rotare
Domenico Consoli
Il verbo, di solito intransitivo, designa un moto circolare. È applicato ora a una corona di anime (a rotar cominciò la santa mola, Pd XII 3), ora a tre spiriti disposti in circolo [...] di Atamante, che, preso un figlio, da lui creduto un leoncino, rotollo [a guisa di fionda] e percosselo ad un sasso: la frase rielabora in forma più sintetica Ovidio Met. IV 518-519 " more rotat fundae rigidoque infantia saxo / Discutit ora ferox ". ...
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Nato a Milano nel 1593 e ivi morto nel 1668. La notorietà che godé ai suoi tempi, gli è e gli sarà conservata dal cenno, canzonatorio ma rispondente alla verità storica, che di lui fece il Manzoni nel [...] sotto i Barbari di E. Tesauro (Torino 1664).
Bibl.: F. Argelati, Bibliotheca scriptorum Mediolanensium, Milano 1765, s. 5ª; F. D'Ovidio, Un libro che tutti conoscono e che nessuno legge, in Nuovi studi manzoniani, Milano 1908, p. 341 segg. (e in ...
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LOTO (dal gr. λωτός)
Emilio Chiovenda
Nome dato anticamente a parecchi vegetali assai differenti che non hanno nulla a che fare con le specie del gen. Lotus (v.), ma che avevano talune qualità speciali, [...] 12. Loto azzurro (Ateneo) è la Nymphaea coerulea Savigny; 13. Loto acquatico ramoso dai bei fiori purpurei insieme col salice (Ovidio). Con ogni probabilità è il Lythrum salicaria L.
Bibl.: B. Bonacelli, Le piante che nell'antichità ebbero il nome di ...
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VARELA, Juan Cruz
Salvatore BATTAGLIA
Scrittore argentino, nato a Buenos Aires il 24 novembre 1794, da famiglia gallega di ricchi commercianti; morto a Montevideo il 13 gennaio 1839. Destinato alla [...] motivi più forti della sua sensibilità poetica rimasero quelli dell'eredità classica, che nella cultura argentina erano i più radicati: Ovidio, Orazio, Virgilio furono sempre i suoi autori, ch'egli si provò a tradurre con un ritmo più superficiale ma ...
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VITELLI, Girolamo
Rosario Pintaudi
VITELLI, Girolamo. – Nacque il 27 luglio 1849 a Santa Croce di Morcone (poi del Sannio) in provincia di Benevento, da Serafino, sindaco del paese, e da Maria Vittoria [...] della filologia tedesca.
Destinazione naturale, quindi, la Scuola normale superiore di Pisa, dove era stato preceduto da Francesco D’Ovidio, che in sapide lettere lo introdusse alla vita di una «cittaduzza» come Pisa e ai privilegi di una Scuola che ...
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lingua
Lucia Onder
Pier Vincenzo Mengaldo
Pier Vincenzo Mengaldo
In senso proprio, per l'organo della bocca: Cv I I 12 né denti né lingua ha né palato; If XVII 75 Qui distorse la bocca e di fuor trasse [...] complessivi sul De vulg. Eloq., e in particolare nell'Introduzione e nelle note del Marigo, passim. Si vedano inoltre, almeno: F. D'Ovidio, D. e la filosofia del linguaggio, in Studii sulla D.C., Palermo 1901 (poi in Opere, II, Napoli 1931, 291-325 ...
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DE LOLLIS, Cesare (Olindo Giulio Cesare)
Leandro Angeletti
Nacque a Casalincontrada (prov. di Chieti) il 13 sett. 1863, da Alceste e da Filomena Colalongo. Nella primissima formazione una notevole influenza [...] a V. Imbriani e B. Spaventa, la figura che dette il primo indirizzo preciso ai suoi interessi e ai suoi studi: F. D'Ovidio, professore di filologia romanza.
Da Napoli si trasferì a Roma, per seguire i corsi di perfezionamento tenuti da E. Monaci, nel ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per neolatina si intende solitamente la letteratura composta in lingua latina [...] poter raggiungere la vivente naturalezza dei poeti della Roma classica.
I modelli più amati sono Catullo, Virgilio, Orazio, gli elegiaci, Ovidio e Marziale. Dal XV al XVI secolo, la poesia neolatina fiorisce in tutta Europa: prima in Italia, poi in ...
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FERRARO, Giuseppe
Lida Maria Gonelli
Nacque a Carpeneto, provincia di Alessandria, il 24 sett. 1845, da Giuseppe, ferraio, e da Francesca Conti, contadina. Compì gli studi universitari a Pisa, dove [...] ad emergere di Il a poco, nel campo della linguistica e della filologia romanza, come N. Caix, P. Rajna, F. D'Ovidio.
Il giovane F., già interessato per propno conto allo studio delle tradizioni popolari - si sa ad es. che fin dal 1865 aveva ...
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DE CURTIS, Giovanni Battista
Carla Benocci
Menzionato in due documenti dell'Archivio di Stato di Napoli del 10 genn. 1596 e del 31 luglio 1596 come napoletano e "intagliatore d'avolio", appartiene probabilmente [...] , pp. 136-138, 146-148), e, come risulta dall'altro documento, "ad ingravare doi scrittorj d'avolio" con delle "fabole d'Ovidio de palmi quattro scarsi l'uno et d'altezza palmo uno et mezzo" (Filangieri, 1891, p. 156; González Palacios 1978, pp. 136 ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...