Nasceva a Madrid, il 17 gennaio 1600, da Diego Calderón de La Barca e da Ana María de Henao y Riaño. Trascorse i primi anni a Valladolid, dove il padre dovette trasferirsi seguendo le sorti della corte, [...] acquista il possesso della lingua latina, strumento indispensabile alla cultura del tempo, ma particolarmente necessario per chi in Ovidio e in Virgilio e nelle opere teologiche doveva attingere trame e concezioni per la propria arte. Nell'università ...
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Antichità. - La poesia didattica appartiene al medesimo ceppo dell'epica; una distinzione teoretica, come fra due generi essenzialmente diversi, non è stata fatta dagli antichi, né si poteva fare, quando [...] , ma la serie versificata delle ricette; non soltanto mediehe, poiché parte di questa tradizione è il De medicamine faciei femineae di Ovidio, anche se nell'intenzione del poeta esso deve formare unico ciclo con l'Ars amatoria e i Remedia amoris.
Il ...
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Poeta francese del sec. XII. Una sola volta egli si nomina con l'aggiunta della patria, Troyes, nella Champagne, nel romanzo Erec et Enide, considerato come primo della serie dei suoi romanzi bretoni, [...] opere di altri dello stesso argomento. Iniziando il Cligès egli si annunzia come autore di opere precedenti, ricordando di aver tradotto Ovidio in versi, cioè l'Ars Amandi e i Remedia amoris, e di avere rifatto dalle Metamorfosi la storia di Pelope e ...
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PIRAMO e TISBE (Πύραμος, Pyrămos; Θίσβη, Thisbe)
Carlo GALLAVOTTI
La leggenda originaria dell'amore di un dio fluviale della Cilicia per la ninfa Tisbe (che è nome greco) ricorda quella più nota di Alfeo [...] separa (cfr. Nicolao, in Rhet. gr. I, 271 Waltz); ma di gran lunga più celebre è la narrazione romanzesca che Ovidio nelle Metamorfosi (IV, 55-166) ci ha tramandato, ricavandola verosimilmente da ignota fonte ellenistica (v. 53: vulgaris fabula non ...
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VENERALIE (Veneralia)
Giulio GIANNELLI
Festa che si celebrava in Roma antica il 1 aprile, giorno anniversario della fondazione del tempio di Venere Verticordia dedicato alla dea nel 114 a. C. per espiare [...] e si coronavano con rami di mirto; poscia bevevano latte mescolato a papavero e a miele liquido. Il rito è descritto da Ovidio (Fasti, IV, 133 segg.). In questo stesso giorno, le donne di condizione umile e servile libavano anche alla Fortuna virile ...
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PAMPHILUS
Filippo Ermini
. È il titolo d'una commedia elegiaca, che appartiene al teatro scolastico del Medioevo.
Non se ne conosce l'autore, che è forse un chierico alverniate, ma si può determinare [...] in distici elegiaci; ha somiglianze con l'altra commedia De nuncio sagaci e vi si nota ugualmente l'imitazione d'Ovidio. L'opera ebbe singolare fortuna, specie nella letteratura spagnola dal Libro de Buen Amor dell'arciprete de Hita e attraverso ...
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TOGLIATTI, Eugenio Giuseppe
Erika Luciano
– Nacque a Orbassano il 3 novembre 1890 da Antonio e da Teresa Viale, primo di quattro fratelli: Tina, Enrico e Palmiro, futuro segretario del PCI.
Conseguita [...] : a Torino Togliatti ebbe infatti maestri d’eccellenza (Corrado Segre, Guido Fubini, Gino Fano, Giuseppe Peano, Enrico D’Ovidio) e strinse rapporti di amicizia, destinati a durare per il resto della vita, con Alessandro Terracini e Gustavo Colonnetti ...
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ANGELO Sabino (Angelus de Curibus Sabinis; Angelus Sabinus de Curibus; Angelus Cneus [Quirinus] Sabinus; le forme appellative Angelus Viterbiensis e Angelo Sani sembrano assai dubbie)
Guido Canali
Nacque [...] epistolario, egli vi comparirebbe col nome di Aulus Sabinus,donde l'attribuzione di esse al poeta Sabinus, ricordato appunto da Ovidio come autore di alcune responsiones alle sue Eroidi (ma anche nel suo primo commento a Giovenale A. avrebbe usato il ...
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VEDIO (o Veidio) POLLIONE, Publio (P. Veidius o Vedius Pollio)
A. Longo
Magistrato romano, figlio di liberti, ma entrato nell'ordine equestre per le sue grandi ricchezze, fece parte della cerchia degli [...] città, recanti al rovescio un tempio ottastilo. A causa della leggenda non molto chiara la moneta era stata riferita a Ovidio; con ipotesi altrettanto improbabile si pensò poi anche ad Augusto. Il conio è buono; il personaggio ha un aspetto giovanile ...
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Olimpo
Clara Kraus
Nome attribuito dagli antichi a monti di regioni diverse della Grecia, dell'Asia Minore e delle isole, come la Macedonia, la Tessaglia, l'Elide, l'Arcadia, la Misia, la Cilicia, Lesbo, [...] degli dei e i poeti latini l'identificarono frequentemente con il cielo (cfr. tra molti altri: Aen. VII 218; Stazio Theb. V 85; Ovidio Met. VI 487, Fast. III 415-416).
Con significato metonimico ricorre in Pg XXIV 15, dove l'alto Olimpo sta appunto a ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...