MELEAGRO (Μελέαγρος, Meleager)
F. Brommer *
Figlio di Ares oppure di Oineus re degli Etoli e di Althaia, M. prese parte alla caccia del cinghiale di Calidone, alla spedizione degli Argonauti e ai ludi [...] fu l'uccisore del cinghiale. La leggenda di M. fu prediletta dal mondo classico: Omero, Stesicoro, Bacchilide, Sofocle, Euripide, Ovidio, Stazio ed altri poeti trattarono il mito; l'arte figurativa rappresentò più volte l'eroe, specialmente impegnato ...
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Gaeta
Adolfo Cecilia
Pier Vincenzo Mengaldo
– Città marittima del Lazio meridionale, all'estremità sud del golfo omonimo. Il toponimo antico, Caieta, è legato, dalla leggenda virgiliana (Aen. VII 1-4), [...] in If XXVI 92 D., per bocca di Ulisse, il quale più d'un anno là presso a Gaeta era stato in balia di Circe (Ovidio Met. XIV 308), lo fa derivare direttamente da Enea, non perché ignori il passo virgiliano, ma per porre in evidenza il personaggio più ...
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PERDIX (Περδιξ)
A. Bisi
Nipote di Dedalo per parte di madre la quale, secondo alcune più tarde versioni (cfr. Suda, s. v. Πέρδιχος ἱερόν) si impicca per il dolore causatole dalla morte del figlio. Anch'essa [...] anche pensare alla sua presenza come a un ricordo del ruolo da essa svolto in quella versione della leggenda, raccolta anche da Ovidio, in cui P. precipita dalla rocca sacra ad Atena ma si salva appunto per l'intervento della dea.
Bibl.: Höfer, in ...
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Nome antico del fiume dell'Asia Minore ora chiamato Kücük Menderes ("piccolo Meandro": A. T., 90) o Karasu ("acqua nera"). Nasce dal fianco del M. Tmolo (ora Bozdağ) in Lidia, scorre verso SO., unendosi [...] curve (nel Καυστριανόν μεδίον), donde il suo nome moderno; il suo corso inferiore è popolato ancor oggi da cigni, come in antico (Ovidio, Trist., V, 1, 11). Poi il fiume sfocia nel golfo di Scalanova. Il C. appare come dio del fiume in monete di ...
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Ninfa oreade, che personificava per i Greci il fenomeno di questo nome; vive sui monti, ed è considerata talora naiade per il rumore delle sorgenti e per i suoi rapporti con Narciso. Si citano, appunto [...] 44 colonne: non si può però inferirne che vi fosse culto alla ninfa, né che vi fosse un tempio di Eco.
Dobbiamo a Ovidio la leggenda di E., quale egli la trasse dai mitografi alessandrini. Altri particolari ci offrono Longo, che la dice figlia d'una ...
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TMOLO (Τύμωλος, Tmolus)
Roberto Paribeni
Antico nome di monte o meglio di sistema montuoso nell'Asia Minore, a sud di Sardi, antica capitale del regno di Lidia. Nome moderno Buz Daǧ. Ne escono alquanti [...] a sud (mod. Kücük Menderé). Anche il Pattolo, famoso presso gli antichi per le sue sabbie aurifere, usciva dal Tmolo. Secondo Ovidio (Metamorph., VI, 16) un re di Lidia gli avrebbe dato il nome. Sui suoi fianchi crescevano famosi vigneti ricordati da ...
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NIXI DEI
Nicola Turchi
. Gli "dei inginocchiati" erano tre piedi di tavolo, in figura di giganti inginocchiati, riportati da Corinto come bottino di guerra e sospesi nel tempio di Giove Capitolino, [...] , quale dono votivo (Festo, p. 174). La fantasiosa erudizione popolare spiegava queste tre cariatidi, dalla loro posizione, come divinità protettrici del parto; e invero come tali, insieme con Lucina, le invoca Alcmena in Ovidio, Met., IX, 294. ...
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fonte
La forma maschile (come nel latino) si alterna a quella femminile, quando il termine è in senso proprio, mentre prevale quando è in senso figurato. In senso proprio, nel preciso significato di [...] fonte nasce il Nilo picciol fiume; anche in If XXV 98 e Pd III 18, dove il f. è, rispettivamente, quello in cui Ovidio / ... [Aretusa] converte poetando, e quello che D. chiama altrove lo specchio di Narcisso (lf XXX 128; cfr. Met. V 572 ss., III 407 ...
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Filogeo
Giorgio Brugnoli
. Il quarto cavallo della quadriga del Sole, in Cv IV XXIII 14 E queste parti si fanno simigliantemente ne l'anno, in primavera, in estate, in autunno e in inverno; e nel die, [...] . II 153-154) attesta per i cavalli del Sole, nell'ordine, i nomi di Pyrois, Eous, Aethon e Phlegon. Sulla base di Ovidio, che è l'auctoritas dichiarata da D., gli editori milanesi (1826-27) corressero F. in Flegon: li seguirono gli editori del '21 ...
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forcuto
Vincenzo Valente
L'aggettivo appartiene alla serie desinenziale in -uto, che denota particolarità fisiche: ‛ membruto ', ‛ nasuto ', ‛ barbuto ', ‛ cherchuto ', ecc. E usato per indicare qualche [...] vult plura loqui, sed lingua repente / in partes est fissa duas "), cui D. fa esplicito riferimento: Taccia di Cadmo e d'Aretusa Ovidio (XXV 97).
In un altro passo dell'Inferno l'aggettivo è usato come predicativo: l'altro che l'uomo ha forcuto è la ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...