Orafo e scultore (n. fine sec. 14º - m. poco prima del 1462), il più importante orafo abruzzese del secolo, forse di cognome Gallucci. Le sue prime opere (ostensorio di Francavilla a Mare, 1413; ostensorio [...] di Atessa, 1418; croce di Lanciano, 1422) rivelano uno spiccato accostamento al gotico fiorito veneziano. Ma ben presto subì l'influsso dell'arte toscana, specialmente di L. Ghiberti (croci di Guardiagrele, ...
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Orafo (Parigi 1802 - ivi 1855). Eseguì per i più alti personaggi d'Europa le oreficerie più varie, con grande perizia, ispirandosi all'arte gotica e a quella classica, o seguendo il gusto degli scultori [...] romantici (calice e ostensorio per Gregorio XVI; trionfo da tavola per il duca di Luynes; toletta per la duchessa di Parma, ecc.). Suo figlio Émile (Parigi 1837 - ivi 1913) ne continuò l'opera e la tradizione. ...
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Architetto e orafo (n. Udine 1400 circa - m. 1462 circa). Il suo capolavoro è la loggia del Palazzo comunale di Udine (1448, terminata nel 1456 dal capomastro Bartolomeo delle Cisterne). Ricordiamo inoltre: [...] la pace d'argento dorato con il Crocifisso firmata e datata 1434 (Trento, S. Maria Maggiore); l'ostensorio del duomo di Gemona (1435), la pace con la Pietà e gli Angeli nel Museo nazionale di Napoli. ...
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JUVARRA (Ibarra, Ivara, Luvara, Houara, Yuuara)
Giovanni Molonia
Famiglia di argentieri attivi a Messina nei secoli XVII e XVIII, discendenti dalla casata spagnola dei Guevara, che si stabilirono a Messina [...] tutto il decennio 1682-92: il suo marchio è stato rinvenuto in un calice della chiesa madre di Giampilieri, in un ostensorio della chiesa di Montevergine di Messina, in un secchiello del Museo nazionale di Capodimonte a Napoli, in un calice con piede ...
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Pittore (n. forse Cortona 1400 circa - m. Siena 1450). Fu precocemente attento alle problematiche spaziali e naturalistiche dibattute a Firenze, interpretandole liricamente nell'uso della luce, dei colori [...] il Polittico dell'Arte della Lana (1423-25), il cui complesso programma iconografico, che presentava nella tavola centrale un ostensorio sostenuto da angeli, doveva fare riferimento, oltre che al giorno festivo dell'arte (Corpus Domini), ai dibattiti ...
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FILIBERTI
Renata Massa
Famiglia di orefici, fonditori e orologiai attivi a Brescia e a Bergamo dal secondo quarto del XVIII secolo agli inizi del XIX.
Giovanni Battista, figlio di Giovanni Pietro, nacque [...] S. Domenico e nel 1742-1743 realizzò candelieri e secrete per la pieve di Concesio.
Gli vengono inoltre attribuiti un ostensorio romano in S. Lorenzo di Palosco (Bergamo), siglato "G. B. F. Anno Domini 1750", e candelieri in lamina argentata, datati ...
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GAGGINI (Gagini), Nibilio (Annibale)
Rita Bernini
Non si conoscono l'anno e il luogo di nascita di questo orafo e argentiere siciliano, figlio di Giacomo (nato nel 1517) e nipote di Antonello, entrambi [...] della tribuna della cattedrale palermitana (Guastella, 1982, p. 266).
Nel 1601 il G. ricevette la commissione di un ostensorio monumentale per la chiesa madre di Mistretta, che terminò nel 1604: come l'esemplare di Polizzi Generosa, anche questo ...
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BOUCHERON, Giovanni Battista
Rosalba Amerio Tardito
Figlio di Andrea e di una Brunet, nacque a Torino nel 1742. Continuò l'arte paterna di argentiere e nel giugno 1760 risulta essere giunto a Roma "affine [...] Navona, una calice d'oro per Clemente XIV e uno in argento dorato per i certosini di Mamié in Savoia, un ricco ostensorio e una lampada per il santuario di Nostra Donna dei Fiori a Bra, ecc. Maria Antonietta di Borbone, moglie di Vittorio Amedeo ...
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BOUCHERON, Andrea
Rosalba Amerio Tardito
Figlio di Giuliano di Simone, di famiglia oriunda di Orléans, e di Caterina Adelaide Romanon, nacque a Torino intorno al 1692 (G. B. Boucheron). Nel 1727 terminò, [...] far fronte ai disagi delle finanze statali. Tra l'altro si ricorda: un ostensorio istoriato raffigurante la morte di s. Filippo per la chiesa omonima di Torino; altro ostensorio per la chiesa della Visitazione (fusi alla fine del secolo); la cassa d ...
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DUCCIO di Donato
Valerio Ascani
Documentato a Siena tra la fine del sec. XIII e il secondo decennio del successivo, non si conoscono i suoi estremi biografici (per i documenti citati all'interno della [...] di Gualdo, corrispondente alla fase del trapasso tra champlevé e traslucido nella tecnica degli smalti a Siena.
Assai vicine all'ostensorio di Malta due placchette (Londra, British Museum, inv. 1983-4-3 1,2) con, rispettivamente, S. Paolo e Madonna ...
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ostensorio
ostensòrio s. m. [der. del lat. ostensus, part. pass. (tardo, per il class. ostentus) di ostendĕre «mostrare»]. – Arredo sacro del rito cattolico, di varia forma (spec. a raggiera ornata di gemme, ma anche a torre, a croce, a piramide),...
ostensore
ostensóre s. m. [dal lat. tardo ostensor -oris, der. di ostendĕre «mostrare»], letter. – Chi mostra, soprattutto in espressioni quali l’o. della lettera, dell’ordine, del documento, e sim. Nelle università italiane dei sec. 16° e...