rubino
rubino [Der. del lat. rubinus, da ruber "rosso"] [GFS] Nella geologia, minerale prezioso, varietà di corindone di colore rosso, in cristalli prismatici a base esagonale, dicroici; accanto al r. [...] naturale esiste anche il r. artificiale, ottenuto, anche in grandi cristalli, bruciando a una fiamma ossigeno-idrogeno una miscela polverulenta di allumina con tracce di cromo; piccoli r. sono largamente usati come alloggiamento per assi di rotismi ...
Leggi Tutto
inosilicato
inosilicato [Comp. di ino- e silicato] [GFS] [CHF] Nella geologia, tipo di minerale, silicato, strutturalmente costituito da catene aperte di tetraedri, semplici (come nei pirosseni) o doppie [...] (come negli anfiboli), in cui ogni tetraedro ha in comune con quelli vicini 2, o rispettiv. 3, atomi di ossigeno; l'abito cristallino è generalm. prismatico o aciculare. ...
Leggi Tutto
Biochimica
Nome dei composti capaci di fissare un raggruppamento chimico che viene trasferito con reazione enzimatica da una molecola all’altra. In senso restrittivo si riferisce ai composti che funzionano [...] l’idrogeno sottratto al substrato. L’a. terminale di idrogeno più diffuso in natura è l’ossigeno: assieme ad alcuni substrati che hanno le funzioni dell’ossigeno in anaerobiosi, costituisce un a. definitivo. Altri a. comuni sono coenzimi: il NAD ...
Leggi Tutto
Fisica
Involucro gassoso che circonda o sovrasta un corpo solido o liquido; in particolare quello che circonda la Terra (a. terrestre) e altri pianeti (a. planetarie). Talora si parla di a. anche per il [...] diversa da quella dell’aria secca e pulita al suolo, quale è riportata nella tabella (si noti come l’azoto e l’ossigeno costituiscano, da soli, il 99% dell’a.). Le maggiori differenze, a parte i componenti minori, si hanno nel contenuto di argo, neo ...
Leggi Tutto
He-flash
He-flash 〈éicŠ-i-flèscë o, all'it., acca-é-flèscë〉 [Locuz. ingl. Comp. di He, simb. dell'elemento chimico elio, e flash "lampo"] [ASF] Denomin. con cui s'indica internaz. la reazione nucleare [...] esplosiva per la quale in una stella l'elio si trasforma in ossigeno e carbonio: v. ammassi stellari e associazioni stellari: I 107 d. ...
Leggi Tutto
fiamma
fiamma [Der. del lat. flamma, dal tema di flagrare "ardere"] [FTC] [CHF] Sorgente di calore e di luce costituita da masse gassose (in cui possono essere contenute anche particelle solide o liquide) [...] ottenute, nella maggior parte dei casi, per combustione, di solito con l'ossigeno dell'aria, di una sostanza. La sostanza che origina la f. può essere solida, liquida o gassosa; nei solidi o nei liquidi il calore che si sviluppa nella combustione ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: fisica. La teoria cinetica dei gas
Stephen G. Brush
La teoria cinetica dei gas
Le prime teorie dei gas
Le origini della teoria cinetica dei gas vanno ricercate nell'antica concezione [...] in più, e quindi il suo rapporto avrebbe dovuto essere 4/3, laddove le molecole biatomiche di gas come l'idrogeno e l'ossigeno hanno il rapporto di 1,4 o 1,41.
Più tardi Ludwig Boltzmann (1844-1906) suggerì che in realtà una molecola biatomica può ...
Leggi Tutto
LUMINESCENTI, SOSTANZE (o luminofori)
Venanzio ANDRESCIANI
Materiali che in condizioni di non equilibrio termico, eccitati con fotoni o particelle, emettono radiazioni elettromagnetiche entro lo spettro [...] p. 7). Per i primi vengono impiegati soprattutto i solfuri, mentre per le lampade si usano i fosfori contenenti ossigeno. Le sostanze organiche l. si usano soprattutto come tracciatori (fluorescenti) per rilevare difetti in parti metalliche ed anche ...
Leggi Tutto
ozonosfera
Massimo Bonavita
Strato dell’atmosfera (stratosfera), tra ca. 20 e 40 km di altitudine (intervallo variabile con la latitudine), nel quale la presenza di ozono è relativamente alta (alcune [...] del XX sec. dal fisico inglese Sidney Chapman. La radiazione ultravioletta scinde le molecole di ossigeno in ossigeno atomico, che a sua volta reagisce con l’ossigeno molecolare formando ozono (O+O2→O3). L’ozono è anch’esso instabile, e sotto l ...
Leggi Tutto
In geofisica, la luminosità diffusa del cielo notturno dovuta alla liberazione, durante le ore notturne, dell’energia solare immagazzinata nell’alta atmosfera durante il giorno sotto forma di energia di [...] dissociazione o ionizzazione. L’emissione più intensa si ha nell’infrarosso, essenzialmente a opera dell’OH; nel visibile le emissioni più importanti sono quelle dell’ossigeno e, in minor misura, dell’azoto. ...
Leggi Tutto
ossigeno
ossìgeno s. m. [dal fr. oxygène, comp. di oxy- «ossi-1» e -gène «-geno», propr. «generatore di acidi», termine coniato dal chimico fr. A.-L. Lavoisier nel 1783]. – Elemento chimico di simbolo O, numero atomico 8, peso atomico 16,...
ossigenare
v. tr. [der. di ossigeno] (io ossìgeno, ecc.). – 1. a. Arricchire di ossigeno: o. l’aria, introdurvi più ossigeno di quello normalmente presente; o. l’acqua, sciogliervi ossigeno. b. In usi estens.: ossigenarsi i polmoni (o assol....