fiera (Fera)
Fernando Salsano
Gaetano Ragonese
Significa " animale " in genere, in If IX 72 fa fuggir le fiere e li pastori; Pg VI 94 guarda come esta fiera [l'Italia] è fatta fella, dove è parte della [...] Scritti danteschi del Pascoli sono ora ristampati in Prose, II, Milano 1952: sulle f. cfr. pp. 250-266, 390-444, 1153-1173); F. D'Ovidio, Le tre fiere, in " Flegrea " luglio 1900 (poi in Studi sulla D.C., Caserta 1931, 5-40); I. Del Lungo, il canto I ...
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Fenicia
Adolfo Cecilia
Regione situata sulla costa del Mediterraneo orientale, a nord del Monte Carmelo, costituita da una stretta striscia di terra, sulla quale incombono le propaggini dei monti della [...] del predominio di Sidone sulle altre città.
D. la cita in Pd XXVII 83-84 ove, sulla scorta dell'episodio narrato da Ovidio (Met. II 832-875), la definisce il lito / nel qual si fece Europa dolce carco.
Per intendere il passo è necessario considerare ...
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Leda
Personaggio della mitologia classica; figlia di Testio, re dell'Etolia, e moglie di Tindaro, re di Sparta.
Da Giove, che a lei si congiunse in forma di cigno, concepì un uovo, da cui nacquero Castore [...] , o addirittura sarebbe figlio di L. e di Tindaro).
D. allude al mito di L. per designare la costellazione dei Gemelli come il bel nido di Leda, in Pd XXVII 98; la fonte è in Ovidio Her. XVII 55 ss.; ma cfr. anche Orazio Ars. poet. 147. V. CASTORE. ...
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Poeta (12º sec.); le poche notizie che abbiamo sulla sua vita (sacerdote, fu deposto da un'importante quanto imprecisata carica, cadendo perciò in miseria) si desumono dal poema che gli antichi editori [...] 'autore un dotto di cultura classicheggiante, che imita i poeti latini del Medioevo francese, ma che ha sott'occhio soprattutto Ovidio e Boezio. Esso ebbe grande diffusione in Italia e fuori per oltre due secoli; letto e studiato nelle scuole, ebbe ...
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Poeta tedesco (Breslavia 1617 - ivi 1679). A Danzica (1636-39) strinse stretti rapporti con Opitz, fondatore della cosiddetta prima scuola poetica slesiana. Viaggiò in Olanda, in Inghilterra, fu a Parigi, [...] musa di Andreas Gryphius, si dedicò a una poesia più frivola e insieme formalmente più preziosa. Prese a modello i poeti galanti francesi e, ancor più, Ovidio e il Marino, instaurando la moda del marinismo in Germania. Imitò liberamente il genere ...
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Bigioli, Filippo
Fortunato Bellonzi
Pittore (Sanseverino Marche 1798 - Roma 1878), " caratteristico esponente di mediocrità e fecondità insieme " (Lavagnino). Di lui rimangono numerose opere, tele e [...] in prossimità di un grande quadro di Pietro Paoletti, " in cui è espresso Dante nel limbo tra Virgilio, Omero, Orazio, Ovidio e Lucano ", non si conosce però il soggetto, e la villa è inaccessibile. Il B. dedicò parte notevole della propria attività ...
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seccare
Lucia Onder
Letteralmente il verbo vale " inaridire ", nell'immagine di Pg XXII 51 E sappie che la colpa che rimbecca / per dritta opposizione alcun peccato, / con esso insieme qui [nel Purgatorio] [...] verdi foglie, e vengono a mancare, così quivi col tempo si purga e viene a mancare ogni vizio " (Vellutello).
Il D'Ovidio osservò che " seccarsi, detto della lingua, e in genere delle membra, valse per gli antichi ‛ esser colto da paralisi ' " (cfr ...
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ZIMOROWICZ (anche Zimorowic), Szymon
Poeta polacco, nato a Leopoli nel 1608, morto a Cracovia nel 1629.
È autore di Roksolanki (prima edizione, 1654), raccolta di canti di contenuto amoroso, idillico-pastorale, [...] uno dei documenti più interessanti della lirica secentesca polacca. Vi sono in essi palesi riflessi della poesia classica (specialmente di Ovidio) e di quella pastorale e popolareggiante italiana; e chiaro ne è il nesso con l'indigena poesia borghese ...
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DEL VIRGILIO, Giovanni
Emilio Pasquini
Nacque a Bologna, secondo l'accessus del codice XIII. G. 33 della Biblioteca naz. di Napoli ("natione Bononiensis, habitans in Porta Nova ante ecclesiam Sancti [...] indicate da F. Ghisalberti per le Allegorie ovidiane del D. (Arnolfo d'Orléans, Giovanni di Garlandia coi suoi Integumenta Ovidii, Fulgenzio, i mitografi vaticani ecc.) e da P. O. Kristeller per l'Ars dictaminis (Donato, De inventione ciceroniano con ...
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Marte
Giorgio Padoan
Emmanuel Poulle
Marcello Aurigemma
Figlio di Zeus e di Era (secondo alcuni mitografi, della sola Era, senza intervento maschile), Ares, dio della guerra, è rappresentato per lo [...] la paternità del fondatore di Roma (e da lui Romolo-Quirino sarebbe stato assunto in cielo: cfr. Met. XIV 805-829).
Ovidio narra gli amori del dio per Venere (che gli avrebbe generato vari figli, tra cui Cupido) e la conseguente scoperta dell ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...