verga (virga)
Maria Adelaide Caponigro
Con il significato di " bastone " ricorre in Pg XXVII 80 [il] pastor... 'n su la verga / poggiato; e in If XX 44, nell'episodio della metamorfosi di Tiresia (ripreso [...] da Ovidio Met. III 324-325 " duo magnorum viridi coeuntia silva / Corpora serpentum baculi violaverat ictu "), al quale, per riavere le maschili penne, ribatter... convenne / li duo serpenti avvolti, con la verga (plausibile è anche l'interpretazione ...
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Calcante (Calcanta)
Pietro Mazzamuto
Figlio di Testore da Micene, cantato da Omero (Il. I 68 ss.; II 300 ss.) e presente anche nei testi dei tragici greci, nonché in Virgilio (Aen. II 113 ss.) e Ovidio [...] (Met. XII 19 ss.); è il famoso indovino che accompagnò i Greci alla guerra di Troia.
Vaticinò che senza Achille Troia non sarebbe caduta, che l'assedio sarebbe durato dieci anni, che la spedizione sarebbe ...
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Poeta greco (fine sec. 4º d. C.), autore del poemetto Ero e Leandro, molto ammirato specialmente nel periodo del Romanticismo, soprattutto per l'argomento; in realtà M., che ebbe qualche modello ellenistico [...] per noi perduto (fonte anche di Ovidio per la stessa leggenda), è poeta mediocre, anche se dotato di una certa grazia e semplicità. ...
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IPPOMENE (‛Ιππομένης, Hippomĕnes)
Angelo Taccone
Eroe beotico, originario d'Onchesto, figlio di Megareo (o di Ares) e di Merope. La bella Atalante (v.), beotica di Scheno, aveva posto come condizione [...] li cambiò in leoni che aggiogò al proprio cocchio. La fonte letteraria più cospicua della leggenda è rappresentata da Ovidio, Metamorfosi, X, vv. 560-704. Nella letteratura italiana è nota la gustosa imitazione che della leggenda fece il Boiardo ...
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MANIPOLO
Plinio Fraccaro
. Antichità classica. - Manipulus è propriamente una manciata di fieno o d'altro. Con la stessa parola s'indicava anche una suddivisione della legione romana; ciò che gli antichi [...] spiegavano (v., ad es., Ovidio, Fasti, III, 187) col fatto che un fastello di fieno legato e pendente dalla sommità di una pertica sarebbe stata la primitiva insegna della schiera, detta appunai manipulus. Manipulares erano i soldati d'uno stesso ...
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POLIFEMO (Πολύϕημος, Polyphemus)
Ciclope figlio di Posidone e della ninfa Toosa. Il poeta del IX dell'Odissea, elaborando questa figura, probabilmente già popolare in fiabe e racconti di marinai, le ha [...] di Teocrito, giovanottone sentimentale e malinconico, innamorato ingenuamente della ninfa Galatea. Nei poeti latini, come Virgilio e Ovidio, P. riappare nelle gigantesche e fiere proporzioni dell'Odissea (per quanto certo meno selvaggio), come rivale ...
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MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] débuts de l'histoire des religions au Moyen Age, Revue de l'histoire des religions 109, 1934, pp. 5-27; L.K. Born, Ovid and Allegory, Speculum 9, 1934, pp. 362-379; A Bibliography on the Survival of the Classics, 2 voll., London 1934-1938; W. Gundel ...
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Maia
Clara Kraus
Nome di divinità greca. Fu la più bella delle sette Pleiadi, figlie di Atlante e di Pleione, e dal connubio con Giove generò Mercurio, nato in una grotta del monte Cillene in Arcadia [...] (cfr. Ovidio Met. I 668 ss., II 685 ss.).
In quanto madre di Mercurio M. è nominata assieme a Dione, madre di Venere, in Pd XXII 144 Maia e Dïone: sono due vocativi e chiudono la terzina in cui D. riferisce come, grazie all'accresciuta facoltà visiva ...
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Scultore in cera (n. 1620 circa - m. 1680 circa). Il più noto esponente di una famiglia di ceroplasti, lavorò ad Augusta, a Ratisbona e a Vienna, dove nel Kunsthistorisches Museum sono conservati oltre [...] cento bassorilievi con scene dalle Metamorfosi di Ovidio. ...
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Scrittore e soldato di ventura inglese (Shrewsbury 1520 circa - Londra 1604). Compose opere in prosa e in versi; tra le più note: Shore's wife, in Mirror for magistrates (1563) e The worthines of Wales [...] (1587). Tradusse dai Tristia di Ovidio. ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...