BINDONI, Alessandro
Alfredo Cioni
Editore, tipografo e libraio a Venezia nei primi due decenni del sec. XVI, nacque nell'Isola Bella del Lago Maggiore.
Fu il primo dei fratelli Bindoni a trasferirsi [...] tipografico efficiente, giacché Luc'Antonio Giunta gli affidò in quell'anno la stampa del volgarizzamento antico toscano dell'Ovidio (detto "Ovidio maggiore"), illustrato con le medesime figure che ornano le edizioni di G. Rossi (1497) e di C. Pensi ...
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Luiso, Francesco Paolo
Felice del Beccaro
Studioso (Bitonto, Bari, 1871 - Lucca 1955), allievo nell'Istituto di studi superiori di Firenze di P. Villari, G. Vitelli, P. Rajna e G. Del Vecchio, professore [...] 'interessi danteschi del L. abbracciano un'ampia gamma che va da precise rassegne, come Gli studi della D.C. di F. D'Ovidio (in " Rassegna Bibl. Letter. Ital. " X [1902]), a saggi particolari, quale Per la varia fortuna di D. nel sec. XIV: L'Epistola ...
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cascare
Fernando Salsano
. Col significato generico di " cadere ", è attestato in If XXI 86 Allor li fu l'orgoglio sì caduto, / ch'e' si lasciò cascar l'uncino a' piedi: qui l'alternanza con ‛ cadere [...] cascaron tutti (cfr. Met. VII 522 ss.: va notato che l'enumerazione degli animali - prima i domestici e poi i selvatici - in Ovidio si sviluppa per quattordici esametri, vv. 535-548), e XXXIII 71 e come tu mi vedi, vid'io cascar li tre ad uno ad uno ...
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incarco
Ha lo stesso significato di ‛ carco ' (v.): " peso ", " soma ", " fardello ", in Pg XIII 138 lo 'ncarco di la giù mi pesa, usato per designare i massi da cui sono gravati i superbi, e XI 43 lo [...] fino a quando non può più " (Barbi-Maggini).
In Pg VI 133 molti rifiutan lo comune incarco, è " il peso delle cariche pubbliche "; cfr. le equivalenti cura civile (Cv I I 4), civil negozio (Pd XI 7) e l'" onus... urbis " di Ovidio (Fast. II 197). ...
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Classicista italiano (Bisaccia 1925 - Firenze 2024); prof. univ. dal 1956 al 2000, docente di letteratura latina nelle univ. di Firenze e Pisa, ha insegnato anche alla Scuola Normale di Pisa (1964-93). [...] dalla repubblica all'impero, e l'ideologia degli autori vissuti nell'epoca. Tra le opere: Properzio (1951); Scholia in P. Ovidii Nasonis Ibin (1959); Orazio e l'ideologia del principato (1963); Sallustio e la rivoluzione romana (2a ed. 1969); L ...
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Poeta (Venezia 1493 - Ostiglia 1569). Di famiglia bergamasca, fu al servizio del conte Guido Rangoni, di Renata d'Este e dal 1532 di Ferrante Sanseverino, principe di Salerno. Nel 1536 sposò Porzia de' [...] 55 Odi a imitazione di Orazio, 30 Salmi, parafrasò in endecasillabi, tra l'altro, la Favola di Piramo e Tisbe di Ovidio, forse la sua cosa migliore, compose egloghe, elegie, sonetti e canzoni (Rime, 1560). Notevole il suo tentativo di sostituire agli ...
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L'appellativo di Rodio se lo applicò egli stesso nelle sue opere (Biografia anon., I), alludendo alla dimora che fece nell'isola di Rodi (di cui probabilmente ricevette anche la cittadinanza), allorquando [...] . Ma se ῏Ιβις di cui parlano conteneva il materiale di storia ellenistica che ritroviamo nell'Ibis di Ovidio e che Ovidio non può verisimilmente avere desunto che dal modello greco, bisognerebbe concludere che questo ῏Ιβις della tradizione non era ...
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Caposcuola dei νεώτεροι, poetae novi, quali Licinio Calvo, Furio Bibaculo, Ticida, Cinna, Catullo; era, secondo le notizie di Svetonio, originario della Gallia (senża dubbio Cisalpina); e dovette nascere [...] secondo un epillio. Un altro suo scritto, non si sa se in prosa o in versi, l'Indignatio, era a sfondo autobiografico. Ovidio (Tristia, II, 436) definiva le poesie di lui come leve opus.
Dirae e Lydia sono due poemetti dell'Appendix Vergiliana, assai ...
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Compositore, nato a Napoli verso il 1700, morto a Bologna verso il 1770. La sua prima opera, Berenice, fu data alla corte di Toscana nel 1730; la seconda, Amore per regnare, rappresentata a Roma, richiamò [...] russi. A cantanti russi fu affidata l'opera Cefalo e Proci, su libretto di Sumarakov, estratto dalle Metamorfosi di Ovidio. Forse quest'opera fu la prima stampata in Russia. Le scene furono dipinte dal Valeriani, professore di prospettiva e ingegnere ...
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Amore
Emilio Pasquini
Guido Favati
. Per eccellenza il termine-chiave dello Stilnovo, fin dagli esordi al centro del lessico di D., anche perché la possibilità di considerarlo quasi costantemente personificato [...] in seguito appaia che D. ponga Amore essere corpo (XXV 2) per figura poetica, come avevano fatto gli antichi, e in particolare Ovidio (XXV 9); A. infine 'ncerchia gli occhi di corona di martiri (XXXIX 9 7).
Un ulteriore specimen del lessico di scuola ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...