Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] (l’ultimo capitolo, in realtà il 91, è del 1373), a numerosi cantari (poemetti narrativi in ottavarima). Di un linguaggio poetico altrettanto corrente sono esempio i numerosi cantari anonimi, dalla versificazione spesso trascurata (almeno ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] Leonardo Salviati, «Heliotropia» [on-line journal] 6, 1-2, pp. 1-27.
Gorni, Guglielmo (1978), Un’ipotesi sull’origine dell’ottavarima, «Metrica» 1, pp. 79-94.
Herczeg, Gyula (1963), I cosiddetti nomi parlanti nel Decameron, in Atti e memorie del VII ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] Al confine tra letteratura e tradizioni popolari si situano la produzione del Maggio drammatico, e la poesia in ottavarima, sia sotto forma di componimento tradizionale, sia nelle vesti di contrasto improvvisato fra due poeti (detti bernescanti) che ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] della storia (➔ sonetto; ➔ terza rima; ➔ canzone; ➔ sestina; ➔ ottavarima, frottola, madrigale, ecc.), e poi .
Tra i vettori del ritmo, il più resistente è stata la rima, stabile e fissata nei luoghi previsti fino a tutto l’Ottocento. Per ...
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Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] possono dirsi narrative) la lassa, il distico, la quartina, il serventese, la ➔ terza rima (e il capitolo ternario), l’➔ ottavarima, la nona e la decima rima, ecc. In alcuni casi, la forma metrica diventa indissolubile connotato di un genere: così ...
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MANCINI, Lorenzo
Francesca Brancaleoni
Nacque a Firenze il 18 ag. 1776, dal conte Pietro e da Adola Ridolfi Fedini da Ponte. Dall'età di sei anni studiò privatamente latino, francese, geografia e storia, [...] e 1843), il M. rivolse i propri strali contro V. Monti: lo contestò non soltanto come traduttore (Intorno alla versione in ottavarima della metà del primo libro dell'Iliade, composta da V. Monti l'anno 1824), ma anche come linguista (La proposta del ...
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GAITER, Luigi
Francesca Brancaleoni
Nacque a Caprino Veronese il 5 nov. 1815 da Antonio, avvocato. Intrapresi gli studi nel liceo comunale, nel 1834, prima ancora di averli ultimati, pubblicò a Verona [...] La prigioniera del lago di Garda, novella in ottavarima ispirata ad Adelaide di Borgogna che gli valse un incisivo giudizio da parte della Biblioteca italiana (XIX [1834], pp. 384 ss.).
Entrato successivamente nel seminario di Verona, il G. vi ...
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Processo fisiologico per cui si produce un suono o un rumore per mezzo degli organi vocali.
Fisiologia e medicina
Concorrono nella f.: a) un meccanismo vibrante, rappresentato dalle corde vocali vere; [...] una lancia, con base posteriore, e prende il nome di rima glottidea. I movimenti di abduzione e di adduzione delle corde età e il sesso: nel maschio alla pubertà si abbassa di un’ottava; nel corso dell’età, può accadere che una voce tenorile diventi ...
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Linguistica
Accordo delle sillabe finali, che forma la rima; talora s’intende per c. l’uguaglianza delle sole consonanti nella terminazione di due parole (per es., mare e dolore; padre e leggiadro), contrapposta [...] capaci di produrre un effetto d’affermazione e di riposo. Tali, per es., fin dalle antiche civiltà classiche, gli intervalli di ottava e di quinta ( c. perfette) e, fin dal Medioevo, quelli di terza e di sesta ( c. imperfette) e tali, nel sistema ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] in -ao, -ò, -ei, -ì, che, collocate in rima, individuano efficacemente i dialetti liguri antichi; infine l’espressività sanguigna di cui anche il grande Lope de Vega, con un’elegante ottava italiana inserita nel poema Filomena), spicca lo stuolo dei ...
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ottava
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ottavo]. – 1. Periodo di sette giorni che segue a una festività religiosa, di cui è un prolungamento: l’o. di Pasqua, di Natale. 2. Nella metrica, strofa di 8 endecasillabi, di cui i primi 6 a rima...
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...