ANELLI, Angelo (pseudonimi: Marco Landi e Niccolò Liprandi)
Riccardo Capasso
Nacque a Desenzano sul Garda il 10 nov. 1761. Compi i primi studi nel seminario di Verona, dedicandosi soprattutto alla letteratura [...] M. Accursi compose poi (1843) il Don Pasquale per Donizetti. L'A. fu anche autore di molte opere letterarie - poesie, tragedie, traduzioni, poemi in ottavarima - tra le quali meritano un cenno le sette Cronache di Pindo (Milano 1811-1818), più un ...
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Poema in nove canti, in ottave, di G. Boccaccio, che, secondo l'etimologia dell'autore non molto esperto di greco, vuol dire "prostrato dall'amore". Fu scritto forse nel 1335, probabilmente prima del Filocolo, [...] Giovanni (Dizionario Biografico degli Italiani)
§ Filostrato. Il poemetto, in nove "parti", di disuguale lunghezza, in ottavarima, è stato composto forse contemporaneamente al Filocolo; secondo qualche studioso anche prima, intorno al '35, perché ...
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Letterato (Acquapendente 1724 - Parigi 1803). Studiò e insegnò nel seminario di Montefiascone fino al 1760 o 1761, quando passò a Roma e quindi (1765) a Firenze, ben accolto dal granduca Leopoldo; fu poi [...] ; dal 1798 si stabilì a Parigi. L'"abate Casti" fu migliore della fama, procuratagli specialmente dalle 48 Novelle galanti, in ottavarima, misto di arguzia, goffaggine e oscenità. Migliore il poema degli Animali parlanti (1802), in 26 canti in sesta ...
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Poemetto attribuito dagli antichi a Omero, che descrive scherzosamente, ma con stile colorito epico, la battaglia delle rane e dei topi che sono alla fine sterminati dai granchi mandati da Zeus.
Mediocre [...] , fu imitato da G. Rollenhagen nel Froschmeuseler (1595), e ispirò a G. Leopardi una sorta di continuazione in ottavarima, I paralipomeni della Batracomiomachia (postumo, 1842), dove nella lotta delle rane e dei topi sono satiricamente adombrati i ...
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Novelliere (n. Caravaggio, ultimo ventennio 15º sec. - m. dopo il 1557). Oltre a un mediocre canzoniere (Sonetti, strambotti, epistole e capitoli, 1508), lasciò una raccolta di 75 novelle intrammezzate [...] da altrettanti enigmi in ottavarima, Le piacevoli notti (2 parti, 1550-53), che si fingono esposte da una brigata di dame e gentiluomini raccolti nell'isola di Murano intorno a Ottaviano M. Sforza, vescovo di Lodi. Notevole l'interesse di S. per le ...
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Poetessa veneziana, nota anche come L. Marinella (Venezia 1571 - ivi 1653). Oltre a diverse opere poetiche (La Colomba sacra, 1594, vita di s. Colomba; La vita di s. Giustina in ottavarima, 1606; L'Enrico, [...] ovvero Bisanzio acquistato, 1635; ecc.), pubblicò Le lacrime di s. Pietro di Luigi Tansillo cogli argomenti e colle allegorie di L. M. (1606). Nel discorso La nobiltà et l'eccellenza delle donne, co' difetti, ...
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Poeta svedese (n. Ör, Älvsborg, 1661 - m. in Pomerania 1709). È il principale rappresentante del marinismo in Svezia. Fu traduttore del Pastor Fido del Guarini; all'Adone del Marino s'ispira il poema Kunga-Skald [...] composto in ottavarima (1698) per la morte di Carlo XI. Fra le sue opere d'impronta popolareggiante è la Göta Kiämpa-Wisa om Kåningen å Herr Pädar ("Canzone eroica sul re e sullo zar Pietro"), uscita anonima all'indomani della battaglia di Narva. ...
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Letterato (Ferrara 1450 - ivi 1508); figlio di un altro Niccolò, signore di Correggio, e di Beatrice, figlia illegittima di Niccolò III d'Este, visse a lungo presso gli Estensi partecipando a numerose [...] diplomatiche; prigioniero dei Veneziani (1482) fu poi (1490-98) alla corte di Milano. Di lui restano alcune liriche, un poemetto in ottavarima (Fabula Psiches et Cupidinis, 1491) e un dramma (Fabula di Cefalo) rappresentato a Ferrara nel 1487. ...
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Poeta (Ferrara 1450 - ivi 1508); visse a lungo presso gli Estensi, partecipando a numerose missioni diplomatiche; prigioniero dei Veneziani (1482), fu poi (1490-98) alla corte di Milano. Di lui restano [...] alcune liriche, un poemetto in ottavarima (Psiche, 1491) e un dramma (Cefalo), rappresentato a Ferrara nel 1497, che risente vivamente dell'influsso classico. ...
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Poetessa (Napoli 1519 - ivi 1577 circa). Fu assai lodata ai suoi tempi, ma la sua feconda produzione (Rime, 1548; Seste rime, 1558; ecc.), di fondo moraleggiante, non si stacca dai canoni più consueti [...] del petrarchismo. Singolare fortuna ebbe il suo Discorso sopra tutti i primi canti d'Orlando furioso (1549), in ottavarima. ...
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ottava
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ottavo]. – 1. Periodo di sette giorni che segue a una festività religiosa, di cui è un prolungamento: l’o. di Pasqua, di Natale. 2. Nella metrica, strofa di 8 endecasillabi, di cui i primi 6 a rima...
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...