Scrittore tedesco (Eisfeld, Turingia, 1813 - Dresda 1865). Dopo essersi dedicato alla musica, che studiò con Mendelssohn a Lipsia, investì le proprie energie creative nella letteratura. Di salute malferma, in lotta con le difficoltà materiali e con la propria eccitabilità e l'esasperata sottigliezza, perseguì tuttavia un ambizioso piano di studî e di realizzazioni riuscendo ad affermarsi come uno degli ...
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Regista e produttore (Vienna 1906 - New York 1986); attore con M. Reinhardt e direttore del Teatro della Josefstadt, dal 1936 negli USA, regista teatrale e cinematografico. Spesso anche produttore dei suoi film, affrontò i generi più disparati (commedia, western, musical, kolossal, ecc.) con stile personale e soluzioni visive elaborate, sfruttando al meglio le innovazioni della tecnica (colore, cinemascope, ...
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Scrittore tedesco (Magdeburgo 1829 - Berlino 1911); dapprima insegnante e giornalista, si ritirò quindi (1862) a vita privata, dedicandosi all'attività letteraria. Fu narratore di stampo liberal-democratico, [...] Sonntagskind (3 voll., 1893); Stumme des Himmels (2 voll., 1895). Interessanti gli studî teorico-critici, in cui si rivela continuatore di OttoLudwig: fra l'altro Beiträge zur Theorie und Technik des Romans (1883) e Aus meiner Studienmappe (1891). ...
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Matematico tedesco (Stoccarda 1859 - Lipsia 1937), prof. alle univ. di Gottinga, Tubinga, Königsberg e Lipsia. Insigne cultore della teoria dei gruppi finiti, completò un teorema di C. Jordan, dimostrando l'invarianza di fronte alla relazione di isomorfismo dei gruppi fattori di una serie di composizione (teorema di Jordan-H., 1889). Nella teoria delle funzioni dimostrò che la funzione Γ non soddisfa ...
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Matematico (Königsberg 1811 - Monaco 1874). Allievo di Jacobi, di cui subì l'influenza, fu successivamente prof. all'univ. di Heidelberg e al politecnico di Monaco. A H. si debbono importanti ricerche sulla geometria delle curve piane, in relazione alle quali ha considerato per primo il determinante e la curva, che vanno sotto il suo nome; sotto il nome di H. è anche nota una forma notevole dell'equazione ...
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Ingegnere tedesco (Laage, Meclemburgo, 1843 - Aquisgrana 1904). Dal 1867 al 1870 progettò opere stradali e idrauliche ad Amburgo; fu quindi chiamato quale insegnante di costruzioni civili e idrauliche al politecnico di Aquisgrana. Studiò i serbatoi per acqua, cui applicò la nuova tecnica del cemento armato, ideandone un tipo che porta il suo nome ed è ancora largamente adottato ...
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Ludwig Mies van der Rohe
Fabrizio Di Marco
L’architetto della semplicità delle strutture
Mies van der Rohe è uno dei maestri del movimento moderno in architettura. Tutte le sue opere, sia in Europa [...] materiali. La casa Farnsworth a Plano (Illinois, 1945-50) è costituita da un solo ambiente a un piano, sollevato da terra, con otto pilastri a forma di H che collegano le due solette del pavimento e del tetto; le facciate sono tutte vetrate. Qui le ...
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Poeta tedesco (Düsseldorf 1797 - Parigi 1856). Di famiglia borghese ebrea, si formò in un ambiente aperto alle istanze di rinnovamento conseguenti alla Rivoluzione francese e alla cultura illuministica. [...] legato fino alla morte, avvenuta agli inizî del 1856, dopo otto anni di tormenti, originati da una paralisi progressiva che lo inchiodò con intenti demitizzanti (va anche ricordato l'impietoso opuscolo Ludwig Börne, del 1840). Intanto, sin dal 1828 H ...
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BERENGARIO I, duca-marchese del Friuli, re d'Italia, imperatore
Girolamo Arnaldi
Nacque da Eberardo, conte-duca-marchese del Friuli, "vir nobilissimis Francorum natalibus oriundus" (Translatio s. Calixi [...] venivano redatti: sette lettere non datate delle otto, che contiene il cosiddetto rotolo opistografo di 534-536; F. Sielaff, Der ostfränkische Hof, Berengar v. Friaul und Ludwig v. Niederburgund, in Festschrift A. Hofmeister,Halle 1955, pp. 275-282; ...
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CORELLI, Arcangelo
Piero Buscaroli
Quintogenito di Arcangelo e Santa Raffini, nacque a Fusignano presso Lugo, allora nella diocesi di Ferrara, il 17 febbr. 1653, cinque settima ne dopo la morte del [...] baroque music" (M. F. Bukofzer, pp. 221 s.). Mentre Ludwig Finscher precisa (pp. 23-29) che il C. non è diventato Ottoboni, può farci comprendere come potesse essere scaturita la dedica di otto anni prima, a Sofia Carlotta di Prussia.
L'attesa dell' ...
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