Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] delle lingue straniere. Tra i promotori dell’associazione occorre ricordare Paul Passy, Henry Sweet, Wilhelm Viëtor e OttoJespersen.
Nel corso degli anni, l’associazione cambiò più volte denominazione, la lingua ufficiale passò da inglese a ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] (1a ed. 2004).
Dardano, Maurizio & Trifone, Pietro (1997), La nuova grammatica della lingua italiana, Bologna, Zanichelli.
Jespersen, Otto (1965), The philosophy of grammar, New York, The Norton Library (1a ed. London, Allen & Unwin, 1924 ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] A.K. (1967), Notes on transitivity and theme in English. Part 2, «Journal of linguistics» 3, pp. 199-244.
Jespersen, Otto (1924), The philosophy of grammar, London, Allen & Unwin.
Meillet, Antoine (1906), La phrase nominale en indo-européen ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] de Gruyter.
Hopper, Paul & Thompson, Sandra (1980), Transitivity in grammar and discourse, «Language» 56, pp. 251-299.
Jespersen, Otto (1954), A modern English grammar on historical principles, London, Allen & Unwin, 7 voll. (1a ed. 1909-1949 ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] of Chicago Press.
Hopper, Paul J. & Traugott, Elizabeth C. (1993), Grammaticalization, Cambridge, Cambridge University Press.
Jespersen, Otto (1917), Negation in English and other languages, Copenhagen, Hast.
Joseph, Brian D. & Janda, Richard ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] pp. 117-136.
Horn, Laurence R. (1989), A natural history of negation, Chicago - London, The University of Chicago Press.
Jespersen, Otto (1917), Negation in English and other languages, København, A.F. Host & Son (rist. in Id., Selected writings ...
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La paratassi è una connessione ordinata di frasi in un’entità superiore, in cui le frasi interessate hanno diverso valore informativo (➔ tematica, struttura) e sono collegate tra loro da nessi semantici. [...] Lang, 2 voll., vol. 1º (Entre dépendance et intégration), vol. 2º (Structures, marquages et exploitations discursives).
Jespersen, Otto (1924), The philosophy of grammar, London, Allen & Unwin.
Le Goffic, Pierre (1993), Grammaire de la phrase ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] presupposition, in Id., Semantic interpretation in generative grammar, Cambridge (Mass.), The MIT Press, pp. 229-278.
Jespersen, Otto (1937), Analytic syntax, London, Allen & Unwin.
Lambrecht, Knud (1994), Information structure and sentence form ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] R. (1979), The sound shape of language, Bloomington - London, Indiana University Press (2a ed. Berlin, Mouton de Gruyter, 1987).
Jespersen, Otto (1933), Symbolic value of the vowel i, in Id., Linguistica. Selected papers in English, French and German ...
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Si chiama copula (dal lat. cōpula(m) «unione, legame») qualunque elemento svolga nella frase la funzione di collegare un soggetto e un costituente non verbale in una predicazione. Nel modello classico, [...] littérature et d’histoire anciennes offerts à J. Marouzeau, Paris, Les Belles Lettres, pp. 253-281.
Jespersen, Otto (1937), Analytic syntax, London, Allen & Unwin.
Lyons, John (1968), Introduction to theoretical linguistics, Cambridge, Cambridge ...
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