Colonna, Francesco
Giorgio Varanini
, Scrittore (1433-1527), con ogni probabilità veneziano; frate domenicano, visse fra Venezia e Treviso, salvo brevi soggiorni altrove; maestro in sacra teologia, [...] in terzine Delphili Somnium).
Il sottofondo culturale del Polifilo è straordinariamente complesso. Sovrabbonda l'elemento classico, da Ovidio ad Apuleio, a Marziano Capella; che, tuttavia, l'opera del C. si riconduca anche all'esperienza letteraria ...
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Bindoni, Alessandro
Maurizio Tarantino
Originario dell’Isola Bella, nel 1505 impiantò una tipografia a Venezia. Nel contesto di una felice stagione per l’intera tipografia veneziana (Zorzi 2000, p. [...] il 1515 si dedicò anche alla produzione di libri di più alto profilo: un volgarizzamento illustrato delle Metamorfosi di Ovidio (Cioni 1968), libri universitari di successo come il Dottrinale di Alessandro di Villadieu e la Postilla sulle lettere e ...
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Vedi AULIDE dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
AULIDE (Αὐλίς, Aulis)
Centro antico della Beozia, che sorgeva su di un promontorio roccioso (πετρήεσσα: Il., ii, 496) proteso nel mare dell'Eubea, quasi di fronte [...] il generale di Antigono, Tolomeo; nel 304 a. C. suo figlio Demetrio; nel 167 a. C. visitò il porto L. Emilio Paolo. Ovidio (Met., xii, 10) la dice piscosa, e in tempo romano è ricordata come centro di fabbricazione di vasi (Strabo, ix, 403; Paus ...
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Nesso
Giuseppe Izzi
Centauro, figlio di Issione e di Nefele; traghettava i viandanti da una sponda all'altra del fiume Eveno. Avendo tentato di possedere la moglie di Ercole, Deianira, colpito a morte [...] i versi di entrambi i poeti della rapidità dell'atto violento e della vanità di questo. Evidente è poi il ricordo ovidiano nel compito di guida e traghettatore che D. assegna nell'Inferno a N. (" Nessus adit, membrisque valens scitusque vadorum ", v ...
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liberamente
Bruno Bernabei
Ricorre spesso nella Commedia col significato fondamentale di " spontaneamente ", ed esprime un sentimento di magnanimità, di sollecita cortesia, differenziandosi in molteplici [...] : l'avverbio può significare " senza ostacolo " richiamando il concetto che la liberazione dall'errore schiude all'uomo la via alla verità.
Bibl. -F. D'Ovidio, Nuovi studii danteschi, I (Ugolino. Pier della vigna. I Simoniaci), Napoli 1932, 237. ...
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Poeta e grammatico (n. in Inghilterra 1180 circa - m. dopo il 1258). Studiò a Oxford e quindi, dopo il 1195 circa, a Parigi, dove fu alunno di Alano di Lilla; dal 1229 al 1231 insegnò a Tolosa, poi a Parigi [...] retoriche. Sembra anche certa l'attribuzione a G. di un commento allegorico-esegetico alle Metamorfosi di Ovidio (Integumenta super Ovidii Metamorphosin), tramandato dai manoscritti sotto il nome di Johannes Anglicus (e pubbl. nel 1933), che si ...
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Matematico nato a Napoli l'11 gennaio 1826, morto il 29 aprile 1894. Dopo la caduta del governo borbonico, fu professore di geometria superiore all'università di Napoli, passò nel 1872 a Roma, per tornare [...] di Lobatschewsky (1867), nell'indirizzo non euclideo.
Bibl.: Notizie biografiche e bibliografiche sul B. si trovano nelle commemorazioni di E. D'Ovidio, in Atti della R. Accad. dei Lincei, Mem. della classe di scienze fis. etc., 1894, p. 558, e di A ...
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MARZIALE (M. Valerius Martialis)
Cesare Giarratano
Poeta latino, nato a Bilbili, municipio della Spagna citeriore, il primo di marzo di un anno incerto fra il 38 e il 41 dell'era volgare. Nell'anno 64, [...] vergini e per i fanciulli, ma per quelli che assistono alla festa di Flora. L'ultimo argomento, già portato da Catullo e da Ovidio, è espresso in un verso famoso:
lasciva est nobis pagina, vita proba (I, 4, 8).
Ma oltre agli epigrammi satirici ve ne ...
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REDENZIONE (dal lat. redemptio "ricompera", "riscatto")
Giuseppe FILOGRASSI
Nicola TURCHI
Il concetto di riscatto, ossia di liberazione di una data cosa o persona, che si trovi per qualsiasi motivo [...] molti esempî di questo sacrificio di riscatto. È notissimo nell'antico Israele il sacrificio di riscatto dei primogeniti.
In Roma, Ovidio ricorda il caso del padre di famiglia che nella festa delle Lemurie riscatta sé e i suoi con offerta di fave ai ...
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MANDER, Carel van
G. I. Hoogewerff
Pittore e scrittore, nato a Meulebeke in Fiandra nel 1548, morto ad Amsterdam il 2 settembre 1606. Scolaro del pittore e letterato Lucas de Heere a Gand e di Peter [...] parte teorica seguono, sull'esempio del Vasari, le biografie dei pittori, poi le spiegazioni delle Metamorfosi di Ovidio, e della mitologia. Sugli artisti olandesi e tedeschi il van Mander aveva raccolto molte informazioni personali, che rendono ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...