barca
. La parola è attestata soltanto nella Commedia, sempre in rima (cinque volte con ‛ carca '). Fatta eccezione per If VIII 25 (Lo duca mio discese ne la barca), ha sempre uso figurato. In Pd XI [...] per affrettare l'espiazione intrapresa, oltre a riecheggiare la locuzione latina " velis remisque contendere ", ricalca da vicino il verso di Ovidio (Her. XIII 101) " remoque move, veloque carinam ".
Nei due esempi di Pd VIII 80 e XVI 96 il traslato ...
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Violetta
Ginetta Auzzas
Personaggio cui D. dedica la ballata Deh, Violetta, che in ombra d'Amore (Rime LVIII). Il nome rappresenta un senhal, frutto, come nella ballata sorella Per una ghirlandetta, [...] d'amore decanta: V., in altre parole, appare a D. in sembianza d'amore, in aspetto d'innamorata, quindi pallida (cfr. Ovidio Ars am. I 727 " Palleat omnis amans ! hic est color aptus amanti "; Lapo Gianni Ballata, poi che ti compuose Amore 21-24 ...
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Prometeo (Prometeus)
Matilde Luberti
Personaggio del mito e del culto della Grecia antica, noto anche ai Romani; è uno dei Titani, figlio di Giapeto e dell'oceanide Climene; dona il fuoco agli uomini [...] umana provenisse da una duplice causa, il seme divino e la terra, e nascesse da un solo primo uomo, D. traduce liberamente Ovidio Met. I 78-83: La quale [terra], mista con l'acqua del fiume, lo figlio di Iapeto, cioè Prometeus, compuose in imagine ...
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tosone
Luigi Vanossi
Voce derivata dal francese antico toison (dal latino tonsio), indicante il vello della pecora o dell'ariete. Compare nel Fiore per designare il vello d'oro che Giasone (v.) andò [...] antiche del francesismo, di solito in rapporto al mito di Giasone (cfr. ad es., nel Volgarizzamento delle Pistole di Ovidio, citato dal Tommaseo [Dizionario]: " Giansone, nipote del re Pelleo di Tessaglia, quando andava a conquistare il toson dell ...
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Pittore (Les Andelys, Normandia, 1594 - Roma 1665), tra i massimi esponenti del classicismo barocco. Allievo del pittore manierista Q. Varin (1611), nel 1612 si trasferì a Parigi dove, dopo un [...] avvenne l'incontro con G. B. Marino per il quale eseguì dei disegni illustranti le Metamorfosi di Ovidio (Windsor Castle) che, unica testimonianza rimastaci del periodo preromano, indicano una formazione ancora manieristica. Incoraggiato da Marino ...
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Nome umanistico di Giovan Paolo Parisio (Cosenza 1470 - ivi 1522). Fece parte dell'Accademia Pontaniana a Napoli, dov'ebbe cariche e favori da Ferdinando II d'Aragona; caduto in disgrazia del successore, [...] . Illuminato umanista e critico geniale, lasciò molti e importanti commenti ai classici (così quelli a Claudiano, alle Eroidi di Ovidio, a Orazio; molti altri inediti a Napoli). Enrico Stefano ne pubblicò nel 1540, col titolo De rebus per epistolam ...
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Poeta e drammaturgo francese (La Ferté-Milon, Aisne, 1639 - Parigi 1699); rimasto ben presto orfano di madre e di padre, fu allevato dalla nonna, Marie des Moulins, molto vicina all'ambiente di Port-Royal; [...] Luigi XIV; si accostò al teatro, abbozzando le scene, andate perdute, di una Amasie e di una tragedia sugli amori di Ovidio. Dopo un soggiorno a Uzès, dove si era recato con la speranza di ottenere un beneficio ecclesiastico, tornò a Parigi e scrisse ...
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Famiglia di tipografi, originaria di Chablis (sec. 15º). I più noti sono Pierre che lavorò a Chablis (1478) e a Parigi (1486-92), dove divenne tipografo del re (1488); lavorò spesso per A. Vérard, e diede [...] di N. Jenson, che stampò principalmente a Venezia (1472-78 circa, e 1481); e poi a Pinerolo (1479-81) e a Milano (dal 1481); tra le sue edizioni: le Metamorfosi di Ovidio (1472), Virgilio (1475), il De consolatione philosophiae di Boezio (1479). ...
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Poeta (Hartshill, Warwickshire, 1563 - Londra 1631). Fu scrittore fecondo e versatile. Contribuì alla voga dei canzonieri, come altri sonettisti elisabettiani, con Idea. The Shepheards garland (1593), [...] tediose e prosaiche, ma menzione a parte meritano England's heroicall epistles (1597), raccolta di lettere immaginarie in versi, scambiate tra personaggi illustri, ispirate alle Heroides di Ovidio, Nymphidia (1627), e la Ballad of Agincourt (1606). ...
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NÚÑEZ de REINOSO, Alonso
Scrittore spagnolo, vissuto nel sec. XVI, nativo di Guadalajara. Abbandonati gli studî giuridici, insofferente dell'abito ecclesiastico a cui era destinato, in età gia matura [...] vi concorrano elementi diversi, derivati in massima parte dalla letteratura narrativa-sentimentale, con larghi imprestiti a Virgilio, Orazio, Ovidio, Seneca, l'opera ha una sua grazia stilistica e una semplicltà d'andamento che le assicurarono larga ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...