Bicci novel, figliuol di non so cui
Eugenio Chiarini
. Terzo e ultimo sonetto di D. nella tenzone (v.) con Forese (Rime LXXVII). Replicando al secondo di Forese (Va, rivesti San Gal prima che dichi), [...] loro mogli per le famiglie anche cattive di esse ". Ma plausibile sotto ogni riguardo sembra solo la prima, difesa, dopo il D'Ovidio, dal Del Lungo, dal Mazzoni, dal Barbi, e ancora dal Russo come dal Foster e dal Pézard: essa conferma e conchiude il ...
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isola
Andrea Mariani
Il sostantivo è accompagnato o dal complemento di denominazione - l'isola di Lenno, dove Giasone Isifile ingannò (If XVIII 88 e 92); l'isola di Cipri e di Maiolica (XXVIII 82), [...] Vulgano ", Lana).
In Cv IV XXVII 18 non dite a voi dubitose le forze che ha questa isola, dall'esplicito rimando a Ovidio (§ 17) si desume l'allusione all'isola di Enopia, regno di Eaco, che poi la chiamò Egina " genetricis nomine " (Met. VII 474 ...
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Nino
Angelo Penna
Personaggio leggendario, ritenuto fondatore di Ninive (cfr. Agostino Civ. XVI 3) insieme con la moglie Semiramide (cfr. Erodoto I 184, III 155), trasformata dalla leggenda in una donna [...] fé licito) e la pretesa lunghezza del regno (per nonaginta et plures annos), com'è detto espressamente nella Monarchia, testo ove si cita anche Ovidio (Met. IV 58-88), derivano in maniera diretta da Orosio (Rist. I IV 1-8, II III 1); ma la fonte più ...
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Pittore (Venezia 1579 circa - ivi 1620). A Roma (dal 1598 circa) fu allievo dello scultore C. Mariani, accostandosi in seguito alla cerchia dei caravaggeschi. S. dimostrò, soprattutto nelle opere del primo [...] figure, con effetti di notturni o di intenso e brillante colorismo, come nei sei piccoli rami con scene dalle Metamorfosi di Ovidio (Napoli, Museo nazionale di Capodimonte). Tra il secondo e il terzo decennio del secolo vi fu una svolta in senso ...
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MONACI, Ernesto
Mario Pelaez
Filologo, nato a Soriano nel Cimino (Viterbo) il 20 febbraio 1844, morto in Roma il 1° maggio 1918. Laureatosi in legge a Roma nel 1865, cominciò a esercitare l'avvocatura [...] di essa. Fu benemerito anche della paleografia e degli studî storici.
Bibl.: E. G. Parodi, in Marzocco, 12 maggio 1918; F. D'Ovidio, V. Rossi, I. Giorgi, I. Del Lungo, in Rend. della R. Acc. dei Lincei, XXVII (1918), p. 177; M. Pelaez, in Nuova ...
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PERUZZI, Baldassarre
Adolfo Venturi
Pittore e architetto, nato a Siena nel 1481, morto a Roma il 6 gennaio 1536. A vent'anni dipinse nella cappella di S. Giovanni nel duomo di Siena, probabilmente come [...] Caravaggio.
Entusiasta dell'antico, quando il P. edificò per Agostino Chigi la Farnesina, pensò di costruirla e decorarla come Ovidio descrisse nelle Metamorfosi la reggia del Sole. E a cominciare dall'esterno che il P. adornò di terretta con istorie ...
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Il Dante di Croce e Gentile
Enrico Ghidetti
Alle origini del dantismo neoidealistico
Il rapporto fra il trentenne Croce e Gentile ancora studente, di nove anni più giovane, inizia con uno scambio epistolare [...] di argomento manzoniano (La letteratura della nuova Italia, 3° vol., 1915, 19646, pp. 309-29).
Il Dante di D’Ovidio – scrive Croce in quelle pagine che segnano l’inizio della polemica contro il dantismo della scuola storico-positiva – appare «ridotto ...
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TRAVESI, Giovanni
Valentina Rovere
TRAVESI (Travesio), Giovanni. – Nacque a Cremona intorno al 1350. Fu il figlio di Guidino della Vicinia di San Vincenzo (Bonetti, 1940, p. 130), mentre non si hanno [...] lezione: la Rhetorica ad Herennium (Città del Vaticano, Biblioteca apostolica Vaticana, Pal. lat. 1459); le Metamorfosi di Ovidio, che Travesi si fece trascrivere da Giacomo da Cassano (Biblioteca apostolica Vaticana, Pal. lat. 1670), e una raccolta ...
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LETOON
Ch. Le Roy
Santuario licio nella pianura del fiume Xanthos, situato 4 km a SO della città di Xanthos, nei pressi del moderno villaggio di Kumlu-Ova, nella provincia di Fethiye. Il mito della [...] ne fu impedita dai guardiani di buoi del posto, che ella punì trasformandoli in rane. Una narrazione identica ricorre in Ovidio (Met., V, 317- 381). Si tratta evidentemente di un racconto ellenizzante destinato a conciliare la tradizione delia con l ...
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Vedi COSTANZA dell'anno: 1959 - 1973
COSTANZA
G. Bordenache
Museo archeologico. - Città della Romania, porto moderno sul Mar Nero, sorge sul sito dell'antica Tomis (v. vol. vii, pp. 916-917). Le numerose [...] ed idonea, il museo attuale è stato montato con principî moderni in un vasto edificio in occasione del bimillenario di Ovidio, celebratosi nel 1957 nella città del suo esilio.
Vi sono raccolti resti fossili e manufatti del Paleolitico medio e tardo ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...