sdrucciolo In linguistica, che ha l’accento sulla terzultima sillaba (it. esile). Versi s.; endecasillabi, settenari, ottonari s. sono quelli che, terminando con parola s., hanno 12 sillabe invece che [...] 11, 8 invece che 7 e così via; ottave s., composte di versi sdruccioli. ...
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Indianista italiano (Torino 1835 - Napoli 1914). Prof. di sanscrito e linguistica nell'univ. di Napoli dal 1872. Socio nazionale dei Lincei (1907). Fu autodidatta nello studio del sanscrito. Temperamento [...] sia per la fedeltà all'originale sia per doti letterarie. Una ampia antologia del Mahābhārata, estesa per poco meno di 7500 ottave di fattura ariostesca, che traducono circa 15.000 strofe dell'originale, fu pubblicata postuma (1933-39). ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] scrittore dottissimo e raffinato in volgare, latino e greco. La sua produzione volgare comprende un poemetto mitologico-encomiastico in ottave, le Stanze per la giostra, iniziato nel 1475 e interrotto nel 1478; un testo teatrale, la Fabula di Orfeo ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] di scrittori stranieri.
Tra questi, oltre agli spagnoli (tra cui anche il grande Lope de Vega, con un’elegante ottava italiana inserita nel poema Filomena), spicca lo stuolo dei francesi italianisants (Picot 1906-1907): autori minori per lo più (da ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] «la nostra oggi toscana»), con un singolare disinteresse per il modello delle Tre Corone.
La poesia narrativa in ottave sviluppa una linea popolaresca nella quale la naturalità del fiorentino si esalta. Così nel poema cavalleresco Morgante di Luigi ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] nell’opera di esordio, la Caccia di Diana, composta a Napoli, e nell’Amorosa visione (1340-1341), a vari poemi in ottave, forma codificata se non proprio introdotta da Boccaccio (Gorni 1978; Balduino 1984; Bartoli 1999-2000): il Teseida delle nozze d ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] e i poemi cavallereschi: sorti fra 14° e 15° sec., a opera di poeti popolani di città, i cantari in ottave hanno ispirato tutta la tradizione letteraria cavalleresca, dalla Spagna in rima al Morgante, all’Orlando innamorato, al Furioso.
Superata è ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] tonale degli enunciati parlati, corrisponde la più ampia oscillazione delle frasi cantate, che possono tranquillamente superare le due ottave. Le vocali nel canto lirico (➔ melodramma, lingua del) tendono ad essere oscurate, e dunque la a può talora ...
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FORMICHI, Carlo
Paolo Taviani
Nato a Napoli il 14 febbr. 1871 da Giuseppe e Vincenza Pisa, si era appassionato allo studio del sanscrito già prima di giungere all'università, dove lo continuò sotto [...] il F. aveva curato l'edizione postuma di un'ampia traduzione italiana del Mahābhārata realizzata in più di cinquemila ottave dal suo maestro, M. Kerbaker (v. M. Kerbaker, Scritti inediti, Mahābhārata, II-VI, Roma 1932-39). Dalle riflessioni raccolte ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] perugino l’antico prestigio, scrisse la commedia I megliacci; Giovan Battista Lalli (1572-1637), autore di sei ottave in «lingua norcina rustica»; Virgilio Verucci, inventore (nel Pantalone innamorato,1663) della maschera perugina di Guazzetto, a ...
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ottava
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ottavo]. – 1. Periodo di sette giorni che segue a una festività religiosa, di cui è un prolungamento: l’o. di Pasqua, di Natale. 2. Nella metrica, strofa di 8 endecasillabi, di cui i primi 6 a rima...
ottavo
agg. num. ord. e s. m. [lat. octavus, der. di octo «otto»]. – 1. agg. a. Che, in una successione, occupa il posto corrispondente al numero otto, cioè viene dopo altri sette (in scrittura numerica 8°, in numeri romani VIII): l’o. giorno...