Scultore rodio (sec. 2º a. C.), di cui Plinio ricorda un simulacro di Apollo e quelli di Latona, di Artemide e delle nove Muse, esistenti nel tempio di Apollo al portico di Ottavia, e un Apollo nudo e [...] un'Afrodite nel tempio di Giunone, a Roma. Le muse furono identificate in quelle riprodotte in due rilievi del British Museum (uno noto sotto il nome di Apoteosi di Omero opera di Archelao di Priene, l'altro ...
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1. Scultore (attivo alla metà del 2º sec. a. C.) figlio di Timarchide e fratello di Policle. Scolpì le statue di Giove e di Giunone per i due templi poi rinchiusi nel Portico di Ottavia a Roma. Rimane [...] di lui la statua classicheggiante di C. Ofellio Fero, eseguita a Delo insieme con il nipote Timarchide II. 2. Scultore (attivo alla metà del 1º sec. d. C.), autore di una statua detta di Agrippina minore, ...
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BATRACHOS (Βάτραχος, Batrăchus)
G. Carettoni
Artista greco della Laconia, vissuto nel II sec. a. C.; con il suo conterraneo Sauras lavorò in Roma alla decorazione dei templi di Giove e di Giunone Regina [...] nel portico d'Ottavia, fatti costruire (o ricostruire) nel 147 a. C. da Q. Cecilio Metello (Plin., Nat. hist., xxxvi, 42). Sono questi i primi edifici romani in marmo; greco sarebbe stato, secondo Vitruvio (iii, 2, 6), anche l'architetto, Hermodoros ...
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NERONE (Nero Claudius Drusus Germanicus Caesar)
B. M. Felletti Maj
Figlio di Agrippina Minore e del primo marito di lei, Cn. Domizio Enobarbo, nacque nel 37 d. C.
Fu adottato e scelto come erede da Claudio, [...] che gli diede in isposa la propria figlia, Ottavia. Divenne imperatore nel 54. Ripudiata Ottavia, ebbe successivamente in moglie Poppea e Statilia Messalina. Pose fine alla vita col suicidio nel 68 d. C., non avendo ancora 31 anni.
Monete coniate da ...
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Pittore greco (prima metà 3º sec. a. C.), forse dell'Asia Minore; autore di un ritratto della regina Stratonice (forse la moglie di Seleuco Nicatore), di quadri raffiguranti Danae, Eracle e Deianira, e [...] di due quadri rappresentanti Eracle che sale al cielo e Laomedonte con Eracle e Posidone (trasportati a Roma nel Portico di Ottavia). ...
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CORNELIA
A. Longo
Figlia di Scipione e madre dei Gracchi. Da un passo di Plinio (Nat. hist., xxxiv, 31) e da uno di Plutarco (Ti. et C. Gracch., 25 (4), 4) sappiamo che una statua raffigurante C., seduta, [...] si trovava anticamente nel portico di Metello e, successivamente, era stata trasferita nel portico di Ottavia. Proprio dai propilei del portico di Ottavia, nei pressi della chiesa di S. Angelo in Pescheria, fu estratta nel 1878 una base rettangolare ...
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Scultore (sec. 1º a. C.), nato nella Magna Grecia; greco, ebbe la cittadinanza romana (89 a. C.) con la legge Plauzia-Papiria, e visse a Roma, dove si conservavano varie opere sue. Fece una statua crisoelefantina [...] di Giove per il tempio innalzato da Metello; altre sculture erano, secondo Plinio, nel portico di Ottavia. Secondo Cicerone, P. cesellò in argento, probabilmente su un vaso, l'aneddoto dell'attore Roscio fanciullo, trovato dalla nutrice nella culla ...
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HELIODOROS (῾Ηλιόδωρος)
G. Cressedi
1°. - Scultore greco. Plinio (Nat. hist., xxxiv, 91) lo elenca fra gli autori di figure di atleti, di armati, di cacciatori e di sacrificanti; altrove (xxxvi, 35) [...] nomina pure un H. autore di un gruppo di Pan e Olimpo in lotta, che si trovava nel Portico di Ottavia; non si sa bene come spiegare questo soggetto, la cui denominazione probabilmente dipende da un qualche errore di Plinio. Questo gruppo che Plinio ...
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DIONYSIOS (Διονύσιος)
L. Catteruccia
6°. - Scultore di Atene, figlio di Timarchides, vissuto tra la fine del sec. II e il principio del I a. C. Con il fratello Polykles lavorò a Roma, dove fece le immagini [...] di Giunone Regina e di Giove Statore per i due templi, più tardi chiusi nel Portico di Ottavia, e dedicati da Metello Macedonico a queste divinità (Plin., Nat. hist., xxxvi, 35). Nulla sappiamo del modo con cui l'artista aveva trattato i soggetti, ma ...
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POLYKLES (Πολυκκῆς, Polykles)
L. Guerrini
2°. - Scultore ateniese, della metà del II sec. a. C., figlio di Timarchides I, fratello di Dionysios (v. dionysios, 6°), padre di Timarchides II e di Timokles, [...] (Paus., vi, 4, 5).
Da Plinio (Nat. hist., xxxvi, 35) sappiamo che insieme al fratello scolpì lo Zeus del Portico d'Ottavia a Roma, e una Hera che si trovava pure a Roma, intra Octaviae vero porticus aedem Iunonis. Pausania (loc. cit.) lo indica come ...
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ottava
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ottavo]. – 1. Periodo di sette giorni che segue a una festività religiosa, di cui è un prolungamento: l’o. di Pasqua, di Natale. 2. Nella metrica, strofa di 8 endecasillabi, di cui i primi 6 a rima...
ottavo
agg. num. ord. e s. m. [lat. octavus, der. di octo «otto»]. – 1. agg. a. Che, in una successione, occupa il posto corrispondente al numero otto, cioè viene dopo altri sette (in scrittura numerica 8°, in numeri romani VIII): l’o. giorno...