Figura retorica che consiste nell’unione sintattica di due termini contraddittori, in modo tale che si riferiscano a una medesima entità. L’effetto che si ottiene è quello di un paradosso apparente; per es.: lucida follia; tacito tumulto (G. Pascoli); convergenze parallele (A. Moro); insensato senso (G. Manganelli) ...
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L’ossimoro (dal gr. oksýmōron, comp. di oksýs «acuto» e mōrós «stolto, folle») è un procedimento retorico (➔ retorica) che consiste nell’unire due parole o espressioni che sono inconciliabili nel significato [...] tepide e nigre, / e il mar senz’onda, et per l’alpe ogni pesce», Canz. LVII, 5-6).
Nel Seicento l’ossimoro si presta a un uso costante, come nel Cannocchiale di Emanuele Tesauro (1654, 1670) in quanto asseconda compiutamente la poetica dell’argutezza ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] , con un effetto tipico di figure retoriche non solo come la metafora ma, per certi aspetti, anche l’ossimoro (in quanto le parole risultano inconciliabili dal punto di vista sensoriale; Mortara Garavelli 199710).
Ben noto fin dall’antichità ...
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DELLA SETA, Lombardo
Emilio Pasquini
Nacque a Padova da Iacopo nella prima metà del sec. XIV.
Scarsi i dati biografici, anche perché poco si può ricavare in proposito dalle sue lettere e da quelle a [...] su questa vita: è la Senile XI 11,dove la descrizione dell'esistenza umana è manieristicamente impostata sulla figura dell'ossimoro.
Il 21 apr. 1367 il copista personale del Petrarca, il ravennate Giovanni Malpaghini, abbandonò la casa del poeta: fu ...
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La figura etimologica è una figura retorica grammaticale e insieme semantica che consiste nell’accostamento di due parole aventi la stessa radice (da cui il lat. figūra etymologĭca per indicare una medesima [...] , negli esempi, l’impiego suggerito da Quintiliano di legare la figura etimologica all’inversione del significato (ossimoro). Così, Goffredo di Vinosalvo (XII secolo) accanto all’esempio che indicherebbe l’assimilazione delle lettere («Correre ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] privilegiato della descriptio.
È una compresenza di tensioni che, se da un lato fa segno a un nesso ossimorico di base (e l’➔ossimoro è la figura-chiave dell’intera opera pasoliniana), è dall’altro rinvenibile anche sul piano sintattico, dove s ...
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Carlo Maria Ossola
Poeta italiano, nasce ad Alessandria d'Egitto, l'8 febbraio 1888, da genitori lucchesi, colà emigrati, perché il padre Antonio lavorava come sterratore al canale di Suez. Frequenta [...] d'un indugio" (Cori [...] di Didone, VIII).
Come nel suo Petrarca, il Triumphus Eternitatis sarà assorbito dal buio nella notte dell'ossimoro: "Mi fanno più non essere che notte, / Nell'urlo muto, notte" (Ultimi Cori per la Terra Promessa, 12; dal ...
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Pontiggia, Giuseppe
Luigi M. Cesaretti Salvi
Scrittore, nato a Como il 25 settembre 1934 e morto a Milano il 27 giugno 2003. In seguito alla morte del padre, ucciso da ignoti partigiani nel 1943, la [...] della sua produzione saggistica, sempre felici per lucidità, ironia e civile consapevolezza, e per il vivace gusto dell'ossimoro e dell'aforisma: Il giardino delle Esperidi (1984); Le sabbie immobili (1991); L'isola volante (1996); I contemporanei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] poetica di Sinisgalli si fonda in realtà su una loro feconda dialettica che si esprime con la logica inclusiva dell’ossimoro. La prova più evidente è contenuta, fin dal titolo, in Furor mathematicus, nato dalla tensione semantica che s’instaura tra ...
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Odo delle Colonne
Aniello Fratta
Questo poeta (denominato "Odo" nella rubrica del ms. Vat. Lat. 3793 [V 25, c. 6v] all'unico componimento a lui attribuito con certezza, la canzone Distretto core e amoroso) [...] fa languire e tormentare; la gioia può essere solo simulata (molto belli i primi due versi, con un inedito ossimoro [distretto / gioioso]: "Distretto core e amoroso / gioioso mi fa cantare"), per imposizione della donna, con l'intento di 'sconfortare ...
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ossimoro
ossimòro (alla greca ossìmoro) s. m. [dal gr. ὀξύμωρον, comp. di ὀξύς «acuto» e μωρός «stupido», con allusione al contrasto logico]. – Figura retorica consistente nell’accostare nella medesima locuzione parole che esprimono concetti...