SPERLONGA
Bernard Andreae
(App. III, II, p. 791)
Nuovi studi e indagini hanno consentito di chiarire i caratteri dell'impianto costruttivo e dell'apparato decorativo della villa marittima di età tardorepubblicana [...] (Ars amatoria, 1, 6). Non solo la nave Argo, ma tutta l'iconologia di S. trova espressione nei poemi di Ovidio, a cominciare dalle due imprese rappresentate a sinistra e a destra dell'ingresso alla grotta, e cioè, rispettivamente, Ulisse che recupera ...
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VERTUMNO (Vortumnus, Vertumnus)
Luisa BANTI
Goffredo BENDINELLI
La divinità principale degli Etruschi, venerata specialmente a Volsinii. Il suo culto fu introdotto ufficialmente a Roma nel 264 a. C., [...] e vesti proprie del loro mestiere. Questo culto popolare ha ispirato a Properzio una bella elegia (IV, 2) e ad Ovidio (Metamorfosi, XIV, 623 segg.) la graziosa favola degli amori del dio con Pomona.
Gli antichi eruditi e poeti latini facevano ...
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Poeta francese, nato a Monfort presso Auch (Guascogna), nel 1544, morto a Parigi nel 1590. Trascorse una giovinezza raccolta e studiosa, in cui maturò il disegno (già manifestato in un primo saggio, La [...] un'enciclopedia in versi, attinta alle fonti più varie, dalla Bibbia, dall'Hexameron di S. Basilio, di Lucrezio, da Ovidio, fino ai trattati scientifici del suo tempo: lo stile risente più dei difetti che delle qualità del Ronsard, il quale fu ...
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TRILLO y FIGUEROA, Francisco de
Poeta spagnolo, nato alla Coruña verso il 1620, morto forse dopo il 1675. Studiò a Granata, dove il padre esercitava la magistratura; intraprese la carriera delle armi, [...] confusi con quelli dello stesso Góngora. La stessa varietà di assunti da quelli biblici ai classici (Anacreonte, Virgilio, Ovidio, Boezio, ecc.), e dei toni, dai canzonatorî ai moraleggianti, dichiara le qualità assimilatrici del poeta, ma anche la ...
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NIOBE e NIOBIDI (Νιόβη, Νιοβίδαι; Niobe, Niobidae)
G. A. Mansuelli
La rassegna minuta e la esposizione della problematica, già fatte molto diffusamente dallo Stark, poi dal Sauer e infine dal Lesky non [...] poeti, per quello almeno che conosciamo e resta sempre l'interrogativo se i più recenti interpreti poetici del mito, come Ovidio che ce ne ha lasciato la più completa narrazione, non abbiano, come pare probabile, risentito l'influsso delle redazioni ...
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GUALTIERI, Lorenzo (Lorenzo Spirito)
Guido Arbizzoni
Nacque a Perugia da Cipriano, notaio di prestigio, e da Andrea Matteucci, che morì quando il G. era ancora in tenera età. In assenza di documenti [...] 1496 indirizzò al Comune una petizione (pubblicata da Salza, 1901, p. 291) affinché gli fosse affiancato in quell'ufficio il figlio Ovidio: la supplica fu accettata, ma il G. fruì solo per poco del beneficio, giacché venne a morte il 1° maggio dello ...
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GOIDANICH, Pier Gabriele
Domenico Proietti
Nacque a Volosca, nel comune di Abbazia, in Istria, il 30 luglio 1868 da Pietro e Antonietta Stuparich. La famiglia era originaria dell'isola di Lussino, che [...] Ascoli, Torino 1901, pp. 403-413 (a causa del quale ebbe una polemica, poi rientrata, con F. D'Ovidio: cfr. D'Ovidio, 1982, p. 164); Intorno alle reliquie del dialetto tergestino-muglisano, in Atti dell'Accademia scientifica veneto-trentino-istriana ...
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ladro, ladrone (latro)
Bruno Basile
Sergio Romagnoli
La forma che continua il nominativo latino non si differenzia dall'altra in D.; ma alcuni commentatori pensano che ‛ ladrone ' valga " bandito ", [...] l'altro si dilatò sino a perdere umana sembianza e a scoppiare; Ovidio è da D. ricordato per le trasfigurazioni di Cadmo in serpente limita in una gara esclusivamente letteraria con Lucano e Ovidio, ma comporta il compiacimento di " esser saputo ...
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SESSA, Melchiorre
Franco Pignatti
SESSA, Melchiorre (Marchionne, Marchiò). – Nacque da Giovanni Battista, probabilmente a Venezia, dopo che il padre si era stabilito nella città per esercitare l’arte [...] in lingua originale (Igino, 1502; Pomponio Mela nell’edizione di Ermolao Barbaro, 1501) e in traduzione (le Epistole di Ovidio in ottava rima, 1502), umanisti (Pio II Piccolomini, De duobus amantibus, 1497 e 1504), lessici (Vocabularius italo-tedesco ...
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COBAERT, Jacob Cornelisz (Cope fiammingo, Giacomo Coppe, Coppa, Coppeio, Cop, Cobar, Cobbet, Cobet)
Luigi Ficacci
Originario di una ignota località delle Fiandre, la sua data di nascita, sconosciuta, [...] gli conferisce per una Pietà e altre opere sacre di cui "formò" i modelli.
Tanto la serie delle Metamorfosi di Ovidio quanto una della Passione, tra cui allora particolarmente celebre il Discendimento di croce, sono tra il materiale trafugato dopo la ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...