1523 o 1524 gli studî universitarî [...] sua attività di filologo è da rilevare - oltre a un'edizione dell'Orator di Cicerone - un'interpretazione delle Metamorfosi di Ovidio (stampata nel 1554) in cui il S. cerca di penetrare nello spirito e nella bellezza dell'opera. In De carminibus ...
Leggi Tutto
TOMI (Τόμις, Τομεύς, Tomi e Tomis)
Arnaldo Momigliano
Colonia greca di Mileto, corrispondente, come è ormai accertato, all'odierna Costanza in Romania. Fondata circa il sec. VII a C., sembra che abbia [...] , Odesso, e poi forse Mesembria). La città si è però andata barbarizzando per influsso dell'ambiente tracio-scita: testimone Ovidio, qui esule, che peraltro vi ricoprì la carica greca di agonoteta. Dal tempo di Tiberio si constata invece una forte ...
Leggi Tutto
VALDARFER, Cristoforo
Tammaro De Marinis
Nato a Ratisbona, fu tra i primi tipografi venuti a Venezia, dove cominciò con lo stampare il De Oratore di Cicerone (1470) e la prima edizione del Decamerone, [...] si citano le Satire di Filelfo e le Facetiae del Poggio (1476), il Novellino di Masuccio Salernitano del 1483 e l'Ovidio del 1486.
Bibl.: E. Motta, Di Filippo Lavagna e di alcuni altri tipografi del Quattrocento, in Archivio storico lombardo, X (1898 ...
Leggi Tutto
Sordello
Marco Boni
Trovatore italiano, citato da D. in VE I XV 2; personaggio dei canti VI, VII e VIII del Purgatorio.
Nato negli ultimi anni del sec. XII o nei primi del sec. XIII a Goito, nel territorio [...] oltre alle introduzioni delle edizioni sopra citate): E.G. Parodi, Il S. di D., in " Bull. " IV (1896-97) 185 ss.; F. D'Ovidio, S., in Studi sulla D.C., Palermo 1901 (rist. Caserta 1931) 3 ss.; A. Mazzoleni, S. e l'apostrofe dantesca, Bergamo 1901; A ...
Leggi Tutto
CROCE (Della Croce), Giulio Cesare
Lucia Strappini
Nacque il "dì di carnevale" del 1550 a San Giovanni in Persiceto, comune della campagna bolognese.
Questa, come le altre scarse notizie attorno alla [...] poeta di piazza, fino a che, sempre secondo il racconto autobiografico, la scoperta, tra le sue varie e disordinate letture, di Ovidio lo spinse a dedicarsi interamente alla poesia ("Così in me un gran desio tosto s'accese / di seguitar di quelli le ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Fabio Tricomi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nato nel 1600 come velleitaria restaurazione del teatro dell’antichità, il melodramma [...] , viene rappresentata l’Euridice, favola pastorale di Ottavio Rinuccini (fondata sul mito di Orfeo derivato dalle Metamorfosi di Ovidio) con musiche di Jacopo Peri e Giulio Caccini.
La realizzazione e la messa in scena dell’Euridice, lungi dall ...
Leggi Tutto
Valerio Massimo
Giampietro Marconi
Storico latino (I° sec. a.C. - I° sec. d.C.), autore di Factorum et dictorum memorabilium libri IX, una raccolta di carattere aneddotico-morale che ha scopi chiaramente [...] bue cicilian (If XXVII 7-12) sono state proposte come fonti, già da Pietro, V. (IX II, ext. 9), Orosio (I XX 1-4), Ovidio (Ars am. I 653-656, cui è stato aggiunto Trist. III XI 41-54). La preferenza pare debba essere accordata a Orosio. Il commento ...
Leggi Tutto
TORRESANO (Torresani), Andrea
Franco Pignatti
Nacque ad Asola (nei pressi di Mantova) da Federico il 4 marzo 1451; ebbe fratello Giovanni Battista.
Intorno al 1474 si trasferì a Venezia, dove apprese [...] al Virgilio del 1480, Terenzio (1480), Aristotele (1483), Livio (1485), i Rerum Venetarum libri di Marco Antonio Sabellico (1487), Ovidio (1487-88), l'editio princeps delle opere di Platone nella traduzione di Marsilio Ficino (1491). All'inizio della ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Fabio Tricomi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se allo scadere del primo millennio il canto sacro si lega in modo pressoché esclusivo [...] e giuridico) che niente, però, ci dicono sulla musica. Accanto all’intonazione neumatica di testi di autori classici (Ovidio, Virgilio, Orazio ecc.), tra i primi esempi di una produzione musicale profana si annoverano i planctus, ossia compianti di ...
Leggi Tutto
moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...