Turno
Clara Kraus
Re dei Rutuli, rivale di Enea. La testimonianza più antica sulla leggenda di T. è di Catone (Orig. framm. 9-11; cfr. Servio ad Aen. I 267, IV 620, IX 742): Enea avrebbe sposato Lavinia [...] in ispecie agli annalisti, sono note attraverso la tradizione posteriore indipendente da Virgilio (cfr. Livio I II 1-3; Ovidio Fast. IV 879 ss.; Giustino Epit. XLIII I 10 ss.).
Nella libera rielaborazione virgiliana, T. è il massimo competitore ...
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Polidoro
Giorgio Padoan
Figlio di Priamo e di Latoe, secondo Omero sarebbe stato ucciso da Achille (cfr. Il. XX 406 ss., XXII 46 ss.); secondo i tragediografi e i poeti latini, P., figlio minore di [...] presa e arsa dai Greci, uccise P. per impadronirsi del suo tesoro.
D. lesse la storia di P. in Virgilio e in Ovidio, dove la triste sorte del giovinetto è ampiamente ricordata. Secondo il racconto virgiliano (Aen. III 22-68), prima tappa della lunga ...
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rimedio (remedio)
Maurizio Dardano
Latinismo usato da D. una volta in senso proprio, per " medicina ": Pd XXVI 14 Al suo piacere e tosto e tardo / vegna remedio a li occhi, che fuor porte / quand'ella [...] tostana la sanitade.
Si tratta di un traslato già molto usato nel latino classico (da Terenzio al Remedia amoris di Ovidio, menzionato in Vn XXV 9) e nel latino medievale (molte opere didattiche ebbero remedium come componente del titolo: cfr. per ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] solo quelli che si occuparono di letteratura italiana, Carducci, A. D’Ancona, A. Bartoli, D. Comparetti, F. D’Ovidio, P. Rajna. Anche essi obbediscono, come dice la loro stessa denominazione, all’esigenza storica: solo che il positivismo ormai ...
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Filologo classico italiano (Pesaro 1920 - Roma 2000). Prof. (dal 1956) nelle univ. di Urbino e (dal 1963) di Roma, socio nazionale dei Lincei (dal 1992). Si è occupato in particolare di letteratura latina [...] i suoi studi sugli Epigrammata Bobiensa, celebre raccolta latina di versi d'amore, sugli scritti di D. Marso e sulla poesia di Ovidio. Il suo interesse per la scuola è testimoniato, oltre che da interventi su riviste di settore, anche da una Sintassi ...
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VENIER, Domenico
Manlio Torquato Dazzi
Letterato, nato il 25 dicembre 1517 a Venezia, morto ivi il 16 febbraio 1582. Fu magistrato alle biade e senatore; poco più che trentenne, immobilizzato da una [...] del Bembo, s'esercitò in altri compianti e nella corrispondenza poetica con i letterati contemporanei, fra cui il Caro; tradusse da Ovidio e da Orazio; toccò motivi patrî, pastorali e popolari; nel genere burlesco si servì del dialetto. Il tema che ...
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PALADINI, Virgilio
Filologo classico, nato a Mantova il 2 giugno 1912 e morto a Roma il 3 marzo 1971; professore di letteratura latina nelle università dal 1952 (magistero Maria SS. Assunta di Roma, [...] 1959; Cicerone retore e oratore, ivi 1960). Ma i suoi studi coprono tutto l'arco della latinità antica, dall'età arcaica (Ovidio, uomo e poeta, L'Aquila 1957; Lucrezio, De rerum natura, Roma 1946) a Claudiano (edizione critica del De raptu, Roma 1952 ...
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NOVENARIO
Mario Pelaez
. Verso di nove sillabe, corrispondente per il ritmo a un decasillabo acefalo con gli accenti sulla 2ª, 5ª, 8ª, o all'unione di due versi brevi: 5 + 4, 4 + 5, 4 + 6, 5 + 5 con [...] G. D'Annunzio e G. Pascoli, che ne temperarono la monotonia, variando l'accentazione comune. Se ne era valso pure il Manzoni nell'inno Ognissanti, rimasto incompiuto.
Bibl.: F. D'Ovidio, Sull'origine dei versi italiani, in Opere, IX, i, Napoli 1933. ...
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PEANO, Giuseppe
Clara Silvia Roero
PEANO, Giuseppe. – Nacque a Spinetta, nei pressi di Cuneo, il 27 agosto 1858, secondogenito di Bartolomeo e di Rosa Cavallo, proprietari terrieri.
Frequentò le scuole [...] ordine e di seconda classe e in ottobre fu nominato assistente sulla cattedra di algebra e geometria analitica di Enrico D’Ovidio, che presentò all’Accademia delle scienze di Torino tre sue note, scaturite dalla tesi e dagli studi sulla teoria delle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del XVI secolo, il giardino diventa il medium tra l’"artificiosa natura" [...] a una sorta di stato primitivo, al grembo materno della terra da cui la vita trae origine. Già nelle Metamorfosi di Ovidio compare una grotta sacra a Diana in cui simulaverat artem ingenio natura suo: la natura, con il proprio ingegno, aveva simulato ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...