PIGMALIONE (Πυγμαλίων, Pygmalion)
Giulio Giannelli
Figura della mitologia greca, che ne fa un leggendario re dell'isola di Cipro, il quale si sarebbe follemente innamorato di una statua eburnea della [...] , e che è ripetuta da Arnobio, Adv. nationes, VI, 22) differisce assai la versione, più nota, che si trova in Ovidio (Metamorf., X, 243 segg.) e che è probabilmente la forma originaria della leggenda. Ivi Pigmalione è rappresentato come lo scultore ...
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Nato, sembra, a Venezia. Poeta facile, ma negletto, compose nei primi decennî del sec. XVI un'affrettata continuazione dell'Orlando Innamorato del Boiardo, in tre libri, nella quale si nota il tentativo [...] filosofici: il libro primo ha qualche pregio d'arte. Dell'A. si ricorda inoltre la traduzione in ottave delle Metamorfosi d'Ovidio, che fu presto superata da quella dell'Anguillara. Meno noti sono due altri suoi poemi di materia assai diversa: Lo ...
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Leucotoe
Clara Kraus
Personaggio mitologico. Figlia di Orcano, re di Babilonia, e di Eurinome, fu amata e sedotta da Apollo; ma Clinzia, una delle ninfe oceanine, che prima di lei era stata amata dal [...] viva la figlia. Apollo, impietosito della triste sorte della fanciulla, la trasformò in un albero d'incenso. Il mito si legge in Ovidio Met. IV 190-255, che lo finge raccontato da una delle Miniadi.
La vicenda di Apollo e L. è un esempio cui ...
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Letterato (Siena 1508 - ivi 1578). Ammesso giovanissimo nell'Accademia degli Intronati, intorno al 1540 fu a Padova, dove tenne un corso di filosofia morale da cui trasse argomento per il trattato Della [...] nel 1539 il vivace Dialogo della bella creanza delle donne, noto anche come La Raffaella. Tradusse Virgilio, Senofonte, Ovidio e Aristotele; le sue Annotazioni nel libro della Poetica d'Aristotele (1575) ebbero una certa influenza sui trattatisti ...
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COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] Antonio Mirabelli.
Il più vero modello e maestro del C., tuttavia, restò sempre, in bene e in male, il D'Ovidio, sulla cui prosa corretta, abbondante e sovente troppo diffusa è assai probabile che, consciamente od inconsciamente, il C. articolasse la ...
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Tiresia
Manlio Pastore Stocchi
Mitico indovino di Tebe, appare nella tradizione antica - già attestata nell'Odissea (X 492 ss., XI 90 ss.) - come un " profeta glorioso ", cieco e saggio, testimone e [...] ha esercitato una notevole suggestione sui lettori, almeno fino al Tasso. La cecità e le facoltà divinatorie di T., secondo Ovidio, avrebbero origine dal giudizio che egli diede in una disputa sorta fra Giove e Giunone su quale sesso provi maggior ...
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brutto
Luigi Peirone
. Ha il valore opposto di ‛ bello ', in If XXXIV 34 S'el [Lucifero] fu sì bel com'elli è ora brutto. Con estensione di significato è detto delle Arpie, che, oltre a essere deformi, [...] bruttezza, ma della bruttura onde son sozze... [l'epiteto] è reminiscenza del racconto e dei tocchi virgiliani " (D'Ovidio, Nuovi studi danteschi..., p. 183, citato da Casini-Barbi); " sozze " interpretano anche, tra altri, Porena, Chimenz, Sapegno ...
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POLYDOROS (Πολύδωρος)
F. Coarelli
1°. - Figlio di Priamo e di Laothoe (o di Ecuba).
Secondo la tradizione omerica (Il., xx, 407 ss.; xxi, 88 ss.; xxii, 46 ss.) sarebbe stato ucciso da Achille. Altre [...] lo aveva affidato. Quest'ultima tradizione, in due diverse varianti, è quella seguita da Virgilio (Aen., iii, 40 ss.) e da Ovidio (Metam., xiii, 423 ss.).
Raffigurazioni di P. appaiono su un vaso etrusco-italico al British Museum e, forse, su un ...
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Letterato e poeta spagnolo (n. Toledo 1523 circa - m. 1590); condusse a termine un'opera pastorale di Perálbarez de Ayllón, Comedia de Preteo y Tibaldo, llamada disputa y remedio de amor (1553), e compose [...] la imperial ciudad de Toledo (1578), tuttora inedito, e un poema, Las trescientas. Gli furono attribuiti, ma senza reale fondamento, oltre al Palmerín de Inglaterra (1547), la Tragedia Policiana (1547), e una trad. delle Metamorfosi di Ovidio (1578). ...
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ristorare (restaurare)
Alessandro Niccoli
Esprime il compensare con un bene equivalente una perdita subita, o il riparare , con una pena adeguata una colpa commessa.
Nel primo senso vale " reintegrare [...] Lete e dell'Eunoè] non surge di vena / che ristori vapor che gel converta. Analogamente, con riferimento al mito narrato da Ovidio (Met. VII 523-660), secondo il quale, allorquando gli abitanti di Egina morirono tutti di peste, Giove ripopolò l'isola ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...