Figlio (1332-1391) di Andronico III, gli successe nel 1341. Il consiglio di reggenza fu presto rovesciato da Giovanni VI (o V) Cantacuzeno che, incoronatosi imperatore, diede in moglie al giovane collega [...] l'aiuto dei Genovesi. Cessato il pericolo serbo per l'improvvisa morte dello zar Stefano Dušan (1355), si presentò quello degli Ottomani; G. chiese allora aiuti all'Occidente, ma all'appello papale non rispose una crociata e G. fu costretto nel 1363 ...
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Statista ottomano (İstanbul 1815 - Nizza 1869). Medico, esercitò a Tripoli di Libia (1834-37), poi fu dragomanno nell'amministrazione della Porta. Fu più volte ministro degli Esteri (1852, 1855, 1858, [...] l'intervento delle grandi potenze in varie questioni (Serbia, Creta, Libano). Sono legate a lui importanti riforme liberali del periodo delle Tanzimat (Riforme) come quella dell'uguaglianza di tutti i sudditi ottomani senza distinzione di religione. ...
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Faysal I
(propr. Faysal ibn Husayn ibn ‘Ali al-Hashimi) Sovrano hashimita dell’Iraq (Ta’if 1883-Berna 1933), terzogenito di Husain ibn ‛Ali al-Hashimi, emiro della Mecca e pretendente al califfato sunnita [...] le forze arabe nazionaliste. Dal 1918 al 1920, egli vi resse un governo formato da nazionalisti arabi, da ex ufficiali ottomani e da uomini del gruppo di potere hashimita, che rappresentò alla Conferenza di pace di Parigi (1919). Nel corso della ...
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INGHIRAMI, Iacopo
Marco Gemignani
Nacque a Volterra nel luglio 1565 da Giovanni, di famiglia volterrana di lontane origini tedesche, e da Lucrezia Falconcini.
L'I., rimasto presto orfano di entrambi [...] 'Ordine dei cavalieri di S. Stefano, milizia creata da Cosimo I de' Medici nel 1562 con lo scopo di combattere gli Ottomani nel Mediterraneo. Ricevette l'abito di cavaliere il 13 giugno 1581, per mano del commendatore maggiore M. Sforza, e iniziò il ...
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Mircea I detto il Vecchio o il Grande
Mircea I
detto il Vecchio o il Grande Principe di Valacchia (m. 1418). Figlio di Radu I, salì al trono nel 1386 e per i suoi vasti possessi, che si estendevano [...] con il disastro di Nicopoli (1396); dopo la sconfitta dei cristiani la Valacchia vide la propria indipendenza fortemente limitata dagli ottomani. Solo la sconfitta subita ad Angora dai turchi per opera dei mongoli (1402) e le lotte scoppiate fra i ...
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Isma'il I
Isma‛il I
Fondatore della dinastia persiana dei Safavidi (Ardabil 1487-ivi 1524). Discendente dal fondatore di una confraternita mistica, Safi al-Din (da cui «safavide»), I., appoggiato da [...] della Persia, alla quale impose lo sciismo, assumendo nel 1502 il titolo di scià e ponendo a Tabriz la sua capitale. I. fu autore della conquista del Khurasan, che ricostituì la Persia in Stato nazionale, mentre fu sconfitto più volte dagli ottomani. ...
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Capitano cristiano nelle lotte contro i Turchi (n. in Transilvania 1387 circa - m. Zimony 1456). Entrato (1433) per due anni al servizio di Filippo Maria Visconti, approfondì a Milano lo studio dell'arte [...] i Turchi; dopo la battaglia di Semendria (1441), con la quale riuscì a liberare la Serbia dagli invasori, annientò gli Ottomani con la grande vittoria di Sibiu in Transilvania (1442); più tardi condusse con i Polacchi una lunga campagna che finì col ...
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Murad IV
Sultano ottomano (n. 1612-m. 1640). Figlio di Ahmed I, salì al trono appena undicenne, nel 1623; restò fino al 1632 sotto la tutela della madre e dei ministri, poi assunse personalmente la direzione [...] la rivolta dell’emiro druso Fakhr al-din, combatté vittoriosamente contro i Safavidi, conquistando Tabriz (1635) e riprendendo Baghdad (1638) e gran parte dell’Iraq, poi definitivamente assicurati agli ottomani dal Trattato di Qasr-i Shirin (1639). ...
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Dinastia musulmana sunnita dello Yemen (1229-1454), successiva a quella degli Ayyubiti. L'eponimo fu Muḥammad ibn Hārūn, che acquisì il soprannome di Rasūl ("Messaggero") per la sua fedeltà ad un califfo [...] principale, e l'architettura, che registrò la costruzione di numerosi edifici e monumenti nel sud del paese. La dinastia ebbe termine nel 1454 allorché Aden cadde nelle mani della dinastia dei Ṭāḥiridi, a cui nel sec. 16º successero gli Ottomani. ...
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Uomo politico ottomano (Sokolovići, presso Višegrad, 1505 circa - Costantinopoli 1579), di origine serbo-bosniaca; si convertì in giovane età all'Islam. Seguì la carriera amministrativa e delle armi sotto [...] Lepanto (1571). La sua presenza al vertice dell'Impero fece di lui il tramite autorevole fra la nazione serba e gli Ottomani, specie con la creazione del patriarcato di Peć (1557), affidato a suo fratello Makarije; la lingua serbo-croata divenne una ...
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ottomana
s. f. [dall’agg. ottomano; cfr. i nomi divano e sofà, che sono voci di origine araba]. – 1. Tipo di divano all’uso turco, di forma rettangolare e di dimensioni analoghe a quelle di un letto, la cui spalliera è costituita da uno o...
ṭarbūsh 〈ṭarbùuš〉 s. m., arabo [dal turco *ter-pošu «panno per il sudore (ter)», turbante leggero indossato dai soldati ottomani]. – In passato, il copricapo nazionale egiziano, a forma di tronco di cono, di colore rosso, con fiocco nero o blu...