ROIS de CORELLA, Joan
Mario Casella
Scrittore catalano, nato a Valenza nella prima metà del sec. XV e ivi morto nel 1500 o poco dopo. Dottore in teologia e buon predicatore, come letterato è il più [...] di Seneca (Plant de Ecuba, Història de Jasón y Medea). A volte il R. de C., sempre sulla falsariga di Ovidio, indugia con evidenza di rappresenta- zione e di analisi su motivi passionali (Lo Jardí de Amor, dove sono influenze boccaccesche; Parlament ...
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GETI (Τέται, Getae)
Francesco Gabrieli
Antica popolazione di stirpe tracia della Penisola Balcanica, stanziata nel territorio del Basso Danubio. Non del tutto chiaro è il suo rapporto con i Daci (v.), [...] della loro valorosa cavalleria. Nel sec. IV furono sottomessi dagli Sciti, e in parte ricacciati a sud del Danubio (Ovidio ricorda, nel suo confino di Tomi, Geti e Sciti frammisti). In epoca ellenistica, fecero parte del territorio di Lisimaco ...
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NUMICO o Numicio (Numicus o Numicius)
Arnaldo MOMIGLIANO
Il più importante fiume della tradizione sacrale ed eroica latina dopo il Tevere, collegato con Lavinio come il Tevere con Roma. Presso di esso [...] la sua seconda lotta con Turno e Mezenzio: la leggenda è già in Catone. La tradizione di Anna si trova in Ovidio, Fasti, 3, 577 segg. Entrambe sono evidentemente secondarie di fronte ai culti del Pater Indiges e di Anna Perenna. Una rappresentazione ...
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GIUTURNA (Iuturna)
Giulio Giannelli
Una delle divinità latine delle fonti e sorgenti, il cui culto si era fissato, già in tempo molto antico, a una sorgente nel territorio di Lavinio e fu poi trasferito [...] dee, di cui s'invocava l'aiuto contro gl'incendî. Nella elaborazione poetica, Giuturna apparisce come sorella di Turno (Virgilio) e Ovidio narrava di suoi amori con Giove, mentre tardi mitografi la facevano moglie di Giano e madre di Fonto.
Bibl.: L ...
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CAPORALI, Cesare
Claudio Mutini
Nacque in data tradizionalmente fissata al 20 giugno 1531, a Perugia, da Camillo.
Secondo le notizie forniteci dal Cavallucci riguardo alla sua formazione intellettuale, [...] di letture esibito dal C. nel corso della sua carriera di scrittore che bisognerà includere tra gli autori preferiti i latini Ovidio, Plauto, Virgilio, Cesare, Livio, Svetonio e Apulcio e, fra gli italiani, Berni e la poesia giocosa, Pulci e la ...
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MARTELLI, Ugolino
Vanni Bramanti
– Nacque a Firenze il 21 sett. 1519, terzogenito di Luigi di Luigi e di Margherita di Giovanvittorio Soderini.
Pur continuando a praticare un avviato commercio di seta, [...] resta la sua prima scrittura ufficiale: una versione in ottava rima della favola di Dafne mutata in alloro descritta da Ovidio, un esercizio forse propostogli da Varchi. Pochi anni più tardi, in una Firenze scossa per l’assassinio del duca Alessandro ...
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ZANOTTI CAVAZZONI, Francesco Maria
Gaspare Polizzi
– Nacque a Bologna il 6 gennaio 1692, ultimo di otto figli di Giovanni Andrea Cavazzoni (v. la voce in questo Dizionario), che assunse il cognome dello [...] , «la principal sua inclinazione» (Fantuzzi, 1790, p. 272), e la letteratura, specie latina (Virgilio, Orazio, Ovidio, Catullo). Grazie al medico, naturalista e letterato Ferdinando Antonio Ghedini si esercitò nella composizione poetica italiana ...
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ANDROMEDA (᾿Ανδρομέδα, Andromĕda)
L. Rocchetti
Figlia di Cefeo, re degli Etiopi, e di Cassiopea.
La madre, insuperbitasi della propria bellezza, si era paragonata alle Nereidi, provocando l'ira di Posidone [...] a. C., nella quale era svolto il tema patetico dell'amore fra i due protagonisti. Nuovi accenti assumerà poi il mito in Ovidio (Met., iv, 665 ss.) e nei Dialoghi marini di Luciano (xiv).
La rappresentazione più antica l'abbiamo in una anfora corinzia ...
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PENSI, Cristoforo
Tiziana Plebani
PENSI, Cristoforo. – Nacque intorno alla metà del XV secolo a Mandello del Lario, sul lago di Como. Il cognome risulta ben attestato nell’area anche negli stemmi di [...] 14 agosto 1500 ( ISTC, ia00437900, cfr. Camerini, 1962, p. 101), seguita da almeno altre tre edizioni, tra cui le Metamorphoseos vulgare di Ovidio del 7 marzo 1501 (o 1502) (Edit 16, CNCE 76662; cfr. Guthmüller, 1981, pp. 176, 184) e il Dittamondo di ...
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CANELLO, Ugo Angelo
Tullio De Mauro
Nato il 21 giugno del 1848 a Guia, presso Valdobbiadene (prov. di Treviso), da Alvise e da Regina Piazza, frequentò ginnasio e liceo nel seminario di Ceneda; di famiglia [...] d'entrambi. Essa si apre con uno studio, sobrio e con qualche critica, dell'allievo ed amico V. Crescini.
Bibl.: F. d'Ovidio, U. A. C., in Giornale di filologia romanza, IV (1883), pp. XIII-XV, rist. con ritocchi e aggiunte in Rimpianti, Palermo 1903 ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...