MARTE (Mars)
G. Gualandi
Dio indigeno molto venerato dai popoli italici principalmente come protettore di tutte le attività guerresche. Presenta caratteri più complessi rispetto ad Ares (v.), a cui viene [...] Aurea) e di Pompei (Casa di Romolo e Remo), in un mosaico da Ostia del II sec. e in uno di Lixus del III sec. d. C. Reinach, Rép. Peint., p. 177, 4; A. M. Tamassia, in Arte Antica e Moderna, iv, 1958, p. 329 s. Frammento di sarcofago del Vaticano: W. ...
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FILOSOFI
A. Giuliano
C. Bertelli
1. Età greca e romana. - Il tipo figurativo del filosofo è destinato a rappresentare nell'antichità greca e romana non solo la categoria degli uomini di pensiero, ma [...] ss. Sulle pitture con filosofi di Ostia: G. Calza, Die Taverna der Sieben Weisen in Ostia, in Die Antike, XV, 1939, , p. 88 ss.
Per il costume dei sacerdoti nell'arte cristiana più antica, v. quanto esposto da H. Graeven, Die Madonna zw. Zacharias u ...
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AFRODITE (᾿Αϕροδίτη, Aphrodita)
A. de Franciscis*
Dea greca dell'amore, simbolo dell'istinto e della forza vitale della fecondazione e della generazione. In questo aspetto si ricollega all'Ishtar babilonese [...] delle divinità olimpiche in un dodekàtheon, a lui attribuito per lo stile, su un'ara trovata a Ostia, e forse riflesso di quello da lui creato per Megara.
L'antico aspetto della dea Areia, compagna di Ares, rivive agli inizi del IV sec. a. C. in un ...
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BACINI
A. Ghidoli
Il termine b., accompagnato talvolta dalle specificazioni ceramici o architettonici, è usato in Italia e all'estero - già nei secc. 18° e 19° (Passeri, 1758; Fortnum, 1870) - per indicare [...] mondo classico (documentato da almeno un esempio reperito a Ostia nel 1908 durante una campagna di scavi), secondo il S. Sisto di Pisa, Faenza 17, 1929, pp. 113-121; id., Per l'antica origine dei 'Bacini', Faenza 19, 1931, pp. 99-103; E. Gabrici, E. ...
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MESI e CALENDARIO
E. Coche de La Ferté
L'iconografia dei mesi è legata a quella dei calendarî (v. stagioni), di cui costituisce anzi un elemento che nell'antichità e particolarmente verso la fine dell'antichità, [...] di latte, ecc. Questi sono elementi che appartengono al fondo comune della poesia antica e alle descrizioni della primavera (cfr. Ovid., Fast., i, vv. 151-158). Un mosaico di Ostia del IV sec. (D. Levi, n. 10) e il Calendario del 354 rappresentano ...
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ARCHITETTO
G. Matthiae
I. Calabi Limentani
G. Matthiae - I. Calabi Limentani
1. - La figura professionale dell'a., cioè di chi, facendo proprie le limitazioni derivanti dalla richiesta del committente [...] dei primi a. ai quali si devono i più antichi manufatti in pietra o in mattoni del periodo tinita. d. C., iscr. fun., C. I. L., xi 6243).
Valerius (ing., di Ostia, Plin., Nat. hist., xxxvi, 102).
L. Varronius Rufinus (geometra, ing., Beirut, iv ...
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HERMES (῾Ερμῆς; Hermes)
H. Sichtermann
Divinità ellenica, di origine ed etimologia incerte; il nome è già attestato, in età micenea, negli archivi di Pylos. (Per l'aspetto italico e romano, v. mercurio; [...] che prende parte più o meno attiva al mito. In un antico tipo, conservatosi nel manico di uno specchio a mano e in nel cosiddetto H. Lansdowne, con repliche a Monaco, al Louvre, a Ostia; una statua (Mérida, Spagna) ce lo mostra seduto, con la lyra ...
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METALLURGIA
C. Panseri
1. - Nel termine generale di metallurgia si comprende attualmente una complessa serie di procedimenti altamente specializzati, principali fra i quali, la metallurgia estrattiva, [...] (inter crimina) quello di aver alzato porte di bronzo nelle sue case (ostia quod aerata haberet in d0mo).
Le caratteristiche che gli antichi ricercavano nei metalli e soprattutto nel durevole bronzo, nelle applicazioni edilizie, erano particolarmente ...
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Vedi MARMORARIUS dell'anno: 1961 - 1973
MARMORARIUS
I. Calabi Limentani
Lo scultore in marmo era detto a Roma m. (faber), e lapidarius; più raramente sculptor, scalptor, o in modo generico artifex (v.); [...] C.I.L., VIII, 47791, 5176, 21082; Pozzuoli, C.I.L., x, 1896; Ostia, Not. Scavi, 1953, 7; Année épigraphique, 1951, 51); ex officina col nome e faber ultimi secoli della Repubblica e nel primo dell'Impero, in Antichità, II, Roma 1950, p. 33 ss.; Ch. ...
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GENIO
W. Fuchs
Il G. è una figura centrale e peculiare della religione romana, Certamente non derivata dall'ambiente greco. Si possono forse rintracciare determinati lineamenti sino allo stato etrusco [...] incorona la dea Roma che sta in piedi. Questa più antica forma di rappresentazione non rinnega la sua origine dall'arte , op. cit., n. 211, tav. 30, 2; in un rilievo sepolcrale di Ostia: Not. Scavi 1913, p. 81, fig. 9. Il G. familiaris in aspetto ...
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ostia
òstia s. f. [dal lat. hostia «vittima»]. – 1. letter. a. Presso i popoli antichi, la vittima offerta in sacrificio alla divinità; per estens., il sacrificio stesso: Era Laocoonte a sorte eletto Sacerdote a Nettuno; e quel dì stesso Gli...
antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., un a. palazzo; un proverbio a., un’a. leggenda;...