intenditore
Vincenzo Valente
Sostantivo d'agente, da ‛ intendere ', usato solo in Cv IV XXVII 19 Ahi quante cose sono da notare in questa risposta! Ma a buono intenditore basti essere posto qui come [...] sa comprendere a fondo il senso delle cose che gli son dette, un lettore dotato di buon ‛ intendimento ' qual è colui che Ovidio poteva pensare di avere come uditore della sua favola di Eaco e Cefalo, e D. dei suoi ammaestramenti intorno alle virtù ...
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Tifeo (Tifo)
Clara Kraus
Uno dei giganti, figli del Tartaro e della Terra; per aver tentato di spodestare Giove, T. fu colpito dal suo fulmine e sprofondò sotto l'Etna (cfr. Ovidio Met. V 346-348, Fast. [...] e gli epiteti alludenti alla sua straordinaria forza e ferocia (cfr. tra le molte fonti, oltre alle citate: Orazio Carm. III IV 53; Ovidio Fast. IV 461; Seneca Thyestes 809; Lucano Phars. IV 596).
In Cv II V 14 D. cita due versi di Virgilio (Aen. I ...
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Perillo
Manlio Pastore Stocchi
Artefice di Agrigento (560 a. C. circa), costruì e offrì a Falaride un bue cavo di bronzo (" taurus " secondo la maggioranza delle fonti antiche; ma si tenga presente [...] sua lima (vv. 7-9).
P. vi è designato nella perifrasi colui... lima. In questi versi è soprattutto presente l'eco del racconto ovidiano, integrato da quello di Orosio Hist. I XX 1-4. Quanto al commento di D., e ciò fu dritto, gli esegeti richiamano ...
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Studioso di archeologia e folclore abruzzese (Pratola Peligna 1836 - Sulmona 1907); condusse ricerche archeologiche ad Aufidena e Corfinio. Opere principali: Usi e costumi abruzzesi (6 voll., 1879-97); [...] Proverbi abruzzesi (1877); Ovidio nella tradizione popolare di Sulmona (1886); Il Messia dell'Abruzzo (1890). D'Annunzio, che gli era amico, trasse dalle sue opere molti temi relativi all'ambiente e ai costumi dell'Abruzzo. ...
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Nisa
Clara Kraus
Nome geografico. Uno dei due vertici del Parnaso, monte della Tessaglia, ai confini con la Beozia, ricordato di frequente assieme all'altro, Cirra, dai poeti latini (cfr. Ovidio Met. [...] I 316 ss., II 221; Lucano Phars. V 73).
Senza esplicita menzione vi si allude come alla sede delle Muse in Pd I 16-18 Infimo a qui l'un giogo di Parnaso / assai mi fu; ma or con amendue / m'è uopo intrar ...
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MIDA (Μίδας, Midas)
Angelo TACCONE
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Il nome è storico, attestato da iscrizioni frigie e assire (sotto la forma Mita), che chiamano così alcuni sovrani del regno frigio indipendente dell'epoca pregreca, [...] che ha avuto la disgrazia di nascere, il morire subito.
Più note assai sono intorno a M. le due storielle riferite diffusamente da Ovidio (Mit., XI, 85-193) e più in breve da Igino, Favola 191, e da Servio Ad Aen., X, 142. Un giorno Sileno, essendo ...
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CIOFANO, Ercole
Vera Lettere
Di nobile famiglia, nacque a Sulmona da Giovanni prima della metà del sec. XVI. Si ignora l'anno di nascita.
Fin da giovane si applicò allo studio del greco e del latino, [...] dotto con le fatiche d'altri".
Suo sostegno fu l'amicizia del Mureto, cui forse si deve la pubblicazione del commento ad Ovidio presso il Manuzio nel 1578. Ma è grazie all'interessamento dell'umanista spagnolo B. Arias Montano che il C. poté dare ...
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Retore e declamatore latino del tempo di Augusto; forse spagnolo, fu amico di Seneca il Vecchio, di cui adottò il figlio maggiore Anneo Novato (detto perciò poi Lucio Anneo Giunio Gallione), e di Ovidio, [...] con cui fu in relazione durante l'esilio del poeta a Tomi ...
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Ciprigna
Clara Kraus
. Una sola volta nell'opera dantesca (Pd VIII 2 la bella Ciprigna) Venere è indicata con questo appellativo, derivatole dall'isola di Cipro, ove era particolarmente venerata (cfr. [...] Ovidio Met. X 270 " Festa dies Veneris tota celeberrima Cypro ").
Di Venere come divinità pagana e del culto che le veniva reso, assieme alla madre Dione e al figlio Cupido, parla appunto diffusamente D. nelle prime tre terzine del canto VIII del ...
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Nereo
Clara Kraus
Divinità marina; secondo la mitografia greca era figlio del Ponto e della Terra e padre delle Nereidi; dai poeti latini è identificato in più luoghi con Nettuno (Aen. II 41.8-419; [...] la più antica delle divinità marine, distinta da Nettuno (definito perciò " grandaevus " in Georg. IV 392, e " senex " in Ovidio Her. III 74).
Il nome ricorre in Eg IV 21 Nerei confinia; con significato metonimico di " mare " (vedi anche in Giovanni ...
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moralizzazione
moraliżżazióne s. f. [der. di moralizzare]. – 1. L’azione e l’effetto del moralizzare: intensa, efficace m.; m. della vita pubblica. 2. Procedimento ermeneutico – praticato soprattutto nella cultura medievale – attraverso il...
anguipede
anguìpede agg. e s. m. [dal lat. anguĭpes -ĕdis, comp. di anguis «serpe» e pes pedis «piede»]. – Propr., che ha serpenti per piedi; epiteto dato già da Ovidio ai giganti che tentarono la scalata al cielo, immaginati con i piedi tortuosi...