ALDOBRANDINO da Siena
Mario Marti
Secondo alcuni mss. della sua opera principale, Le Régime du corps, a noi pervenuti, è detto "da Firenze", ma certamente è "da Siena", se, come tutto lascia supporre, [...] XIV, di Zucchero Bencivenne, datato maggio 1310, l'altro anonimo.
Si ha anche notizia di un volgarizzamento in ottavarima dell'ultima parte, dovuto a Battista Saracino di Macerata.
Che la lunga rielaborazione d'argomento scientifico sia stata fatta ...
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ACCIANO, Giulio
Fausto Nicolini
Nacque a Bagnoli Irpino il 13 genn. 1651 dal dottor Lorenzo e da Camilla de Rogato. Adolescente, frequentò la scuola pia fondata in Bagnoli dal vescovo di Nusco, Michele [...] " e in talune delle battagliere controversie collaterali.
Fanno parte della sua produzione La Caputeide,incompiuto poemetto in ottavarima e in dialetto napoletano, ispirato da un Francesco Caputo da Cosenza, mercante e raccoglitore di libri; una ...
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ANELLI, Angelo (pseudonimi: Marco Landi e Niccolò Liprandi)
Riccardo Capasso
Nacque a Desenzano sul Garda il 10 nov. 1761. Compi i primi studi nel seminario di Verona, dedicandosi soprattutto alla letteratura [...] M. Accursi compose poi (1843) il Don Pasquale per Donizetti. L'A. fu anche autore di molte opere letterarie - poesie, tragedie, traduzioni, poemi in ottavarima - tra le quali meritano un cenno le sette Cronache di Pindo (Milano 1811-1818), più un ...
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Casa editrice fondata nel 1862 a Firenze da Adriano S. (Firenze 1834 - ivi 1904), originariamente di carattere popolare (canzoni, storie in ottavarima, fogli volanti). Sotto la guida del figlio di Adriano, [...] Ettore (Firenze 1869 - ivi 1937), la S. raggiunse un più elevato livello qualitativo particolarmente nel campo della letteratura americana, delle pubblicazioni per la gioventù e dei classici italiani e ...
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Letterato (Acquapendente 1724 - Parigi 1803). Studiò e insegnò nel seminario di Montefiascone fino al 1760 o 1761, quando passò a Roma e quindi (1765) a Firenze, ben accolto dal granduca Leopoldo; fu poi [...] ; dal 1798 si stabilì a Parigi. L'"abate Casti" fu migliore della fama, procuratagli specialmente dalle 48 Novelle galanti, in ottavarima, misto di arguzia, goffaggine e oscenità. Migliore il poema degli Animali parlanti (1802), in 26 canti in sesta ...
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Famiglia parmense, nota dal sec. 13º, di parte ghibellina, poi (sec. 14º) guelfa. Tra i membri suoi più noti si ricordano: Gilberto, grammatico, precettore per qualche tempo del figlio naturale del Petrarca, [...] ; Andrea, letterato (m. Parma 1511), autore di un vasto canzoniere, in gran parte inedito, e di un romanzo in ottavarima, Il Filogine (1507); Iacopo, creato nel 1503 conte palatino; Giambattista (1530-1600), giurista di buona fama, governatore dell ...
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Novelliere (n. Caravaggio, ultimo ventennio 15º sec. - m. dopo il 1557). Oltre a un mediocre canzoniere (Sonetti, strambotti, epistole e capitoli, 1508), lasciò una raccolta di 75 novelle intrammezzate [...] da altrettanti enigmi in ottavarima, Le piacevoli notti (2 parti, 1550-53), che si fingono esposte da una brigata di dame e gentiluomini raccolti nell'isola di Murano intorno a Ottaviano M. Sforza, vescovo di Lodi. Notevole l'interesse di S. per le ...
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Poetessa veneziana, nota anche come L. Marinella (Venezia 1571 - ivi 1653). Oltre a diverse opere poetiche (La Colomba sacra, 1594, vita di s. Colomba; La vita di s. Giustina in ottavarima, 1606; L'Enrico, [...] ovvero Bisanzio acquistato, 1635; ecc.), pubblicò Le lacrime di s. Pietro di Luigi Tansillo cogli argomenti e colle allegorie di L. M. (1606). Nel discorso La nobiltà et l'eccellenza delle donne, co' difetti, ...
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Poeta svedese (n. Ör, Älvsborg, 1661 - m. in Pomerania 1709). È il principale rappresentante del marinismo in Svezia. Fu traduttore del Pastor Fido del Guarini; all'Adone del Marino s'ispira il poema Kunga-Skald [...] composto in ottavarima (1698) per la morte di Carlo XI. Fra le sue opere d'impronta popolareggiante è la Göta Kiämpa-Wisa om Kåningen å Herr Pädar ("Canzone eroica sul re e sullo zar Pietro"), uscita anonima all'indomani della battaglia di Narva. ...
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Letterato (Ferrara 1450 - ivi 1508); figlio di un altro Niccolò, signore di Correggio, e di Beatrice, figlia illegittima di Niccolò III d'Este, visse a lungo presso gli Estensi partecipando a numerose [...] diplomatiche; prigioniero dei Veneziani (1482) fu poi (1490-98) alla corte di Milano. Di lui restano alcune liriche, un poemetto in ottavarima (Fabula Psiches et Cupidinis, 1491) e un dramma (Fabula di Cefalo) rappresentato a Ferrara nel 1487. ...
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ottava
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ottavo]. – 1. Periodo di sette giorni che segue a una festività religiosa, di cui è un prolungamento: l’o. di Pasqua, di Natale. 2. Nella metrica, strofa di 8 endecasillabi, di cui i primi 6 a rima...
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...