Pieridi
Antonio Martina
. Secondo Pausania (IX XXIX. 3), Piero (Πίερος) - il cui nome si connette con la Pieria (Πίερία o Πίερίς), antica denominazione di una zona costiera della Macedonia, sul golfo [...] ai poeti latini (cfr. Orazio Ars poet. 405 " Pieriis... modis ", Carm. III IV 40 " Pierio... antro "; Stazio Theb. I 3 " Pierius... calor "; Ovidio Pont. II IX 62 " Pieria... via "). V. MUSE.
La favola delle figlie di Piero è rievocata in Pg I 9 ss ...
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Pohlenz, Max
Filologo e storico tedesco della filosofia antica (Häuchen, Brandeburgo, 1872 - Gottinga 1962). Dal 1909 al ’33 fu ordinario di filologia classica presso l’univ. di Gottinga. Allievo di [...] alla scienza. Accanto a studi di argomento più circoscritto, tra i quali si segnalano gli scritti su Ovidio (De Ovidii carminibus amatoriis, 1913), Cicerone, Panezio (Antikes Führertum. Cicero de officiis und das Lebensideal des Panätios, 1934; trad ...
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adesare
Luigi Vanossi
. La voce compare in Fiore CLIV 14 Ma ch' ella pensi a chieder sua dispensa, / sì ch'ella non si truovi soffrattosa, / quando vecchiezza vien poi che l' adesa, in rima imperfetta [...] aizar (francese antico aisier), " fornire di agi, di comodità ", " acconciare ". Il Petronio cita al riguardo un passo di Ovidio Simintendi (" adesarono lo letto "): più stringente pare il rimando alla canzone Amor da cui move 25 " Pregio e amore ...
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SANDYS, George
Salvatore Rosati
Poeta, viaggiatore e colonizzatore inglese, nato a Bishopsthorpe il 2 marzo 1578, morto a Boxley Abbey, presso Maidstone (Kent) nel 1644. Studiò ad Oxford; nel 1610 intraprese [...] a uno stile poetico semplice e a racchiudere con naturalezza il pensiero nel distico (couplet). È soprattutto nella traduzione d'Ovidio che egli giunse a questo risultato, il quale pone degnamente il S. accanto al Denham e al Waller.
Ediz.: Poetical ...
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Catone l'Uticense
Mario Fubini
Marco Porcio C. (95 - 46 a.C.) è ricordato in If XIV 13-15, e in più luoghi del Convivio e della Monarchia (di cui si dirà più avanti); personaggio dei canti i e II del [...] Association of America " XVII n. 1; Zingarelli, Dante (1903), 1028-1030; N. Scarano, Saggi danteschi, Livorno 1905, 109-156; F. D'OViDio, Il primo canto del Purg., rist. in Il Purgatorio e il suo preludio, Milano 1906, 3-147; F. Foffano, Sulla soglia ...
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contrapasso
Silvio Pasquazi
Applicazione dantesca dell'antico principio giuridico-morale detto ‛ legge del taglione ' (se ne veda la formulazione biblica in Ex. 21, 23 ss.; Lev. 24, 17-20; Deut. 19, [...] XI 52-54). In base a questi e a tanti altri esempi, il contrapasso, e non contrappasso (come ha dimostrato il D'Ovidio, Sette chiose), è apparso ai commentatori applicato o per analogia o per contrasto; ed è norma osservata generalmente per tutte le ...
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frutto
Alessandro Niccoli
Ricorre frequentemente in tutte le opere, con la sola esclusione della Vita Nuova; è usato due volte anche nel Fiore, mai nel Detto.
Nella sua accezione più ampia indica quanto [...] volte: il passo di Pg XXVIII 143 Qui fu innocente l'umana radice; / qui primavera sempre e ogne frutto, ha per fonte Ovidio (Met. I 107-109 " ver erat aeternum... / mox etiam fruges tellus inarata ferebat "); in Cv IV II 10 dice santo Iacopo apostolo ...
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terzo
Alessandro Niccoli
Nella larghissima maggioranza degli esempi conserva il suo valore di numerale ordinale, ed è perciò riferito a persona o a cosa che, in una serie numericamente ordinata, viene [...] Solon... lo terzo Periandro; IV VI 3, XXIII 14; If IV 90 quelli è Omero poeta sovrano; / l'altro è Orazio satiro che vene; / Ovidio è 'l terzo, e l'ultimo Lucano; Pg XXIX 126, Pd XXXIII 119 parvermi tre giri / di tre colori e d'una contenenza; / e l ...
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serpe (serpente)
Domenico Consoli
Le due forme, anche se di ragione etimologica parzialmente diversa, sono adoperate da D. indifferentemente: basti vedere le occorrenze nel c. XXV dell'Inferno.
Nella [...] IV 454) e staziani (" centum illi stantes umbrabant ora cerastae, / turba minax diri capitis ", Theb. I 103-104), così come da Ovidio (Met. III 324-332) deriva il mito di Tiresia mutato in femmina per aver battuto con una verga " duo magnorum viridi ...
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Parnaso
Giorgio Padoan
Massiccio montuoso della Grecia centrale, ricco di boschi e anfratti, che attraversa la Doride e la Focide costeggiando il golfo di Corinto; il monte principale - anch'esso nominato, [...] protasi della terza cantica, accingendosi ad affrontare l'arduo tema, il poeta invoca l'aiuto di entrambi i vertici del P. (per cui v. Ovid. Met. I 316; Lucano Phars. V 72): Infino a qui l'un giogo di Parnaso / assai mi fu; ma or con amendue / m'è ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...