Olivier, Laurence Sir (propr. Laurence Kerr)
Guido Fink
Attore e regista teatrale, cinematografico e televisivo inglese, nato a Dorking (Surrey) il 22 maggio 1907 e morto a Steyning (West Sussex) l'11 [...] Guthrie-Olivier del 1937, doveva apparire innovativa e inquietante. Ma anche in un successivo film shakespeariano, quell'Othello (Otello) diretto in modo alquanto anonimo da Stuart Burge, e realizzato probabilmente in modo piuttosto rapido nel ...
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Reed, Sir Carol
Regista cinematografico inglese, nato a Putney (Londra) il 30 dicembre 1906 e morto a Londra il 25 aprile 1976. La perizia tecnica, l'abilità di narratore, l'impeccabile senso del ritmo [...] tra i quali giganteggia la figura di Orson Welles, che aveva accettato di recitare nel film per finanziare il suo Othello (1952; Otello), senza sapere che la popolarità del personaggio di Harry Lime, fulcro oscuro di questa vicenda di spionaggio, lo ...
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Cannes, Festival di
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
Il Festival international du film di Cannes, uno dei festival cinematografici più famosi nel mondo, è riuscito negli anni ad affermare il proprio prestigio [...] D. di De Sica) vinse per il secondo anno di seguito con Due soldi di speranza di Renato Castellani, ex aequo con Othello (Otello) di Orson Welles. Nello stesso anno Piero Tellini vinse un premio per la sceneggiatura di Guardie e ladri. Nell'edizione ...
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Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] bisogna attendere i contributi di c. come Angelo Francesco Lavagnino (ecco il miglior Pizzetti, ma tramite un allievo, in Othello, 1952, Otello, di Orson Welles), Carlo Rustichelli, forse il più 'neorealista' e genuino dei c. italiani (si pensi al ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] commistione, imposta da difficoltà produttive, di luoghi e ambienti diversi, spesso distanti spazialmente e temporalmente, nell'Othello (1955; Otello), ricomposti in unità dalla maestria del montaggio.
In Polanski appare indubitabile, sin dai tempi ...
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Francesco Zippel
Colonna sonora
«La musica per film ha il gesto del bambino che canta nel buio per proteggersi»
(T.W. Adorno)
Intervista a Ennio Morricone
di
25 febbraio
Nell’annuale cerimonia di consegna [...] e G. Petrassi. Per assistere alla nascita dello specialismo bisogna attendere i contributi di compositori come A.F. Lavagnino (Othello di O. Welles, 1950), C. Rustichelli – forse il più ‘neorealista’ e genuino dei compositori italiani, si pensi al ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] cm video; le straordinarie Histoire(s) du cinéma, 1988-1998, video, uscite anche come libro nel 1998), Welles (Filming "Othello", 1978), altri hanno realizzato, all'interno di un'opera polivalente, film che possono essere ascritti a tale tendenza: il ...
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Otello
Otèllo (anche otèllo) s. m. – Propr., nome del protagonista della tragedia Othello, the Moor of Venice (1604 circa) di Shakespeare, usato antonomasticamente per indicare un marito, o un uomo in genere, geloso in modo ossessivo: essere...
moro1
mòro1 s. m. e agg. [lat. Maurus «abitante della Mauritania»]. – 1. a. s. m. In origine, denominazione degli abitanti della Mauritania, estesa poi ad altre popolazioni africane, come per es. gli Etiopi, e in partic. ai musulmani che nel...