ZEFFIRELLI, Franco
Gian Luigi Rondi
Regista italiano, nato a Firenze il 12 febbraio 1923. Nel cinema dal 1948, come scenografo e assistente regista di L. Visconti per La terra trema. Dopo una prima [...] dei testi, hanno trovato speciale risalto, per la prosa, nel Romeo and Juliet (1960, Old Vic di Londra), nell'Othello (1961, Stratford-on-Avon), ne La lupa (1963, Maggio Musicale Fiorentino), in Sabato, domenica, lunedì (1973) e in Filumena ...
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Finch, Peter (propr. Ingle-Finch, Frederick George Peter)
Luigi Guarnieri
Attore cinematografico inglese, nato a Londra il 28 settembre 1916 e morto a Los Angeles il 14 gennaio 1977. Interprete fra [...] ad avere una tempestosa relazione con lo stesso F.). A Londra, l'attore si dedicò sia al teatro (nel 1951 fu Jago nell'Othello di Orson Welles al St. James's Theatre) sia al cinema. Dopo una serie di film insignificanti, il primo di un certo rilievo ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] per il cinema Twelfth night (1997; La dodicesima notte); O. Parker ha invece messo in scena una mediocre versione di Othello (1995; Otello), in cui Branagh interpreta Jago; R. Loncraine ha ambientato nell'Inghilterra degli anni Trenta un Richard III ...
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Plummer, Christopher (propr. Arthur Christopher Orme)
Francesco Zippel
Attore cinematografico e teatrale canadese, nato a Toronto il 13 dicembre 1927. Raffinato interprete di formazione teatrale, P. [...] disinvoltura dal Commodo di The fall of Roman empire (La caduta dell'impero romano) di Anthony Mann, a uno splendido Othello televisivo, diretto da Philip Saville. Raggiunto il grande successo di pubblico con The sound of music, interpretò nel 1967 ...
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Campanadas a medianoche
Mario Sesti
(Spagna/Svizzera 1964-65, 1966, Falstaff, bianco e nero, 119m); regia: Orson Welles; produzione: Emiliano Piedra, Ángel Escolano per Internacionales Films Española/Alpine; [...] antonomasia. Maturazione della confidenza di Orson Welles con i testi, irrobustita tanto dalle precedenti riduzioni da Shakespeare (Othello ‒ Otello, 1952; Macbeth, 1948), quanto dalle molteplici messe in scena della sua carriera sul palcoscenico, il ...
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Aldo, G.R.
Stefano Masi
Nome d'arte di Aldo Rossano Graziati, fotografo di scena e direttore della fotografia, nato a Scorzè (Venezia) il 1° gennaio 1905 e morto ad Albara di Pianiga (Venezia) il 14 [...] Orson Welles lo considerò l'unico possibile erede di Gregg Toland, appena scomparso, e gli affidò le immagini del suo Othello (1951; Otello). Le ristrettezze economiche in cui Welles fu costretto a girare il film stimolarono la creatività di A. che ...
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De Matteis, Maria
Mario Verdone
Costumista teatrale e cinematografica, nata a Firenze il 6 marzo 1898 e morta a Roma il 9 dicembre 1988. Gli insegnamenti di Gino Carlo Sensani e le esperienze professionali [...] fu la vera erede, la D. M. assunse compiti sempre più prestigiosi, in film di grande respiro e di ispirazione teatrale: Othello (1952; Otello) di Welles, La carrozza d'oro, in cui vengono rievocate le atmosfere della commedia dell'arte del 18° sec ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] e nero. Innanzitutto Welles ha dato alla luce il valore di 'elemento purificatore' (i raggi di sole durante il funerale in Othello, 1952, Otello) e reso in forma visibile i pensieri più neri (le parole di Lady Macbeth "come, thick night", in Macbeth ...
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Trauner, Alexandre
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico ungherese, nato a Budapest il 3 agosto 1906 e morto a Omonville-la-Petite (Francia) il 5 dicembre 1993. Dal 1929, trasferitosi a [...] a Hollywood, ma tornò presto in Europa, per lavorare, adattandosi alle complicate e lunghe vicissitudini produttive, nell'Othello di Orson Welles (1952), per il quale si avvalse della collaborazione di Luigi Scaccianoce. Inventò quindi per Howard ...
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The Third Man
Federica De Paolis
(GB 1948, 1949, Il terzo uomo, bianco e nero, 104m); regia: Carol Reed; produzione: Alexander Korda, Carol Reed per London Films/David O. Selznick; sceneggiatura: Graham [...] possesso di marijuana, Reed propose la sua parte a Orson Welles, all'epoca in Europa in cerca di fondi per Othello (Otello, 1952). Welles acconsentì per centomila dollari senza utili sugli incassi, scelta della quale si sarebbe pentito. Nonostante l ...
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Otello
Otèllo (anche otèllo) s. m. – Propr., nome del protagonista della tragedia Othello, the Moor of Venice (1604 circa) di Shakespeare, usato antonomasticamente per indicare un marito, o un uomo in genere, geloso in modo ossessivo: essere...
moro1
mòro1 s. m. e agg. [lat. Maurus «abitante della Mauritania»]. – 1. a. s. m. In origine, denominazione degli abitanti della Mauritania, estesa poi ad altre popolazioni africane, come per es. gli Etiopi, e in partic. ai musulmani che nel...