Poeta inglese, nato nel 1563 a Hartshill (Warwickshire), fece probabilmente parte dei familiari di sir Henry Goodere of Powlesworth, la figlia del quale, Anne Rainsford, si dice gli abbia ispirato la serie [...] , e The Muses' Elizium (1630). Il più importante dei suoi poemi storici è The Baron's Wars (1603), lunga opera in ottavarima, pubblicata per la prima volta nel 1596 sotto il titolo di Mortimeriados. D. inoltre collaborò con H. Chettle, Th. Dekker e ...
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. Efestione chiama ἑνδεκασύλλαβος il metro saffico di undici sillabe (v. saffici, metri); ma il nome hendecasyllabus fu usato specialmente dai Latini, i quali con esso indicarono, oltre il salfico, anche [...] , idillico, morale, politico, satirico e narrativo (v. serventese; terzina; canzone; sestina; ballata; madrigale; strambotto; sonetto; ottavarima. ecc.). Le possibilità di tradurre più liberamente il pensiero si moltiplicano con l'introduzione dell ...
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MEO PATACCA
Alberto Manzi
. Tipo della commedia italiana, apparso con il poema in ottavarima di Giuseppe Berneri (Meo Patacca overo Roma in feste ne i trionfi di Vienna, Roma 1695), scritto in vernacolo [...] romanesco frammisto alla lingua letteraria.
Ma nella vita teatrale M. P. è entrato soltanto nell'Ottocento, quando Filippo Tacconi e Annibale Sansoni trasportarono sulla scena i tipi del Berneri, modernizzandoli ...
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DATI, Gregorio (o Goro).- Nato a Firenze il 15 aprile 1362 da Anastagio (Stagio) e Ghita di Ridolfo Taoni, fu mercante, politico, storico e scrittore; viaggiò molto e soggiornò anche alcun tempo in Spagna. [...] (i manoscritti fanno ora il nome dell'uno, ora quello dell'altro) il poemetto La sfera, in quattro canti e in ottavarima, di cui i numerosi codici e le edizioni a stampa (prima è quella fiorentina del 1513) attestano la larghissima diffusione. Più ...
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Commediografo spagnolo nato a Quel (Logroño) il 19 dicembre 1796, morto l'8 novembre 1873. Fu soldato dal 1812 al 1822, poi impiegato ministeriale, direttore della Biblioteca Nacional (1834), direttore [...] storici Vellido Dolfos e Don Fernando el Emplazado. Fra le rimanenti composizioni vanno ricordate La desvergüenza, poema in ottavarima, le Poesías sueltas, varie notevoli Sátiras e la Epistola moral sobre las costumbres del siglo.
Ediz.: Obras, 5 ...
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Di questo poeta della seconda metà del sec. XV si hanno scarse e incerte notizie. Non prima del 1597, si cominciò a chiamarlo, non si sa come né perché, Francesco Bello. Nel suo poema egli ci fa sapere [...] servizio dei Gonzaga; nel 1506 era morto. Il C. compose, tra il 1490 e il 1496, un poema romanzesco di 95 canti in ottavarima, Il Mambriano, che fu stampato ben, undici volte sino al 1554 (1ª ed., Ferrara 1509). Come il Boiardo, anche il C. attinge ...
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Letterato, nato a Firenze nel 1589 e morto a Iesi nel 1643. Giovinetto, improvvisava con grande facilità in ottavarima sopra ogni materia. Giambattista Strozzi il Giovane lo fece entrare nell'Accademia [...] degli Alterati e nell'Accademia Fiorentina; lo introdusse a corte; lo mandò a Padova, dove udì le lezioni di Galileo, del quale divenne ammiratore e fautore, gli fece prendere la laurea in ambo le leggi ...
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Nacque ai Masi, nella provincia di Padova, nel 1748 e morì nel 1799 a Venezia. Entrato giovinetto nel seminario padovano vi rimase dopo aver compiuto gli studi ad insegnarvi filosofia.
Il B. tradusse dal [...] ai suoi giorni la parodia dialettale che, "con somma vaghezza e felicità", secondo il giudizio del Cesarotti, fece dell'Iliade in ottavarima, col titolo Omero in Lombardia, e stampò a Venezia in due volumi nel 1788. Tre anni prima era stato chiamato ...
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Poeta scozzese, nato verso il 1474, morto nel 1522. Divenne vescovo di Dunkeld nel 1516. Ebbe gran parte nei negoziati per il trattato di Rouen (1517) e quindi visitò la corte di Enrico VIII d'Inghilterra, [...] intorno alla vita umana, che ricorda il Chaucer e il Langland, in stanze di nove versi; Conscience e King Hart, poemetti in ottavarima, ancora manoscritti, nei quali D. rappresenta il conflitto fra l'anima e i sensi, e dà prova di mezzi più potenti ...
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Poeta (circa 1567-1640), nato a Menstrie House, presso Stirling in Scozia. Dopo aver studiato a Glasgow e a Leida, si dedicò per alcuni anni alle lettere e compose sonetti e madrigali. Strinse amicizia [...] Julius Caesar). Più che vere tragedie esse sono dialoghi con intenti didattici e moralistici. Compose anche un poema in ottavarima, Doomsday, in dodici libri. La poesia dell'Alexander, come quella del suo amico Drummond, rivela l'influenza continua ...
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ottava
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ottavo]. – 1. Periodo di sette giorni che segue a una festività religiosa, di cui è un prolungamento: l’o. di Pasqua, di Natale. 2. Nella metrica, strofa di 8 endecasillabi, di cui i primi 6 a rima...
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...